Sunday, September 30, 2007

Ora Juventus e Torino a porte chiuse.
L'anno scorso, per gli incidenti prima della partita tra Catania e Palermo, gli etnei furono costretti a giocare tutte le partite senza pubblico: ora si faccia lo stesso per la juventus e il torino. E' stato pestato anche un operatore televisivo

(TGCOM) A poche ore dal derby tra Torino e Juventus sale la tensione tra i tifosi. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 17.00, si sono verificati incidenti fuori dallo stadio Olimpico del capoluogo piemontese. L'episodio è accaduto nella zona fra via Tripoli e via Filadelfia dove un gruppo di tifosi granata ha cercato di raggiungere un altro gruppo ma di tifosi bianconeri. A quel punto per evitare lo scontro la polizia e i carabinieri sono intervenuti con delle cariche di alleggerimento e i due gruppi non sono venuti a contatto. Le due tifoserie hanno però reagito alle cariche delle forze dell'ordine con lancio di oggetti ferendo anche un operatore televisivo che stava riprendendo gli scontri. Con un lancio di fumogeni e lacrimogeni le forze dell'ordine sono riuscite a disperdere i tifosi della Juventus.

Al momento la situazione fuori e dentro lo stadio sembra tranquilla. Un gruppo di tifosi della Juventus attendeva all'esterno dello stadio il pullman del Torino ma la polizia ha fatto fare alla squadra un tragitto diverso al solito evitando il contatto con i sostenitori avversari. Sono stati fermati dai carabinieri 22 tifosi, mentre tra i feriti si registra anche un militare dell'Arma è rimasto lievemente contuso durante i tafferugli.

Ora aspetto un anno di squalifica per l'Olimpico
Alla fine i poteri forti della Lega Calcio ce l'hanno fatta a falsare il risultato. Ci sarebbero stati ottantamila spettatori oggi al San Paolo, invece ai tifosi è toccato sbadigliare davanti alla tv per una partita mai incominciata: niente agonismo, niente emozioni e una squadra ospite inferiore a noi che, arroccata in difesa, ha rubato la partita. E tutto questo per uno yogurt lanciato da un idiota. Evidentemente hanno voluto colpire De Laurentiis e il Napoli per lo scossone che stanno dando al sistema. Gli stessi signori che hanno cercato di cancellare il calcio a Napoli, ci stanno riprovando. Bene, benissimo: hanno squalificato il San Paolo per un gesto isolato? Adesso, in proporzione e per gravità, devono far giocare alla Roma tutte le partite del campionato a porte chiuse, visto che i suoi tifosi hanno accoltellato due interisti, lanciato oggetti in campo e fatto esplodere una bomba carta. Tanto più che non si è trattato di un gesto isolato, ma di un'azione orchestrata dai gruppi ultras. Allo stesso modo anche i campi di Juventus e Reggina dovrebbero essere squalificati per i numerosi razzi lanciati negli ultimi due incontri. Ora verrà per noi l'autunno caldo con Inter, Roma, Fiorentina e Juventus. Provino a batterci sul campo.

Hironoda era un soldato giapponese che fu trovato nella giungla a combattere trent'anni dopo la fine della 2a guerra mondiale.

Troppa fede e troppo tempo gli promisero la vittoria
dietro il mare filippino gli nascosero la gloria
e così lui per trent'anni continuò la sua guerra.
Chiese riposo al cielo e il cibo alla terra.
Hironoda non s'arrese, aspettava di obbedire,
di piegare il capo, se la pace era già fatta a lui non importava niente,
avrebbe chiesto alla sua lama di spaccargli il ventre

Saturday, September 29, 2007

Oggi ha compiuto 45 anni ed è in galera da innocente.

C'è chi ha provato a raccontare le cose come stavano, chi ha manifestato , chi ha reagito , chi si è fatto un viaggio per essergli vicino, chi l'ha impedito e chi - come me - che si è vergognato di essere italiano. C'è chi sa la verità e non lo dimentica: quella strage non è fascista.

Guardatevi LineaBlu su rai1 alle 14.30. Saranno mostrati i fondali della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. I pizziniani tengano gli occhi bene aperti.

Indegno di aver vestito la maglia azzurra
Ma ammonirlo per la simulazione e le proteste, no? Per il bufalo sarebbe stato il secondo cartellino.

Messaggio di servizio.
Sono stati tolti tutti i banner a RadioBandieraNera, perchè chi scrive non condivide la linea politica ed ideologica che ultimamente si è affermata. Da cattolico, da italiano e difensore della Tradizione non posso tollerare certi atteggiamenti canzonatori che di fascista non hanno nulla. In particolare è indegno il comportamento reiterato di Burzum, una persona con gravi problemi psicologici. D'ora in avanti in questo spazio non saranno più sponsorizzate le iniziative di questa web radio e, anzi, tutti i lettori sono invitati a non ascoltarla più.

Ho voglia di andare in Birmania!

Confesso di aver sempre invidiato, quando mi è stato raccontato dai protagonisti, chi nel novembre 1989 è potuto partire per Berlino e ha condiviso la festa per il crollo del muro. Allo stesso modo ho sempre ammirato chi è andato volontario a combattere a Praga, a Budapest, in Romania, in Afghanistan perchè sapeva che la patria è lì dove si combatte per la propria idea. Talmente che considero un privilegiato persino chi ha potuto guardare, con coscienza, in diretta tv l'eroico gesto di quel ragazzo a piazza Tienanmen. Quando l'Urss crollò io avevo sette anni e, ascoltata la notizia al tg3, laconico e dispiaciuto chiesi - mentre curavo la mia collezione di bandiere adesive - se la bandiera della Russia cambiava. Il rosso con falce e martello per fortuna dalla Russia sparì, purtroppo continua a dominare ancora in tanti, troppi paesi. Perciò, quando ho visto i bonzi - al cui passaggio il popolo si inginocchia - dare inizio alla rivolta, contropposti all'indifferenza con la quale le organizzazioni internazionali hanno accolto la notizia, ho desiderato lasciare la dittatura del sorriso per unirmi a chi spezzava le catene della schiavitù. Mentre i media qui da noi continuano ad omettere che in Birmania c'è un regime comunista, perchè - come negli anni '70 - Mao è rimasto il gatto più grande del mondo, avendo la testa in Cina e i coglioni in Italia; altrove c'è ancora chi lotta. Che bello.

BIRMANIA LIBERA!

L'Onu fa spallucce, l'Europa è omertosa, solo gli Usa chiedono timidamente di adottare subito delle sanzioni contro il regime comunista birmano, che sta reprimendo nel sangue la rivolta. Oggi pomeriggio, tra l'altro, in Campidoglio è stata girata una scena disgustosa per i media:il comunista mai pentito Bertinotti e il comunista pentito Veltroni hanno manifestato la loro solidarietà - a chiacchiere! - alla rivolta anticomunista, ma senza rinnegare l'ideologia oscura di cui si fanno portatori. Se avessero avuto almeno la decenza di appartarsi, sicuramente li avremmo schifati di meno.


N.B.In video Primavera'68 degli ZPM suonata dagli Amici del Vento.

Facciamo paura? Subito ci squalificano il campo!
Obbligo di disputare una gara interna a porte chiuse. E' quanto ha deciso il giudice sportivo Gianpaolo Tosel in relazione al Napoli, in seguito alla gara di ieri contro il Livorno. I motivi della punizione sono tre: perché i suoi sostenitori "hanno esposto per brevi attimi uno striscione ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria", "hanno acceso nel proprio settore tredici fumogeni" e "hanno scagliato al 35' del secondo tempo quattro bottigliette, una delle quali, piena, ha colpito al petto un assistente". Insomma sciocchezze che si vedono in ogni stadio di calcio italiano. La prossima partita interna sarà con il Genoa, squadra con la quale il Napoli è gemellato. La decisione appare assurda proprio in questa ottica, essendo negata ai tifosi una festa. Tanto più che per la Juventus - nostra prossima avversaria casalinga - non è stato adottato nessun provvedimento per via del razzo lanciato da un tifoso, condannato a un anno di carcere con la condizionale e il divieto di entrare allo stadio per 3 anni, in campo. Insomma si ricomincia...
p.s. meglio con il campo squalificato che gobbo juventino raccomandato.

p.p.s. Vidigal ieri ha simulato in area, invocando il rigore: indegno due volte di aver indossato la maglia azzurra. Una perchè è senza onore, l'altra perchè gioca nel Livorno.

Friday, September 28, 2007

San Giuseppe Moscati.
Stasera la rai trasmetterà la seconda puntata dello sceneggiato su San Giuseppe Moscati, medico vissuto tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, oggi sepolto nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. Naturalmente poco si può pretendere dalle fiction rai, laddove la dimensione spirituale di Moscati è stata trasformata in una sorta di buonismo fesso veltroniano(tipico di Beppe Fiorello che, dopo aver rovinato un film sulle Foibe e un altro su Salvo D'Acquisto, si mostra recidivo); tuttavia va comunque visto. Tanto più che, le dottoresse Giò che dell'oscura ideologia fanno la loro unica battaglia scientifica, avrebbero potuto cogliere il nobile rapporto tra scienza e fede di San Giuseppe sintetizzato in questo pensiero: ""Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini son passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell'eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto ascenso, se si dedicheranno al bene".

C'è ancora chi lotta.
La comunità internazionale li sostenga.

Scontri, centinaia i monaci picchiati e arrestati, ucciso un fotografo giapponese, perquisiti gli alloggi della stampa estera: è tempo di intervenire.

Vigili (e) camorristi.
La polizia al tuo servizio.
La Squadra Mobile di Caserta, su delega della Dda di Napoli, sta dando esecuzione a numerosi decreti di perquisizione, nel Casertano, tra Aversa, Casal di Principe e San Cipriano d'Aversa, nelle abitazioni di numerosi vigili urbani ai quali sono state notificate informazioni di garanzia: l'ipotesi di reato è collusione con la camorra. Ad uno dei vigili, Giuseppe Iovine, fratello del latitante Antonio, soprannominato "'O ninne'', nell'informazione di garanzia si ipotizzano i reati di associazione per delinquere di tipo camorristico, concussione e peculato, aggravati dal metodo mafioso. Dalle indagini della Squadra Mobile è emerso che Giuseppe Iovine, grazie allo stretta legame di appartenenza con il fratello e, dunque, con il clan dei "Casalesi" ha esercitato "un assoluto dominio all'interno del comando vigili, nonostante la Prefettura di Caserta gli abbia sospeso, sin dal 1995 la qualifica di agente di Ps e gli abbia vietato di detenere armi". Secondo le risultanze degli accertamenti della Polizia e della Dda, gli uffici del comando di Polizia Municipale sono stati utilizzati spesso "per organizzare riunioni con pregiudicati, utilizzando per fini privati telefoni e le vetture in dotazione per spostamenti di natura privata e di carattere illecito". Gli stessi uffici, prosegue la nota della Polizia, sono stati anche utilizzati per sniffare cocaina. E' anche emerso, conclude la nota, che Giuseppe Iovine ed alcuni colleghi, "tra cui lo stesso comandante, avrebbero costretto alcuni operatori economici della zona a versare loro somme di denaro, più volte con cadenza mensile".

Diritto alla casa.

CasaPound Latina è sotto sfratto e, se non si interviene immediatamente, 30 persone torneranno a stare in mezzo ad una strada. Ciò nonostante una recente pronuncia della Cassazione, abbia ribadito che non commette reato chi, in situazione di grave indigenza, occupi abusivamente una casa popolare. Ricordiamo che il palazzo occupato a Littoria è stato recuperato grazie al lavoro dei ragazzi di Casa Pound e che prima era completamente abbandonato.
Non commette reato chi, in situazione di grave indigenza, occupa abusivamente una casa popolare. E' quanto si evince da una sentenza della Cassazione (n.35580) che ha annullato con rinvio una decisione della Corte d'Appello di Roma: i giudici del merito avevano infatti confermato la condanna, gia' inflitta in primo grado, di una donna alla pena di 600 euro di multa, concedendole le attenuanti generiche, ritenendola responsabile del reato di occupazione abusiva di immobile di proprieta' dell'Iacp. L'imputata, dunque, aveva presentato ricorso in Cassazione, rilevando, che la Corte territoriale aveva "escluso lo stato di necessita'" in relazione all'occupazione contestatale, "senza svolgere alcuna indagine specifica in ordine alle effettive condizioni dell'imputata, all'esigenza di tutela del figlio minore, alla minaccia dell'integrita' fisica degli stessi e al carattere assolutamente transitorio del ricorso ai Servizi sociali". Per la Suprema Corte (seconda sezione penale), il ricorso e' fondato: "Ai fini della sussistenza dell'esimente dello stato di necessita' previsto dall'Art.54 del codice penale, rientrano nel concetto di danno grave alla persone - si legge nella sentenza - non solo la lesione della vita o dell'integrita' fisica, ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona". Pertanto, sottolineano i giudici di Piazza Cavour, "entrano in tale previsione anche quelle situazioni che minacciano solo indirettamente l'integrita' fisica del soggetto in quanto si riferisconoo alla sfera dei beni primari collegati alla personalita', fra i quali deve essere ricompreso il diritto all'abitazione in quanto l'esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona". -

Venderemo cara la pelle.

Se, alla luce di quanto emerso in campo, i livornesi fossero usciti con un punto dal San Paolo, avrebbero confermato di essere dei parassiti comunisti, visto che si sono arroccati nella loro metà campo senza costruire una sola azione. Eppure è stata una vittoria sofferta: Amelia, il portiere, nonostante l'incertezza finale, è stato assolutamente il migliore in campo. D'altra parte il Napoli delle seconde linee è apparso troppo sprecone e poco cinico. Ci voleva l'intraprendenza di Bogliacino, finalmente in campo dal primo minuto, per farcela. Questa squadra, per il resto, ha confermato di poter arrivare lontano, tanto è vero che, se una terna arbitrale scadente non avesse falsato il risultato di Empoli e non ci avesse danneggiato con il Cagliari, stasera saremmo meritatamente i primi. Anche perchè abbiamo beneficiato di un calendario abbastanza agevole, laddove le grandi saranno affrontate solo a partite dalla prossima trasferta. Per adesso è importante non fallire con le piccole, poi si vedrà.

Il pagellone:
la SQUADRA 7: benchè meno aggressiva del solito, costruisce egualmente tante palle goal: sprecona sotto porta.
GIANELLO 6 : nessun tiro del Livorno, nessuna parata.
CONTINI 6,5 : sempre più sveglio degli avversari.
CANNAVARO 7,5 : perfetto come sempre.
DOMIZZI 8: una muraglia in difesa, un esplosivo in attacco. Meritava il goal.
GARICS 7 : è maturato, sempre pericolose le sue percussioni sulla fascia. Anche se talvolta ha dei cali di tensione, come nel caso del passaggio sbagliato a Giannello.
BOGLIACINO 8,5 : prima partita da titolare, prima da protagonista e da migliore in campo. Estro, fantasia, corsa, piedi buoni. Non butta mai la palla e sa sempre cosa fare. Decisivo per la vittoria.
GARGANO 7: un mastino.
HAMSIK 5,5: sottotono.
SAVINI 6 : meglio del solito. Per una volta si becca la sufficienza.
DE ZERBI 5,5: mai stato decisivo esempre una delusione. A Gennaio è meglio sbolognarselo.
ZALAYETA 5 : lento, immobile, estraneo al gioco, egoista, non passa mai, spreca sotto porta. Il peggiore in campo.
CALAIO’ 5,5 : meno gel tra i capelli e più grinta.
SOSA 7 : il Pampa sta perdendo il suo tocco magico, stavolta ha fallito 3 volte prima di segnare. Sempre bravo però a smarcarsi: la prossima da titolare!
REJA 7 : bravo ad azzeccare tutti i cambi e far giocare Boliacino, Garics e anche Contini. La prossima volta però più Pampa Sosa!

Anticomunismo militante in Birmania!

Storace a Napoli, clicca sulla foto per ascoltare il suo intervento:

Il ministro della giustizia.
Se Berlusconi si aggiustava i processi, Mastella li evita. Lì dove non ha osato Provenzano, ci è riuscito Mastella: trasferisce chi indaga su di lui e i media gli danno pure ragione.

E' stata notificata al pm di Catanzaro Luigi De Magistris la richiesta di trasferimento cautelare d'ufficio avanzata nei suoi confronti dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Analoga notifica è stata fatta nei confronti del procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, anche lui destinatario di una richiesta di trasferimento da parte del guardasigilli. Le richieste nei confronti di De Magistris e Lombardi sono state fatte nell'ambito del procedimento disciplinare avviato in relazione alle ipotizzate irregolarità nella gestione del procedimento "Toghe lucane" sul presunto comitato d'affari del quale in Basilicata avrebbero fatto parte magistrati, politici ed imprenditori.

MINISTERO VALUTA RICHIESTA TRASFERIRE 3 TOGHE
Azione disciplinare e trasferimento cautelare d'urgenza non solo nei confronti del procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi e del suo sostituto Luigi De Magistris, ma anche nei confronti dei gip di Potenza Alberto Iannuzzi e Rocco Pavese, e del sostituto procuratore Vincenzo Montemurro: la richiesta era contenuta nella relazione degli ispettori del ministero della Giustizia ma il Guardasigilli le ha accolte solo in parte.

Thursday, September 27, 2007

E i proci mangiano.
Un pensionato, costretto a rubare per fame, e' stato perdonato dal bottegaio che ha anche mobilitato il quartiere per organizzare una colletta a favore dell'uomo. Protagonista della vicenda, avvenuta a Cagliari, un anziano di 75 anni sorpreso all'interno del negozio di alimentari mentre tentava di portare via un pacco di pasta e un pezzo di parmigiano. L'uomo, sorpreso dalla moglie del commerciante derubato, dopo che il "bottino" nascosto tra maglietta e pantaloni gli era caduto a terra, e' scoppiato in lacrime assicurando che era la prima volta nella sua vita che compiva un gesto del genere. Ha detto di essere disperato e ha spiegato che, rimasto vedovo, da tempo non ha nessuno che lo assiste e non riesce ad arrivare alla fine del mese con la sua misera pensione di artigiano. I commercianti, impietositi, hanno subito mobilitato alcune famiglie del quartiere e hanno organizzato una gara di salidarieta'. Il titolare del market, che dice di non aver pensato neanche per un momento di sporgere denuncia, ha detto al quotidiano di Cagliari che molte famiglie del quartiere spesso non riescono ad arrivare a fine mese e talvolta non hanno il danaro per poter comprare qualcosa da mangiare. Questo non sembrava essere il caso del pensionato che fino ad allora - hanno assicurato i commercianti - era sempre puntuale e preciso nei pagamenti.

UN costo della Mafiocrazia.
1.011.404.000 euro. Tanto ci è costata la camera dei deputati nel 2007. Gli abusivi, scelti dalle segreterie di partito, si sono aumentati i vitalizi del 3%, le spese di trasporto del 32%, di trasloco dell'8%. I contributi ai gruppi parlamentari ammontano sui 34 milioni 300mila euro, 200mila euro sono costati i corsi di inglese, a 30mila ammontano le spese per i calzini dei commessi (ladri anche loro). Complessivamente la camera ci è costata il 10% in più rispetto a 3 anni fa. Chi scrive ha conservato un volantino dei tempi di tangentopoli in cui sono elencati tutti i privilegi e i costi della camera nel 1991, ebbene le cifre non sono nemmeno lontanamente comparabili con le attuali. Tanto più che nel bilancio non sono comprese le spese collaterali. Ad esempio, ogni volta che la camera si riunisce, due elicotteri della polizia sorvolano per ore Montecitorio, che viene chiusa al traffico nel giro di 3 km con copioso impiego di mezzi e uomini (fatevi un giretto a Roma ogni tanto...). In altri momenti storici, in queste condizioni, sarebbe già scoppiata la rivoluzione, ma finchè il popolo italiano avrà la pancia piena, non si accorgerà di nulla. Anche perchè la dittatura del sorriso, obbedendo ai poteri forti, ci impedisce di sapere quale sia la realtà dei fatti: i media quotidianamente ci somministrano la loro verità con interpretazioni che osservano le logiche del regime.

Impresentabili.
Quando per famiglia si intende la mafia.

Di partiti che cercano di far leva sull'elettorato cattolico, in Italia ce ne sono anche troppi, ma nessuno di questi ha la forza morale per incarnarlo.

1) L'Udc, o meglio unione dei carcerati, è il partito con il maggior numero di inquisiti. Cesa, il segretario, nel 1992 è stato indagato per abuso d'ufficio per presunti illeciti riguardo l'emissione di un finanziamento pari a 90 miliardi di lire destinato ad un incarico di censimento del patrimonio immobiliare del Comune. Nel 1993 ha avuto un processo intentato per concussione, accusato di aver riscosso una mazzetta di trecentomila euro per conto dell'allora ministro dei lavori pubblici Prandini, subendo un periodo d'incarcerazione. Inizialmente si sottrasse all'arresto, rimanendo due giorni in latitanza per poi consegnarsi "spontaneamente". Nelle fasi del processo ha ammesso il verificarsi del fatto, dichiarandosene però estraneo, in quanto i soldi non sarebbero stati destinati a lui ma a Prandini.
Nel marzo 2006 è stato nuovamente indagato dalla procura di Catanzaro per truffa e associazione per delinquere,nell'inchiesta denominata "Poseidone": l'accusa riguarda cinque miliardi di lire truffati all'Unione Europea tramite una società fantasma di cui era comproprietario con Fabio Schettini, capo della segreteria di Franco Frattini. Sua è stata la proposta, in seguito allo scandalo che ha coivolto l'amico cocanoinomane e puttaniere Mele, di istituire una "indennità parlamentare contro le tentazioni" in modo che i parlamentari, spesso lontano dalla famiglia per motivi di lavoro, possano ottenere un contributo finanziario ulteriore, per fronteggiare i costi del trasferimento a Roma dell'intera famiglia. Casini, il presidente, è divorziato e sta con Azzurra Caltagirone, figlia dle noto immobiliarista romano ed editore del Mattino e del Messagero. Tra i più ricchi personaggi della politica italiana, Casini ha bloccato ogni iniziativa del precedente governo volta ad intervenire sull'emergenza abitativa. La casta però non ha sollevato il problema del conflitto di interessi.

2)L'Udeur è il micropartito, fondato da Mastella, a conduzione familiare, che, con l'1% dei voti, riesce ad influenzare tutte le parti politiche. Da dove iniziare con Mastella? L'imbarazzo nella scelta a volte è un problema. Forse per comprendere il personaggio, basta dire che è stato testimone di nozze del braccio destro di Provenzano. Al matrimonio di Francesco Campanella, ex presidente del consiglio comunale di Villabate e condannato per mafia, fu testimone anche il presidente della regione Sicilia e alto esponente Udc Totò Cuffaro, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Quali rapporti abbia Clem oggi con Cosa Nostra, è difficile da stabilire. Tuttavia per lui la famiglia, è noto, viene comunque prima di tutto. Infatti è riuscito a sistemare la moglie, i figli, il cognato, i nipoti, i colleghi di partito in posti nella pubblica amministrazione di primissimo piano. In un mercato del lavoro in cui la flessibilità è un must, lui è diventato l'ultimo baluardo del posto fisso: il suo. Amico intimo di Della Valle, è ammanicato con Confindustria. Quando formò il governo, Prodi, razionalmente, decise di dare il ministero della giustizia ad una persona al di sopra di ogni sospetto ed, infatti, Mastella è stato promotore del meno apprezzato provvedimento dell'esecutivo: l'indulto. Suo è tra l'altro il disegno di legge per introdurre (altre) fattispecie di reato d'opinione che puniscano con il carcere chiunque si dissoci dalla verità rivelata. Beccato ultimamente dall'Espresso per un immobile acquistato ad 1/3 del valore di mercato, usufruisce tra l'altro dei finanziamenti della legge per l'editoria con un giornale inesistente, IlCampanile.Lo scorso febbraio è stato raggiunto da un avviso di garanzia per concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento del Napoli Calcio nel 2004. All'epoca della commissione dei presunti illeciti (2002), Mastella era membro del consiglio di amministrazione della Società di cui era, tra l'altro, vicepresidente. Tuttavia ha sempre dichiarato di non aver mai partecipato materialmente all'attività di gestione.
Ha aperto un blog e ho scoperto che, da giornarlista quale è, scrive come un bambino della quarta elementare. Nella data odierna ha scritto, in un italiano non degno di chi è laureato in lettere, che non si sente il male dell'Italia. Infatti si chiede "se io sia l'emblema del Male. Sono io il Male d'Italia?" Risposta: male per l'Italia non è solo lui, ma tutta la sua famiglia, rectius la sua razzaccia ceppalonese. La prossima volta che vorrà porsi questa domanda, speriamo che proverà a formularla in maniera corretta scoprendo il meraviglioso mondo del congiuntivo imperfetto. Per esigenze di sintesi ci fermiamo qui, ma con Mastella potremmo continuare per delle ore.

3) La moritura, e quindi appassita, Magherita è costuita dalla costola di sinistra dell'ex Dc. Tra i suoi esponenti Dario Franceschini,Demita, Castagnetti, Carra, Bobba: una serie di mezze figure che non esprimono nulla e che, tuttavia, hanno tutte avuto guai con la giustizia, ma su cui non vale la pena in questa sede soffermarsi. Capo indiscusso è Francesco Rutelli, che per prendersi il diploma di scuola superiore fece svenare i genitori, essendo costretto persino a cambiare scuola. A tale ignorantone, Prodi - con lo stesso ragionamento seguito per Mastella - l'ha nominato ministro dei beni culturali e vicepremier. Fu forse per non essersi riuscito a diplomare presso il liceo gestito dai Gesuiti in cui inizialmente studiava (si fa per dire...) che smise si frequentare gli ambienti cattolici per iscriversi al partito radicale di cui divenne anche coordinatore nel Lazio. Successivamente, assieme ad alcuni fuoriusciti di Democrazia Proletaria, si occupa della costituzione di un nuovo partito, i Verdi. Poi, divenuto sindaco di Roma, è stato accusato di aver favorito la moglie durante i lavori per il giubileo del 2000.Infatti oggi la moglie è proprietaria di numerosi parcheggi. Nel 1999 è stato al Parlamento europeo con i Democratici (riformisti filoeuropeisti) operando assieme a Massimo Cacciari ed Enzo Bianco.

4) Marco Follini ha avuto il maggior momento di notorietà quando, da vicepremier e segretario dell'Udc, si dichiarava ogni giorno in disaccordo con quel sosteneva il governo di cui faceva parte. Considerato il maggiore tra i responsabili della sconfitta elettorale del centrodestra, si è fatto eleggere senatore con l'Udc, salvo poi passare a sostenere la maggioranza di sinistra con un accordo sottobanco. Con il suo fantomatico movimento, l'Italia di Mezzo, sta cercando di entrare nel Partito Democratico. Tra i suoi sostenitori ricordiamo Stefano DellaPietra, sindaco sostenuto da una coalizione di centrodestra pur essendo passato a sinistra.

5) L'avellinese Gianfranco Rotondi è il segretario della Dc per le Autonomie. Alle scorse elezioni ha presentato un ambiguo cartello elettorale assieme ai socialisti di De Michelis riuscendo ad entrare in parlamento con il partito più votato tra quelli che non hanno raggiunto il 2%. Interessato a confluire nel futuro partito delle libertà, ha manifestato spesso idee in antitesi ai valori cristiani. Sue le dichiarazioni sconcertanti a favore dei Dico, dell'Eutanasia e del testamento biologico.

Gli omuncoli su cui ci siamo soffermati rappresentano solo una parte del variegato mondo degli ex Dc. Come avrete intuito, non rappresentano assolutamente gli alti valori di cui si riempiono la bocca, ma sono solo interessati al potere. Chi scrive non avrebbe problemi a votare un partito cattolico serio, perchè ne condivide i valori. Tuttavia non può, perchè avversa più di ogni altra cosa i corrotti e, pertanto, sente l'esigenza di partire da altre posizioni politiche per spazzare via i mercanti dal Tempio.

Torneremo sul tema, intanto i lettori sono pregati diffondere queste notizie. E' tempo di considerare, senza tanti giri di parole, questi signori, se non dei mafiosi, almeno degli incapaci che si sono appropiati indebitamente della cosa pubblica.

Beccato il sindaco mafioso.
Rarità: beni per circa 90 milioni di euro sono stati sequestrati all'ex sindaco di Melito di Napoli, Alfredo Cicala, 45 anni. Già processato per associazione per delinquere di stampo mafioso, è attualmente agli arresti domiciliari. Ne beccano uno su un milione, e nemmeno come si dovrebbe, quando 2/3 dei comuni della Campania andrebbero commissariati.

New Economy: Salerno, tre minorenni avevano da poco rubato 60 kg di pasta in un pastificio di Salerno quando sono stati sorpresi e arrestati dai carabinieri. I ragazzini, tutti salernitani di eta' compresa tra 15 e 16 anni, si erano introdotti nel deposito del pastificio e avevano rubato la pasta e altre derrate alimentari. Ad attenderli, pero', vi erano i militari che li hanno bloccati. Sono finiti nel carcere minorile con l'accusa di furto aggravato. Una volta si rapinavano le gioiellerie, oggi i pastifici: è il miracolo prodiano.

Assalto ai forni?
Dopo pasta, pane e libri aumenteranno le bollette di gas, luce, metano...ma la pancia è ancora piena.
Il caro-petrolio rischia di tradursi, dal primo ottobre, in un nuova stangata sulle bollette della luce e del gas con le famiglie che potrebbero vedere salire il costo dell'elettricità e del metano. L'allarme arriva dalle stime di Nomisma Energia che prevede, dal primo ottobre prossimo, un rincaro per le tariffe elettriche intorno all'1,6% e per quelle del gas del 2,3%. Se le previsioni trovassero conferma si tratterebbe del primo aumento delle tariffe elettriche e del gas dopo un anno di tregua. A pesare è l'andamento del greggio degli ultimi mesi: il barile si è mantenuto sempre "sopra quota 70 dollari" registrando fiammate che nell'ultima settimana hanno visto il barile spingersi fino a quasi 82 dollari al barile.

Fermare l'estorsione di stato.
Venerdì 28 ottobre, dalle ore 12:00, in Via Bracco sotto la Gestline a Napoli, avrà luogo una catena umana e una conferenza stampa di esponenti di Vento del Sud, Noi Consumatori ed altre Associazioni . Sull’argomento il Presidente dell’Associazione Vento del Sud e Vice Segretario Nazionale Vicario del Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato: “Centinaia di onesti contribuenti tartassati e vittime innocenti e indifese della mala burocrazia e del business infame del sistema dittatoriale fiscale della Gestline Spa – Equitalia Polis e dell’Arin Spa si stanno rivolgendo a noi in queste ore, lamentando arrivi di “cartelle pazze” e di migliaia di avvisi intimidatori anche in questi giorni. Si tratta molto spesso di scandalose cartelle e avvisi di pagamento relativi a crediti prescritti, inesistenti, mai notificati precedentemente o già pagati. Migliaia di avvisi intimidatori sono stati inviati anche a migliaia di cittadini da parte dell’Arin Spa (la partecipata del Comune di Napoli che gestisce l’Acquedotto di cui presidente è Barracco) nei quali si pretende il pagamento immediato di cifre per acqua erogata e non pagata risalente dal 1989 in poi. Anche l’Arin minaccia di adottare pignoramenti, blocco di conti correnti, fermo amministrativo di auto, sequestro del quinto dello stipendio. Di fronte a questa arroganza, invitiamo tutti i cittadini tartassati a partecipare venerdì 28 settembre, ore 12,00, alla catena umana sotto la sede della Gestline in via Bracco per chiedere di scacciare da Napoli la Gestline e di processare i suoi dirigenti .

Tuesday, September 25, 2007

Il Blocco Studentesco contro il racket dei libri.

Palestra Primo Carnera, palestra di pensiero.
Quarant'anni fa moriva il più grande pugile italiano. Ad oggi gli è stata dedicata una sola palestra.

I camerati francesi si dilettano con cinghiamattanza

Monday, September 24, 2007

Colpisci nel segno!

Sunday, September 23, 2007

burloni e Burlando.
Qual è il colmo per un ex ministro dei trasporti? Andare contromano sull'autostrada. A volte non c'è bisogno di inventarlo, il materiale viene dalle notizie di cronaca. Burlando, già si nota dal cognome, ha sempre avuto un forte senso dell'humour...anche se involontario. Infatti il suo cognome può essere tradotto come "colui che è burlato". Tanto è vero che sul suo blog è comparso un messaggio firmato da un certo Mastella in cui è promesso al presidente della regione Liguria un caffè pagato. Sarà stato sicuramente un millantatore, il Mastella originale non ha mai offerto nulla in vita sua.

Vi invito a visitare il blog di Burlando, ne vale la pena. Il presidente diessino, infatti, così scrive "Ho ricevuto molti commenti al mio “post” di ieri e in queste ore ne ho letto la maggior parte. Continuano gli insulti, ma molti sono sinceramente solidali". I messaggi sinceramente solidali li ha letti solo lui, io non li ho trovati, tanto è vero che ho notato che ha tolto la possibilità di lasciare messaggi ad utenti non registrati. Tuttavia la chicca più bella, l'ho letta nella sua home page. Così infatti inizia il suo spottone per Walter Veltroni: "uniti nella lotta contro il fascismo e nella Resistenza ma divisi dalla “guerra fredda”, i riformisti italiani sapranno rendere la comune matrice solidaristica più forte del solco che li aveva divisi per mezzo secolo".
Sì, è proprio uno che guarda avanti da degno antifascista. Mostrando il tesserino (scaduto) di deputato per evitare la sanzione dalla PolStrada - che, vigliaccamente, l'ha lasciato andare - ha dimostrato, con il suo comportamento, di esserlo a pieno titolo. Burlando, Burlando, antifascista che non sei altro!

Se anche studiare è un privilegio.

Benvenuti al parcheggio Italia. Terza puntata della saga dedicata al mondo dell'università. Se vi state chiedendo perchè in molti ospedali, soprattutto del nord, non si trovano più infermieri italiani e gli ucraini vanno per la maggiore, qui troverete la soluzione. Ormai in Italia, come in Unione Sovietica, per qualsiasi attività lavorativa, si sono inventati un corso di laurea; così, per accedere a scienze infermieristiche, bisogna sostenere un test ostico a numero chiuso(come se avessimo troppi infermieri!), seguire dei corsi della durata di 3 anni e poi farsi assumere - tramite concorso - in qualche struttura ospedaliera. Con tutta questa trafila all'Italiano, che già è abituato poco a lavorare, secondo voi conviene? La carenza di infermieri italiani risolve il quesito.

Chi dobbiamo, allora, incolpare per un sistema sovietico che ha reso più difficoltoso, senza renderlo selettivo, l'ingresso nel mercato del lavoro? Ancora una volta donna Letizia, che, obbedendo a lobbies facilmente determinabili e, in cambio del placet dei baroni, ha somministrato la sua prestazione: una riforma che è, essendoci impossibile definirla diversamente, una gigantesca puttanata.
Tanto più che, mentre ha trasformato le università in laurifici con germogliazione di corsi inclusi, si è inventata un sistema di "crediti" extrauniversitari tali da consentire ai dipendenti pubblici che vogliano scattare di carriera di laurearsi con pochi esami.

Per fortuna Mussi, che si è rivelato meno sovietico della Moratti, e le singole università stanno cercando di smantellare tale riforma, avendo compreso - benchè in ritarto - quali danni abbia provocato. Posto ciò, ora i lettori saranno tediati, e speriamo anche turbati, con una serie di percentuali che serviranno per farvi capire "papale papale" come sia ridotto il sistema universitario italiano:

da noi l'87% dei maturati si iscrive all'università. Di questi solo 1/3 si iscrive al secondo anno e solo 1/6 riesce a laurearsi. Per semplificare: su 10 persone che si diplomano, 9 si iscrivono all'università, ma 6 non vedranno mai il secondo anno e solo 1 riuscirà a completare gli studi. Su 10 persone che si iscrivono all'università, solo una si laurea. Va, inoltre, aggiunto che i 2/3 di coloro che si laureano provengono già da una famiglia di professionisti che li sprona a non mollare. Da tali percentuali possono ricavarsi le seguenti riflessioni:

1) La scuola italiana sforna degli ignoranti non abituati a studiare che, illusi e non coscienti del loro stato, vanno in massa ad affollare le più disparate facoltà.

2) Molti abbandonano, essendo ben consapevoli che non conviene fare dei sacrifici - materiali ed economici - per un titolo che non dà la garanzia di trovare lavoro.

3) Chi si laurea proviene da una famiglia i cui componenti si sono al tempo già laureati.

Questo è il profilo generale, ed è evidente la sfiducia che si nutre verso un sistema che fa perdere anni importanti, ma che non dà garanzie: ci si iscrive all'università per trovare l'indipendenza economica e un buon mestiere, si esce dall'università ancora economicamente dipendenti e alla ricerca disperata di un co.co.co. La riforma morattiana ha aggravato la già grave patologia, introducendo un percorso di lauree triennali che non hanno nessuna utilità. Infatti nessuno ha mai capito che mestiere potesse fare uno studente che conseguisse tale titolo.

Tanto più che, con l'introduzione generalizzata di test preselettivi, sono nate a macchia d'olio società che speculano e che si offrono di preparare gli studenti nell'approccio all'università: costa 9000 il corso organizzato dall'AlfaTestper affrontare i test di medicina, società (GUARDA UN PO'!) coinvolta nello scandalo che ha interessato le università di Bari, Ancona e Chieti.

Eppure, nonostante la situazione sia assai grave, le statistiche provenienti dall'Europa ci spiegano che in Italia ci sono pochi laureati: nessuno insegna,però, alle statistiche che ad ogni concorso pubblico per poche decine di posti, si presentano trentamila giovani laureati che non ce la fanno a campare da soli.

In realtà, se vogliamo smetterla di essere miopi con questa classe politica che ci fa rimpiangere la prima repubblica, dovremmo ripensare totalmente il sistema:
1) Innanzittutto le medie e le superiori non devono più essere dei parcheggi in cui la promozione si ottiene sempre e comunque: bisognerebbe faticare per ottenerla, di modo che il diploma possa riacquistare un valore. Per far questo i presidi non devono più essere dei manger che vanno ad elemosinare alunni per la strada, ottenendo i finanziamenti in base al numero di iscritti.

2) Promuovere il merito abolendo le tasse nelle università pubbliche - che devono tornare centrali - come avviene già in Germania, imponendo agli studenti di laurearsi obbligatoriamente entro un certo tempo, altrimenti dovranno pagare(una sorta di "astraintes"). In questo modo si ridurranno anche i costi per lo stato.

3) Abolire i corsi di laurea inutili, ridurre il numero di esami, riportare i corsi ad un anno. Prevedere esami e prove pratiche utili all'esercizio della professione.

4) Abolire le scuole di specializzazione postlaurea interne alle università che servono solo a racimolare soldi e fanno perdere tempo.

Se vogliamo copiare in tutto e per tutto gli Usa, iniziamo a farlo dai tempi: negli states a 22 anni si è già immessi nel mercato del lavoro; in Italia, paese in cui i gerontocrati sono gli unici a comandare, non sembra immaginabile.

E' necessario un programma radicale, ma per realizzarlo ci vuole gente di cultura e competente. Per questo, quando la Destra tornerà al governo, non potrà certo ripresentarsi con una Moratti qualunque. Il sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti - rieletto con un plebiscito lo scorso maggio - ha nominato Marcello Veneziani consulente per la cultura. Ha dato un'idea con una novità non di poco peso. Anche perchè c'è bisogno persino di intervenire sui contenuti dei programmi e per questo, a maggior ragione, c'è bisogno di qualcuno che abbia studiato.

Non è il caso, ancora una volta, della Moratti.

Infame Ska - tratta dall'album "La dittatura del sorriso" degli ZetaZeroAlfa.

p.s. questo ska è dedicato alla repubblica italiana.

Ad Atreju l'unico leader del centro-destra.
Potrebbe in verità evitare certe cadute di stile - da rattuso - che scadono nel trash. Quando fa certe battutine, sembra ElCobalto!

Saturday, September 22, 2007

La patria della democrazia?

Friday, September 21, 2007

Festa della Mafia.
Si e' aperta a piazza del Plebiscito a Napoli, per la prima volta lontano dalla Capitale, la festa Nazionale della Polizia Penitenziaria. A fare gli onori di casa il capoclan dei Ceppalonesi, Don Clemente Mastella. Sono, inoltre, giunti da Roma il capo della banda della Magliana, Mario Baccin1, e il noto massone Giorgio Napol1tano. Intanto, mentre i secondini sono festeggiati da gente che solitamente ospitano, la Cassazione ha revocato le misure cautelari al boss Cosimo Di Lauro per l'omicidio di Gelsomina Verde. Sconfessando il lavoro della procura di Napoli, la Suprema Corte ha sostenuto che non vi fossero indizi sufficienti. Del resto pare che ai giudici non risulti che 2 anni fa ci sia stata a Secondigliano una guerra di camorra.

Per completare la panoramica, non possiamo non soffermarci sull''Afragolese, Don Tonino Bassolino (detto 'A Cacaglia), il quale - è ufficiale - non andrà mai in galera. La Procura della Repubblica di Napoli ha depositato da quasi due mesi la richiesta di rinvio a giudizio, ma l´udienza preliminare non si è mai svolta, perchè il GIP è stato trasferito e non ancora rimpiazzato. Come andrà a finire? Con una bella prescrizione e un calcio in culo alla giustizia.

Tanto i galantuomini, è noto, in carcere non ci vanno. Ci va solo chi osa diffamarli, ledendo la loro "onorabilità" con insinuazioni e offese scurrili.
Deve essere, infatti quest'ultima la categoria di criminali ( essendo tutti i delinquenti abituali al lavoro in libertà) - che riempie le patrie galere, se - come sostiene Don Clemente - si sta ricreando la situazione di affollamento che portò all'approvazione dell'indulto.

Mi sia, a tal proposito, concesso di dare un consiglio a Don Clemente: installate negli istituti penitenziari delle porte scorrevoli, così sarà più agevole uscire.
A chi continua ad incazzarsi, invece, sbattetelo in galera, perché dimostra di non aver capito nulla e va rieducato. Del resto, secondo la costituzione antifascista, la pena deve tendere alla rieducazione. Che tipo di rieducazione poi è da vedere.

p.s. Qualora Don Clemente approdasse al centrodestra per salire sul carro dei futuri vincitori, chi scrive riconsegnerebbe immediatamente il proprio certificato elettorale al Comune. Collusioni con la malavita non ne voglio avere. Se proprio devo fare il camorrista, preferisco mettermi in proprio. Come killer.

Wanted.

E' lei o non è lei? A me pare lei.

La prova che Veltroni parla di cose di cui non sa nulla.
Nel video è presente, in ottima forma, una lettrice del Pizzino.

Sudditi!
Vecchia, rimbambita, impreparata, truffaldina: servono altri aggettivi per descrivere la classe politica espressione della cultura del '68? Sbizzarritevi. Prima però, sudditi, chiedevi perchè non riuscite a formarvi una famiglia e ad avere una casa. Interrogatevi sul motivo per il quale i giovani in Italia sono tali e nulla di più fino a 30/5 anni, essendo loro negato il diritto ad essere dei lavoratori, quindi degli uomini in grado di assumere scelte autonome.

La democrazia rappresentativa è una truffa: pare una bastemmia, eppure è affermazione che si può, con una razionale spiegazione, comprendere facilmente . Ce lo permette Massimo Fini, in guerra con la democrazia in tutti i suoi articoli e saggi. "Sudditi", agile pamphlet, riprende il leit-motive di tutto il pensiero finiano e lo fa in maniera tutt'altro che compassata. Nulla di Fini è compassato. Non è sua intenzione far pensare, bensì passare alla fase successiva: quella della "nervatura" che porta ad agire, rectius a ribellarsi.

Il sistema democratico ci viene presentato come un assioma, un dogma, un valore di fede assoluto e il suddito, assopito e troppo pigro per pensare, la ossequia: nulla di più sbagliato. La democrazia è solo uno strumento per governare e, qualora non funzioni, va abbattuta. Lo scrittore greco e fatto schiavo a Roma Polibio l'aveva già capito: se una democrazia degenera, si giunge all'oclocrazia, ossia al governo della spazzatura, della fogna, della massa informe. Della cloaca.

L'unico modo per riemergere allora - sempre secondo Polibio - è abbattere il sistema e tornare alle origini, ripercorrendo le diverse forme di governo: dittatura, oligarchia e poi di nuovo democrazia. Efficiente, dinamica, vera.

In Italia troppi sono i partiti, troppe le cadreghelle: persino il più piccolo tra i movimenti può ricattare il governo facendosi promettere soldi e successo.
Tuttavia - nonostante ci sia abbondanza di candidati e partiti - il suddito è tagliato fuori da ogni scelta non potendo esercitare nessun controllo effettivo. Oligarchie - rectius, Plutocrazie! - politiche economiche e criminali organizzate schiacciano e asserviscono l’individuo, già frustrato e reso anonimo dal micidiale meccanismo produttivo di cui la democrazia è l’involucro legittimante: consuma, produci, muori.

C'è spazio per tutti nell'oligarchia, tranne per l'uomo nero. L'azione di quest'ultimo, infatti, si esaurisce nella lotta per la sopravvivenza, essendogli negata ogni agibilità dai pubblici apparati, dai massoni e dai comunisti di strada. Con le buone o con le cattive. Ciò perchè è l'unico estraneo al sistema plutocratico.

Il suddito, dunque, ci si chiede percepirà mai di essere truffato ? Si accontenta di ascoltare un alto esponente del governo che - mentre pasta, pane e libri diventano inaccessibili - ci spiega che con le liberalizzazioni di Bersani è diminuito il prezzo dei pannolini.Evidentemente, in un Italia in cui non si fanno più figli perchè costano troppo, servono per salvare qualche incontinente che, mentre prende il gettone di presenza, schiaccia il bottone che salva le istituzioni. E' il prezzo da pagare per una sana gerontocrazia nel segno del rimbambimento collettivo.

Lineare, semplice, rivelatore, smaschera il grande imbroglio del secolo. Ci invita a riflettere e ribellarsi all'omologazione' verso il basso dalle nostre istituzioni, per esercitare la nostra sovranità individuale in modo più effettivo e consapevole. Sudditi, pagine 208, euro 9, Marsilio editore.

Populismo? Anche!

p.s. Sarebbe stato bello poterlo mettere vicino alla "Ragione aveva torto?" del medesimo autore, ma feci il grave errore di prestarlo ad una sezione di An. Pare che, durante una discussione concitata - almeno così mi è stato raccontato - un pazzo l'abbia preso e stracciato. Sto ancora aspettando le sue scuse. Sono passati solo 5 anni.

Venerdì.
C'è (finalmente) LaDestra.

Dedicate al Sanciullo.
Dal Fiamma Rock di Albano, un po' di odio puro.

CinghiaMattanza - Zza

Roma Violenta - Londinium SPQR

Thursday, September 20, 2007

Onore a Gentilini
Basta con le pubbliche esibizioni di indecenza e con le continue offese al buon constume.

Un Savoia a Napoli.
Domani il Savoia comunista eletto al Quirinale sarà a Napoli. Per l'ennesima visita di Napolitano, tra le altre, via Monteoliveto sarà chiusa al traffico; pertanto coloro che vogliano andare all'incontro con Storace nella vicina via Santa Maria la Nova (ore 18.30), farebbero meglio a regolarsi di conseguenza.

Ah già, visto che ci siamo, diamo una bella notizia:
l'antitrust ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti dell'associazione italiana editori per possibili intese restrittive della concorrenza nel mercato dell'editoria scolastica. Non ce lo saremmo mai aspettati...che persino l'antitrust prima o poi potesse arrivarci.

Con Mastella Borsellino non sarebbe mai diventato magistrato.

Paolo Borsellino si laureò a 20 anni, a 21 aveva già vinto il concorso in magistratura ed era uditore. Anticipò tutti i tempi e, anche sotto questo profilo, ha dato una lezione. Tuttavia, se consideriamo che con la Moratti si sono aggiunti 3 anni (1 di università + 2 scuola di specializzazione) e che con Mastella altri indeterminati (2 come minimo per diventare procuratori e altri per vincere un concorso nella pubblica amministrazione e poi accedere a quello in magistratura), probabilmente Borsellino non sarebbe mai divenuto magistrato. Infatti, quando era ancora studente, gli morì il padre e dovette accollarsi il peso della famiglia. Borsellino avrebbe mai potuto permettersi di rimanere un peso improduttivo per altri anni? La domanda non avrà risposta, ma è palese che a molte persone oggi sono estorti degli anni di vita ed è tolto un diritto. Borsellino militò nel Fuan da giovane, in una Destra che era sempre dalla parte della giustizia. Ci si chiede: avrebbe mai militato nella destra che, contaminata dalla mentalità truffaldina tipicamente socialista, non prende coscienza dei suoi errori e che, ai cittadini, preferisce i poteri forti?

Wednesday, September 19, 2007

Oggi è San Gennaro.

Se io fossi San Gennaro.
canzone e video molto belli.


Vi invito a leggere su Antibassolino
dell'ultima bravata del Re della Monnezza. Da notare come Pino Daniele, arlecchino e cortigiano che ormai esiste musicalmente solo perchè lecca il deretano al suo padrone, si vanti pubblicamente dell'abuso. Signori, se non è mentalità camorristica questa...

"E' perciò che mi accaloro con i politici nascosti
perchè solamente loro sono i veri camorristi
a cui Napoli da sempre ha pagato la tangente
e qualcuno l'ha incassata con il sangue del gente"

La cosa difficile dell'attività subacquea non è tanto l'immersione, ma indossare la muta. Sullo sfondo Positano





Si alzano apocalittici i polveroni, scattano gli arresti e le operazioni, si scaldano i motori della disinformazione, la strumentalizzazione, la demagogia e il condizionamento di sempre: tg, stampa e internet, comnità ebraiche allarmate, volantini di rifondazione.
Suonino le trombe, si ferrino i cavalli! Ci risiamo infine al copione tanto atteso: è di nuovo periodo di inquisizione!
Ora i nazionalsocialisti, più efferati e cattivi che mai, ordiscono all'ordine costituito come mai prima. Non potevo immaginare neanche che l'allarme riguardasse anche Peppe Grillo connesso alla congiura dei battaglioni della morte, e di certo non l'avessimo scoperto se non fosse stato per la coraggiosa denuncia di Rosy Bindi.
Grazie politici rampanti, grazie giornalisti, solo il vostro eroico apporto di resistenziale memoria ha salvato la democrazia!
Sta per arrivare la guerra in Iran? Il mutuo è insostenibile per il popolo che lavora mentre i parassiti e i sindacalisti ingrassano? La classe politica affama una Nazione e la rende sterile?Poco conta se pensiamo di aver sventato l' immonda minaccia di biechi orgiasti di sangue che detenevano un poster di Hitler nella stanzetta, magari nascosto ai genitori, i quali un giorno hanno deciso di incontrarsi in un parco fuori città per ubriacarsi tutti insieme e attentare ala civiltà urlando "Sieg Heil!" tra un rutto e l'altro.
Grazie ancora, anche se per me fanno più scandalo le comunità montane, grazie lo stesso, in questo sistema non c'è posto per quei ragazzi degeneri che esaltano un orrore. Poco furbi, perchè se avessero invece esaltato Bassolino come Pino Daniele almeno ci avrebbero ricavato qualcosa. Ma qual'è tra i due il male assoluto?
Non c'è spazio per certa gente in questa società. Proprio per questo non le porto nessun rispetto.

Le radici culturali del sedicente Partito Democratico.

Meno Grilli per la testa .
Tre sono fondamentalmente i punti che ha proposto Grillo sabato a Bologna: no ai parlamentari condannati in via definitiva, no a più di due legislature, voto con la preferenza. Stefano li ha già analizzati nel suo blog, pertanto ho poco da aggiungere. Mi limito a constatare che in democrazia - di cui non sono notoriamente un sostenitore - scegliere il proprio candidato dovrebbe essere un diritto non in discussione. Gli altri due punti enunciati - invece - andrebbero respinti sic et simpliciter per una ragione ovvia: impedire di presentarsi a chi sia già stato parlamentare due volte o sia stato condannato, sarebbe parimenti antidemocratico, perchè la scelta spetta sempre comunque agli elettori. Sull'inelegibilità di chi sia stato condannato per reati contro il patrimonio si può ancora discutere, ma porre tale limite in via generale, significherebbe esporre il potere amministrativo agli abusi di un potere giudiziario ancora di più pronto a muoversi a seconda del proprio orientamento politico. E' invece semplicemente sciocco impedire di ripresentarsi a chi sia stato già due volte parlamentare, perchè significherebbe azzerare il quadro dirigente di tutti i partiti, aggravando il sistema clientelare e favorendo il voto di scambio. Tanto più che poi i contribuenti si accollerebbero il peso di altre pensioni per i parlamentari.

E poi le priorità sono ben altre: alcune su tutte, diminuire il numero dei parlamentari - ne basterebbero 20 e ne sono quasi 1.000 - togliere di mezzo le province e i partiti piccoli, ridurre le indennità.

Riguardo a quest'ultimo punto, dovete sapere che l'appellattivo di onorevole deriva da honor, honoris e veniva attribuito in origine ai parlamentari che, non percependo nessuna indennità, si vedevano riconosciuto l'onore di rappresentare le istituzioni. Poi le indennità furono introdotte per consentire di fare politica anche a chi non avesse le risorse economiche per permettersi di abbandonare la propria attività e iniziarono gli abusi. Dalletasche di Mussolini messo a testa giù in piazzale Loreto -assieme alla Petacci, Starace e Pavolini - non uscì una lira e, forse anche per questo è stato odiato dalla successiva classe politica imbelle e truffaldina. Così, quando scoppiò lo scandalo di Tangentopoli, il MSI - fino ad allora emarginato - riscosse il massimo storico di consensi, perchè gli italiani gli riconobbero il valore dell'onestà.

Per questo, in tal senso, le considerazioni di Rosy Bindi riguardo all'eventualità che dietro Grillo ci siano le basi per una deriva fascista (ormai tra i ministri di tale governo questa parola è più che abusata...), potrebbero non essere peregrine, perchè è proprio sulla moralità e l'intransigenza che i partiti del nuovo arco costituzionale non possono darci lezioni. Tanto più che fu proprio dalle ceneri dell'Uomo Qualunque, movimento fondato dal napoletano - rectius puteolano - Guglielmo Giannini, che si costruirono le basi per il partito dei fascisti in democrazia, cioè il MSI. Il movimento di Giannini alle elezioni per la costituente del '46 riuscì ad ottenere 30 seggi con il 5,5% dei suffragi. Ora che urge una rifondazione, è proprio l'antipolitica la base da cui ripartire..

Di seguito sarà riportata la provocazione di G.Adinolfi sull'argomento,benchè sia tutt'altro che concorde con lui. Non è certo con Grillo che bisogna stare, un demagogo capace sì di aizzare le folle, ma che moralmente non è superiore a nessuno: proprio lui che vuole l' inelegibilità di chi è stato condannato e che vorrebbe presentare delle liste civiche per costituire di fatto il suo partito, è stato condannato con sentenza passato in giudicato per omicidio colposo.


Perché no?

Le liste civiche, il panico mediatico, le palizzate dell'estrema destra

Molti si stanno eccitando con le esternazioni di Grillo, ad altri invece il comico inizia a stare antipatico perché ha successo e allora, si pensa, se così è qualcosa non va, o sbaglia o fa comodo a qualcuno. E avviene una volta ancora quello che accade di solito; ci si divide in tifo da bar tra grillini e antigrillini ben lungi dal compiere l'unica cosa sensata che si dovrebbe fare: capire come partecipare a questo fenomeno di protesta e mettersi in moto di conseguenza.
Sarà pure una protesta superficiale, raccoglierà di certo un insieme di luoghi comuni, sarà anche qualunquista; ma dall'Uomo Qualunque di Giannini è nata una ripresa neofascista che, purtroppo, si è tarpata le ali nel non-senso Msi che ne ha spezzato la dinamica (considerazione non condivisa...ndr!). Il fenomeno populista in Francia negli Anni Cinquanta, il poujadismo, fece eleggere al Parlamento il più giovane deputato transalpino, tale Jean-Marie Le Pen.

I precedenti, quindi, sono incoraggianti.
La boutade più recente di Grillo poi “fuori dai partiti, creiamo liste civiche popolari” non solo è concreta, realizzabile, ma va nel senso esatto di quanto andiamo predicando da diversi anni. Personalmente la sottoscrivo. Se ci andiamo a leggere proclami e documenti dell'ultimo decennio prodotti dalla cd area non dovrei essere solo.

Ovviamente tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, quello più profondo, quello costituito dalla acque della pigrizia, del tornaconto e della mediocrità. Perché una cosa è certa: non si può partecipare a una protesta civile che assume anche un significato politico (partecipativo e anti-oligarchico) pensando di esserne egemoni; protagonisti sì, ma capi no di certo. Né un'azione del genere garantisce automaticamente ritorni economici o poltrone; permette di rimescolare le acque, di comunicare e di organizzare. Non sono cose da poco se quel che si ha a cuore è il destino comune anziché i particolarismi o i narcisismi di piccoli ras.

Partecipare a una simile protesta costruttiva è tutt'altro che utopico. Rammento che fino a qualche anno fa Fahrenheit 451 faceva “panico mediatico” puntualmente agli spettacoli di Grillo e per tutti gli uni e l'altro erano la stessa cosa.

Certo, bisogna vedere come le cose evolveranno di qui a pochi giorni; ma, a parte il fatto che si può contribuire a farle evolvere, io non prenderei quella provocazione sotto gamba né scarterei l'ipotesi di una vigorosa sterzata.
Forse non porterebbe a niente ma di sicuro rianimerebbe le dinamiche, che sono tristemente spente nelle politichette di periferia fatte di toto-contabilità nel caso che Storace, nel caso che Alemanno, nel caso che la Nipote, nel caso che Fini, nel caso che Berlusconi, nel caso che il governo...

Su, andiamo: recuperiamo il cuore e gettiamolo oltre l'ostacolo; anzi, gettiamolo oltre le palizzate che ci siamo edificati intorno da soli!
Torniamo a essere popolo.
Gabriele Adinolfi

Tuesday, September 18, 2007

Quando Napolitano, ancora senatore, rischiò la vita.
Visione consigliatissima.

Iannone, ospite di una trasmissione televisiva, fa quasi venire un infarto a Napolitano, che non può dare lezioni a nessuno, visto che ha condiviso l'invasione dei carri armati sovietici in Ungheria e l'eccidio in Cambogia di due milioni di persone da parte di Pol Pot.

Quanti di voi, avendone il coraggio, avrebbero voluto dire davanti a Napolitano che i comunisti sono tutti eredi di banditi, torturatori e fanno tutti egualmente schifo?

A pochi giorni dall'anniversario della costituzione della RSI, 16 settembre 1943, mi sia consentito di ricordare Carlo Mazzantini, recentemente scomparso a 81 anni.
Tra le sue opere, il romanzo autobiografico A cercar la bella morte, il saggio storiografico I balilla andarono a Salò (1995), il libro-intervista C'eravamo tanto odiati (1996) e i romanzi Ognuno ha tanta storia e Amor ch'al cor gentil.

Pizzidiario.

Prodi sarebbe vivo: intervenuto a Porta a Porta, il Premier Prodi avrebbe dichiarato di essere "sveglio come un Grillo"."Mente sapendo di mentire" è il duro attacco dell'opposizione, smentisce invece il portavoce del Governo Silvio Sircana: l'Istat ha poi precisato che Romano Prodi è morto nel 1991.

Bagnasco per il mutuo sociale: "di fronte all'emergenza casa che tocca da vicino tanti giovani, ma anche famiglie monoreddito e pensionati è opportuno che anche le banche si comportino con equità e diano il loro contributo alla soluzione del problema". E' questo l'appello e il monito lanciato dall'arcivescovo di Genova che ha ricordato ''il problema particolarmente acuto della casa'' causa di un ''dramma'' che investe ''pensionati, famiglie con un solo reddito che sono raggiunti da provvedimenti di sfratto e non trovano opportunita'''. ''Ma pensiamo anche - ha aggiunto Bagnasco - ai giovani fidanzati che vorrebbero sposarsi e nei loro progetti sono annichiliti per il problema dell'abitazione che non si trova oppure è inavvicinabile per le loro risorse''. Quindi l'appello alle istituzioni e alle banche: ''Su questo fronte, la collettività ai vari livelli deve darsi lo slancio, e approntare quelle soluzioni di edilizia popolare che per vaste zone e in una serie di città appaiono veramente urgenti. Anche agli istituti bancari e di credito vorrei far presente questa emergenza perché tenendo conto delle condizioni internazionali e secondo le loro possibilità e competenze, vogliano maggiormente contribuire con senso di equita' a una soluzione del problema''.

Giornata anticamorra a Casal di Principe(Caserta): giornata anticamorra per la cittadina ad alta densità camorristica, l'autore di Gomorra Roberto Saviano, che oggi vive sotto scorta lontano da casa, è tornato nel suo paese. Presente la commissione parlamentare antimafia, Bertinotti e Nicola Schiavone, padre del famoso boss Sandokan, alias Francesco Schiavone. Citato dal presidente della commissione, il signor Schiavone avrebbe cercato di guadagnare il palco sostenendo di dover parlare perchè "o zappatore nun s'à scorda a mamma". Attimi interminabili, tra paura e stupore, che hanno richiesto l'intervento degli agenti. In fondo alla piazza, una decina di "giovani imprenditori" hanno applaudito ironicamente qualche passaggio dei discorsi ufficiali e ai giornalisti hanno ribatito che "la camorra è un'invenzione dei media".I Casalesi, clan del feudo di Casal di Principe e provincia, ringraziano per la pubblicità gratuita. anche se - ci tengono a fare sapere - non sono degni di ricevere la visita dei COLLEGHI\ parlamentari.Ricambieranno la visita al più presto.

Sezione Ag passa con Fiamma Tricolore.
(Ansa) - Un pezzo di spicco della destra salernitana passa con la Fiamma Tricolore. M. El Cobàlto, leader di origini magrebine di uno dei circoli più intransigenti di Azione Giovani, ha annunciato che passerà con la Fiamma Tricolore. Ne ha dato notizia il coordinatore cittadino della FT, Orlando T. El Cobalto, già noto alle forze dell'ordine per aver fatto opera di proselitismo negli ambienti del fondamentalismo islamico, è stato spesso visto partecipare a raduni neonazisti e lasciarsi coinvolgere in riti neopagani e sacrifici umani. Sue le dichiarazioni che più hanno sconcertato l'opinione pubblica salernitana negli ultimi tempi: "la carne di ebreo fa schifo, ma me la sbafo lo stesso con il ketchup". Netta fu in quell'occasione la presa di distanza della dirigenza di An in seguito alle proteste della comunità ebraica locale e delle associazioni dei consumatori. Solidali solo i produttori di ketchup.

Monday, September 17, 2007

Ottime notizie per la destra napoletana.

La Fiamma? Tra rock e lento.
Le luci e le ombre.

Il 16 settembre del 1943 fu costituita la repubblica sociale italiana. La resistenza dei quattrocentomila valorosi all'invasore americano durò circa seicento giorni, fino all'uggiosa primavera del '45. Sessantaquattro anni dopo, "gli antifascisti" romani hanno ritenuto dover rendere omaggio ai ragazzi di Salò, ricordandoci a cosa si sia ridotta questa repubblica e organizzando un assalto alla sezione della Fiamma Tricolore al quartiere Flaminio di Roma, proprio mentre gli aderenti al MS-FT erano ad Albano alla loro festa. Ancora una volta i compagnucci hanno mostrato scarsa virilità, preferendo ad un attacco frontale una spedizione notturna tipica di sciacalli senza ossa. Se non altro, a parte i proiettili spediti a Boccacci e ai proclami di impedire alla Fiamma agibilità, i compagni non hanno dato fastidio.

Se l'obiettivo era quello di intimorire chi voleva partecipare al primo Fiamma Rock Fest, i predoni notturni hanno per l'ennesima volta fallito. Se, invece, volevano solo dedicarsi alla loro attività preferità, il vandalismo, distruggendo una sezione ci sono "democraticamente" riusciti.

Bello lo scenario dei castelli romani, ottima l'organizzazione, sorprendente il numero di adesioni. Non male per un partito che fino a tre anni fa era sull'orlo del fallimento e che ora si è rilanciato alla grande, grazie a personaggi carismatici come Iannone - ormai capo riconosciuto non solo a Roma - che della cultura dell'azione hanno fatto il loro insegnamento. Adesioni trasversali tra l'altro, chi scrive ha riconosciuto diversi giovani aennini che, alla contemporanea e più compassata Atreju, hanno preferito una sonante e vibrante cinghiamattanza. Evidentemente alla vetrina, molti hanno preferito l'esperenza comunitaria di crescita spirituale.

Posta la necessaria attenzione alle luci, vanno però sottolineate le ombre. Non mi piace la piega culturale che sta affermandosi in un partito che di missino ha ormai ben poco. Non più Almirante o Rauti sono i padri, nè si segue più Gentile, Evola o Junger. In nome di un non meglio ideologicamente precisato "squadrismo", ultimamente sta accettuandosi il carattere più socialisteggiante. Dispiace che si voglia sottolineare la natura laica della Fiamma, dispiace che non si comprenda che l'Islam è di fatto un pericolo e rammarica veder negate le radici cristiane dell'Europa. Peccato, perchè sono proprio queste le sfide che consinterebbero alla Fiamma di rilanciarsi anche sul piano dei consensi. In economia, tra l'altro, non si può continuare a propagandare lo statalismo, l'ultima cosa di cui oggi necessita l'Italia.

Sta emergendo un nuovo tipo di fascista che somiglia sempre più a quello raccontato dai suoi avversari che alla tradizione missina. Troppe le suggestioni, francamente inaccettabili, ariane, troppi i richiami al modello skin, troppe le contaminazioni nordiche, troppi gli ultras da stadio con il braccino sempre teso. Se ai tempi mi sono avvicinato ad una certa visione del mondo, non lo è stato per questi nuovi archetipi che stanno emergendo. Soprattutto se si pensa che sono terrone, capellone e scuretto. Infatti, da napoletano, al punk rock preferisco lo stile "neomelodico" degli amici del vento. Tanto più che le idee nazi-maoiste del mio conterraneo Franco Freda non mi sono mai piaciute.

In realtà,è una confessione, se in questa nazione ci fosse un vero partito conservatore non troppo bramoso di potere e salotti, non sentirei l'esigenza di cercare altri lidi. Sono in definitiva un democristiano atipico, che da a-fascista gioca a fare il duro e puro perchè preferisce stare dalla parte degli assediati piuttosto che dei corrotti. Ma se l'estrema destra,continuo a considerla tale benchè qualche socializzatore potrà contestarmi la definizione, si ostina ad assumere in economia posizioni di sinistra e filoislamiche in politica estera, faccio sempre in tempo a cambiare il mio tifo. E' inaccettabile considerare dei simboli finanche Allende e Fidel Castro.

I valori della Tradizione e quelli sociali vengono sempre prima dei rapporti economici. La visione materialista della vita, lasciamola agli altri.


p.s. Gasparri al Fiamma Rock nun se regge, ma l'ha capito che è capitato in un ritrovo di neofascisti brutti, sporchi e cattivi?

Siamo alla frutta.
Diteglielo al "Professore"...

Dalle prime ore dell'alba è in corso un'operazione della Polizia di Varese nei confronti dei fondatori, promotori e partecipanti al 'Movimento dei Lavoratori Nazionalista e Socialista' di ispirazione nazista, che ha presentato proprie liste di candidati in occasione delle consultazioni elettorali tenutesi nel 2006 e 2007 in alcuni comuni delle province di Varese, Como, Lecco e Milano. L'indagine, condotta dalla Digos di Varese e coordinata dalla direzione centrale della Polizia di prevenzione, ha evidenziato il tentativo di legittimazione posto in essere nei confronti di un movimento ispirato ai principi del nazionalsocialismo e inneggianti ai concetti di superiorità razziale ed etnica e discriminatoria per motivi politici e razziali.
E sì, dopo questa brillante operazione - niente affatto politica - vedrete che ora la classe dirigente dei partiti sarà meno corrotta...davvero è un problema per l'Italia che 4 esaltati presentino delle liste prive di qualsiasi consenso?
Per inciso, gli indagati in realtà sono vicini ad Alleanza Nazionale. Ahahahahah

Che spettacolo!
L'unico limite: creare tanto gioco e fare solo due goal.

La squadra 9: aggressiva, rapida, maschia.

IEZZO 6 : mai impegnato in grandi parate, ha sbagliato non uscendo su un angolo.

CUPI 7 : ordine, disciplina, gerarchia.

CANNAVARO 5,5 : sottotono.

DOMIZZI 7 : in difesa impeccabile, in attacco dirompente. Su di lui un fallo da rigore non concesso.

GRAVA 6 : coraggio, capitano!

BLASI 8 : il migliore, un mastino. Non si contano i palloni rubati.

GARGANO 7,5: salva su Del Vecchio, non si ferma mai. Qualità e quantità. Inesauribile.

HAMSIK 7,5: non sembra affatto reduce da due incontri con la nazionale. Sbaglia un goal facile facile, ma se ne inventa uno geniale. Un gladiatore.

SAVINI 5,5: meno indecente del solito. Inadeguato.

LAVEZZI 7: quando prende la palla, l'unico modo per fermarlo, è stenderlo a terra. Scarta continuamente mezza Samp e senza affanni.

ZALAYETA 6,5 : bravo a smarcarsi, è costante punto di riferimento, ma deve essere meno sprecone. Ha avuto sette palle goal.

BOGLIACINO 7 : ha giocato 4 minuti e si è messo subito in evidenza, regalando un assist magnifico a Calaiò, che però ha fallito. In gran forma: merita più spazio.

Reja 6,5 : dispone la formazione, poi si gusta lo spettacolo. Avrebbe solo dovuto far giocare di più Bogliacino, perchè rischia di dissipare le qualità di un talento assoluto!

Sunday, September 16, 2007

Ma 'na finta e Lavezzi squagl o'sang dint e vene.


Possiamo ancora difenderci

Saturday, September 15, 2007

Mi scappava la gag...
N.B. Seguiranno aggiornamenti sul Fiamma Rock, ma ad un orario decente.

Al tribunale spariscono le sentenze.Nuovo giallo: nei giorni scorsi il furto di un hard disk e la manomissione di un provvedimento

Una sentenza è sparita dagli uffici del tribunale. Un nuovo episodio da collegare alla questione della sicurezza dei dati e dei fascicoli nel nuovo Palazzo di giustizia, nelle Torri del Centro direzionale, dove giorni fa un gip ha denunciato il furto dell’hard disk dal suo computer. E dove ha fatto notizia la manomissione di un verdetto firmato dalla cancelleria di un giudice. Due le ipotesi dietro l’ultimo smarrimento denunciato: un furto o un’ammesia di chi ha riorganizzato gli archivi. Altre sparizioni nei mesi scorsi

Friday, September 14, 2007

Armi di distruzione di massa.

Dimissioni Mussi.
E' partita da Napoli, dagli studenti, la richiesta di dimissioni a Fabio Mussi, ministro dell'Università e della Ricerca e principale responsabile dello scandalo dei quiz di accesso alle facoltà di medicina e odontoiatria sbagliati. Colpisce che la raccolta di firme, svoltasi stamane presso le strutture della Federico II, sia partita da Confederazione, una lista vicina al centro-sinistra. Il giovane centro-destra evidentemente è troppo occupato a discutere di geopolitica internazionale...

Silvio si prende Atreju.
Intervenuto alla festa degli aspiranti portaborse di An, Berlusconi ha sbancato. Dopo aver ammonito la platea, chiarendo come la politica non possa essere un mestiere(qui i portaborse in carriera si sono risentiti...ndr), ha sostenuto che tra i giovani-vecchi di An e i giovani giovani Azzurri non ci sono differenze: come non essere d'accordo? Tra i presenti anche Gianfranzo , che per incontrare Silvio, si è dovuto nascondere tra il pubblico. Fare il lacchè gli è sempre uscito bene. 'Poraccio.

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il '68 alla festa di AG. Cronistoria di un dibattito mai avvenuto.

Thursday, September 13, 2007

La rivoluzione è come il vento.