Wednesday, September 19, 2007

Meno Grilli per la testa .
Tre sono fondamentalmente i punti che ha proposto Grillo sabato a Bologna: no ai parlamentari condannati in via definitiva, no a più di due legislature, voto con la preferenza. Stefano li ha già analizzati nel suo blog, pertanto ho poco da aggiungere. Mi limito a constatare che in democrazia - di cui non sono notoriamente un sostenitore - scegliere il proprio candidato dovrebbe essere un diritto non in discussione. Gli altri due punti enunciati - invece - andrebbero respinti sic et simpliciter per una ragione ovvia: impedire di presentarsi a chi sia già stato parlamentare due volte o sia stato condannato, sarebbe parimenti antidemocratico, perchè la scelta spetta sempre comunque agli elettori. Sull'inelegibilità di chi sia stato condannato per reati contro il patrimonio si può ancora discutere, ma porre tale limite in via generale, significherebbe esporre il potere amministrativo agli abusi di un potere giudiziario ancora di più pronto a muoversi a seconda del proprio orientamento politico. E' invece semplicemente sciocco impedire di ripresentarsi a chi sia stato già due volte parlamentare, perchè significherebbe azzerare il quadro dirigente di tutti i partiti, aggravando il sistema clientelare e favorendo il voto di scambio. Tanto più che poi i contribuenti si accollerebbero il peso di altre pensioni per i parlamentari.

E poi le priorità sono ben altre: alcune su tutte, diminuire il numero dei parlamentari - ne basterebbero 20 e ne sono quasi 1.000 - togliere di mezzo le province e i partiti piccoli, ridurre le indennità.

Riguardo a quest'ultimo punto, dovete sapere che l'appellattivo di onorevole deriva da honor, honoris e veniva attribuito in origine ai parlamentari che, non percependo nessuna indennità, si vedevano riconosciuto l'onore di rappresentare le istituzioni. Poi le indennità furono introdotte per consentire di fare politica anche a chi non avesse le risorse economiche per permettersi di abbandonare la propria attività e iniziarono gli abusi. Dalletasche di Mussolini messo a testa giù in piazzale Loreto -assieme alla Petacci, Starace e Pavolini - non uscì una lira e, forse anche per questo è stato odiato dalla successiva classe politica imbelle e truffaldina. Così, quando scoppiò lo scandalo di Tangentopoli, il MSI - fino ad allora emarginato - riscosse il massimo storico di consensi, perchè gli italiani gli riconobbero il valore dell'onestà.

Per questo, in tal senso, le considerazioni di Rosy Bindi riguardo all'eventualità che dietro Grillo ci siano le basi per una deriva fascista (ormai tra i ministri di tale governo questa parola è più che abusata...), potrebbero non essere peregrine, perchè è proprio sulla moralità e l'intransigenza che i partiti del nuovo arco costituzionale non possono darci lezioni. Tanto più che fu proprio dalle ceneri dell'Uomo Qualunque, movimento fondato dal napoletano - rectius puteolano - Guglielmo Giannini, che si costruirono le basi per il partito dei fascisti in democrazia, cioè il MSI. Il movimento di Giannini alle elezioni per la costituente del '46 riuscì ad ottenere 30 seggi con il 5,5% dei suffragi. Ora che urge una rifondazione, è proprio l'antipolitica la base da cui ripartire..

Di seguito sarà riportata la provocazione di G.Adinolfi sull'argomento,benchè sia tutt'altro che concorde con lui. Non è certo con Grillo che bisogna stare, un demagogo capace sì di aizzare le folle, ma che moralmente non è superiore a nessuno: proprio lui che vuole l' inelegibilità di chi è stato condannato e che vorrebbe presentare delle liste civiche per costituire di fatto il suo partito, è stato condannato con sentenza passato in giudicato per omicidio colposo.


Perché no?

Le liste civiche, il panico mediatico, le palizzate dell'estrema destra

Molti si stanno eccitando con le esternazioni di Grillo, ad altri invece il comico inizia a stare antipatico perché ha successo e allora, si pensa, se così è qualcosa non va, o sbaglia o fa comodo a qualcuno. E avviene una volta ancora quello che accade di solito; ci si divide in tifo da bar tra grillini e antigrillini ben lungi dal compiere l'unica cosa sensata che si dovrebbe fare: capire come partecipare a questo fenomeno di protesta e mettersi in moto di conseguenza.
Sarà pure una protesta superficiale, raccoglierà di certo un insieme di luoghi comuni, sarà anche qualunquista; ma dall'Uomo Qualunque di Giannini è nata una ripresa neofascista che, purtroppo, si è tarpata le ali nel non-senso Msi che ne ha spezzato la dinamica (considerazione non condivisa...ndr!). Il fenomeno populista in Francia negli Anni Cinquanta, il poujadismo, fece eleggere al Parlamento il più giovane deputato transalpino, tale Jean-Marie Le Pen.

I precedenti, quindi, sono incoraggianti.
La boutade più recente di Grillo poi “fuori dai partiti, creiamo liste civiche popolari” non solo è concreta, realizzabile, ma va nel senso esatto di quanto andiamo predicando da diversi anni. Personalmente la sottoscrivo. Se ci andiamo a leggere proclami e documenti dell'ultimo decennio prodotti dalla cd area non dovrei essere solo.

Ovviamente tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, quello più profondo, quello costituito dalla acque della pigrizia, del tornaconto e della mediocrità. Perché una cosa è certa: non si può partecipare a una protesta civile che assume anche un significato politico (partecipativo e anti-oligarchico) pensando di esserne egemoni; protagonisti sì, ma capi no di certo. Né un'azione del genere garantisce automaticamente ritorni economici o poltrone; permette di rimescolare le acque, di comunicare e di organizzare. Non sono cose da poco se quel che si ha a cuore è il destino comune anziché i particolarismi o i narcisismi di piccoli ras.

Partecipare a una simile protesta costruttiva è tutt'altro che utopico. Rammento che fino a qualche anno fa Fahrenheit 451 faceva “panico mediatico” puntualmente agli spettacoli di Grillo e per tutti gli uni e l'altro erano la stessa cosa.

Certo, bisogna vedere come le cose evolveranno di qui a pochi giorni; ma, a parte il fatto che si può contribuire a farle evolvere, io non prenderei quella provocazione sotto gamba né scarterei l'ipotesi di una vigorosa sterzata.
Forse non porterebbe a niente ma di sicuro rianimerebbe le dinamiche, che sono tristemente spente nelle politichette di periferia fatte di toto-contabilità nel caso che Storace, nel caso che Alemanno, nel caso che la Nipote, nel caso che Fini, nel caso che Berlusconi, nel caso che il governo...

Su, andiamo: recuperiamo il cuore e gettiamolo oltre l'ostacolo; anzi, gettiamolo oltre le palizzate che ci siamo edificati intorno da soli!
Torniamo a essere popolo.
Gabriele Adinolfi

11 comments:

Otimaster said...

Un grosso dubbio sulla fattibilità di limitare a due sole legislature la carriera politica me lo sono posto anch'io e ho dato la tua stessa risposta, aggiungendo che è stato faticoso trovare due dozzine di politici di rango in un secolo, come faremmo a trovarne qualche centinaio ogni decina d'anni.

Anonymous said...

se non si parte dalla contestazione da dove? Troppe le divisioni e personalismi nell'estrema destra, come se davvero contassero qualcosa le sterile posizioni di potere interne, per fare qualcosa di dinamico. A Valle Giulia c'erano pure i fascisti, perchè non con Grillo?

Simo said...

mah, mi ricollego alla domanda posta dal Legionario alla fine del suo commento: perché non con Grillo?
Perché la politica si fa con degli apparati, delle organizzazioni denominate per l'appunto partiti e non con liste civiche. Quando e se vi sarà un partito di Grillo farà la fine del movimento/partito dell'Uomo qualunque.
Ciò che ha messo in piedi il comico(?) genovese è divertente nella misura in cui mette in difficoltà gli immobili partiti italici (soprattutto a sx) ma è terribilmente stupido nel suo populismo terra-terra.
ciao

Massimo said...

A parte che preferisco Grillo ai Grillini, non mi viene in mente null'altro di valido nell'ex comico genovese.
Le sue proposte sono risibili e demagogiche fatte solo per fare leva sull'invidia dei mediocri e degli esclusi.

CampaniArrabbiata said...

Master, qualità e quantità sono inversamente proporzionali tra loro: se leggo i nomi dei parlamentari di inizio 900 - giuristi di alto valore - e li confronto con gli attuali,ho i brividi.

Legio e Simone: perchè allora non AUTONOMAMENTE da Grillo? Perchè dobbiamo accodarci ad uno che viene da sinistra e dice cose scontatissime che ogni uomo della strada sa? Siamo davvero così disperati e fossilizzati da non esserci rimasto un briciolo di inventiva? Iniziative sul territorio, coraggio!

Massimo: tutto vera, ma il problema è lui o in una classe politica corrotta e inadeguata? Se non ci fosse stata la causa, non avremmo avuto l'effetto (Grillo).

Anonymous said...

Caro Pizzi',bel post e belle riflessioni da fare.
Pero' io non concordo nell'accostamento con Giannini che invece fu qualcosa di molto piu' profondo e inquietante, tanto da essere bandito per sempre dai discorsi della classe politica per anni.
Vedo nell'articolo di Adinolfi, come nelle altre critiche a Grillo, la solita voglia di prendere sempre sue piccioni con una fava: Grillo fa male a sinistra, dunque Grillo é fascista.
Invece Grillo é una nullità assoluta e i suoi punti non sono interessanti, almeno per quanto mi riguarda.
Io sono per una politica fatta da gente concreta che viene dal mondo del lavoro e sa amministrare, non ho fiducia nei cittadini singoli.
Non é che non creda nella democrazia, ma credo nella giusta rappresentatività. L'unica cosa che dovrebbe tornare é la preferenza nelle liste.
Il Grillo proprio non lo considero perché é un cancro della sinistra, semmai mi fa comodo, ma é meglio che se lo gestiscano loro, parla esattamente il loro linguaggio.

Pero' bravo Pizzino, almeno tu ti ci sei soffermato con attenzione, a differenza mia che, non potendolo soffrire, manco lo ascolto.
Ciao! :-)

CampaniArrabbiata said...

Ciao Lontana,
non ti preoccupare, con me non hai assolutamente bisogno di premettere di essere democratica, la penso esattamente come te. A furia di misurare il livello di democraticità italiano, ci ritroviamo con dei delinquenti al potere: dal testimone di nozze del braccio destro di Provenzano (MASTELLA!) ad ex agenti del kgb.

Reputo Grillo interessante, non per i punti politici che propone, ma per il movimento che è riuscito a creare e lo segue. E' qualcosa di cui non si può non tenere conto e che, benchè sia per lo più ideologicamente di sinistra, è riuscito a riscuotere simpatie anche a destra. Quello che scrive Adinolfi infatti è provocatoriamente stimolante: perchè una certa destra radicale non prova a superare la logica di nicchia per cimentarsi con le liste civiche? Grillo in questo senso può aver fornito uno spunto, avendo disegnato un tracciato che aspetta solo di essere inaugurato e testato.
Sulle preferenze, l'ho scritto, sottoscrivo: pensa che gli italiani all'estero la possono indicare - lo sai meglio di me - i residenti no: praticamente il governo Prodi è stato voluto da gente che non vive in Italia e che ha potuto scegliere i propri candidati.

Anonymous said...

Innanzitutto complimenti per il blog e per questo post interessantissimo.
Ti ho "scoperto" in quello dell'amico Lex.
Fino ad ora non me la sono sentita di bocciare del tutto la mossa di Grillo, di sicuro mi viene spontaneo bocciare molti "grillini", ma lui, se fossi sicura che è sincero, no. Non ho seguito molto la cosa, solo oggi ho visto parte dello show di Bologna, a me Grillo fa ridere, proprio come un comico.....:-))
Sono d'accordo sul fatto che ci voglia un bello scossone.
Il problema è che si sente puzza di bruciato... è sempre stato di sinistra e adesso che la sinistra è alla canna del gas arriva lui a fare il capo-popolo...ecco, questo mi puzza. Fosse sincero e apolitico davvero, sarebbe musica per le orecchie! Invece....

CampaniArrabbiata said...

Ciao, grazie per i complimenti, è un piacere ricevere la tua visita.

Venendo a noi, Grillo - puro o meno (meno, meno!) - può pure essere di sinistra, ma sto comunque ponendo all'attenzione generale dei problemi assai sentiti. Sarà pure demagogico e populista, ma come ho già scritto, il vero problema è nella causa (malapolitica!) e non nell'effetto. Ben venga anche Grillo, dunque!

Anonymous said...

Trovo molto interessante quello che dici. A proposito non ho le idee molto chiare e sto cercando di capire. Ti ho letto molto volentieri, ciao Giulia

CampaniArrabbiata said...

Sei gentilissima, Giulia, ma togliti dalla testa che leggendomi tu possa sciogliere i tuoi dubbi: qua siamo faziosissimi:-p