NAPOLI SCUSA (Beppe Grillo)
Ieri sera a Napoli ho chiesto scusa a tutti i Campani.
"Scusa. Sono qui per chiedervi scusa a nome di tutti gli italiani.
Nel 1861 siete stati annessi dai piemontesi con una guerra di occupazione. Napoli era una delle capitali di Europa. Con Vittorio Emanuele II è diventata la capitale dell’emigrazione. I Savoia si sono portati via la cassa del Regno e vi hanno mandato il generale Cialdini. Decine di migliaia di campani sono stati massacrati. Prima dei piemontesi erano sudditi del Regno delle Due Sicilie. La mattina dopo erano briganti. La tecnica è sempre la stessa: prima ti infangano, poi ti ammazzano o ti manganellano. Napoli è la capitale mondiale della spazzatura. Sporca, schifosa. E’ su Newsweek, sul Time, su Le Monde. Siete dei benefattori. Smaltite i rifiuti tossici da tutto il mondo, e soprattutto, dalle imprese del Nord Italia. Avvelenare la Campania gli costa meno che smaltire le scorie nocive. Chi ci guadagna? Il prodotto interno lordo! Dopo l’unificazione con l’Italia non siete più un popolo, siete lazzaroni, camorristi, feccia, cafoni. Voi che avete avuto Cuma e Capua migliaia di anni fa. La civiltà greca, quella etrusca, quella romana. Oggi siete prigionieri in casa vostra. Non sapete neppure più chi siete. Vi chiedo scusa per la Camorra, per Bassolino, per Veltroni, per Berlusconi, per la Iervolino, per Cirino Pomicino. Vi chiedo scusa per aver ridotto una delle più belle città del mondo a uno spot pubblicitario della monnezza.
Dall’altra parte dell’Adriatico un piccolo Stato è appena diventato indipendente. E’ il Kosovo, ha due milioni di abitanti. Voi siete sei milioni in Campania e chissà quanti milioni in giro per il mondo. Avete una storia millenaria. Lo Stato Italiano vi ha ridotto a un letamaio. Diventate kosovari. Fate un referendum per diventare indipendenti. Io appoggerò la vostra campagna. Proponete un plebiscito per il ritorno dei Borbone. Vi hanno tolto anche la parola. La lingua napoletana è stata riconosciuta dall’UNESCO, ma non dalle scuole italiane. La mozzarella di bufala non la mangia più nessuno. Hanno paura che sia radioattiva. La vostra agricoltura è in ginocchio. Dovete esportare i pomodori di nascosto. Stampare sulle scatole di conserva: “made in China” per contrabbandarle in Europa. Il Governatore del Veneto ha lanciato una campagna pubblicitaria in Germania per spiegare a tutti i tedeschi che il Veneto è diverso dalla Campania. Caorle è meglio di Ischia e di Capri. La civiltà si ferma sul Piave. La Campania è un laboratorio politico. Quello che succede qui succederà in tutta Italia. La distanza tra i cittadini e le istituzioni da voi non c’è più, hanno introdotto il manganello consapevole. Quello che colpisce a ragion veduta le donne e i vecchi con le braccia alzate a Pianura e a Savignano Irpino.
Scusa. Voglio chiedervi scusa per l’inceneritore di Acerra. Per l’Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori. In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c’è una diffusione di tumori da far paura. Vi chiedo scusa per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle vostre terre senza che nessuna autorità abbia mosso un dito in vent’anni. Vi chiedo scusa per la diossina e le nanoparticelle da incenerimento che respirerete insieme al cancro. Quante autorità avete pagato con le vostre tasse? Magistrati, ASL, amministratori pubblici, Regione, Province, Comuni, Comunità Montane, Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Nettezza Urbana, deputati, senatori. Tutti nostri dipendenti. Quante migliaia di persone sono state stipendiate per salvarvi da questo disastro? Perché ci fosse Giustizia, per evitare questa Chernobyl della spazzatura? A cosa servono? Perché sono lì?
Il mondo guarda Napoli. Siete a un punto di non ritorno. Napoli è all’anno zero. Come Berlino nel 1945 dopo i bombardamenti. E’ un’occasione storica, unica per ripartire. Per una Rinascita Campana. Riprendete in mano il vostro passato, la vostra lingua e la vita dei vostri figli. Il vostro territorio. Se volete potete cambiare le cose. Nulla è impossibile per chi è nato qui. Quello che viene deciso a Roma non è importante, voi siete importanti. La Storia è passata di qui e ci tornerà presto. Però, dategli una mano.
Per un Nuovo Rinascimento.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura..."
Monday, February 25, 2008
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Friday, February 22, 2008
Simme briganti e facimme paure e co a schioppetta vullimme cantà
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Monday, February 18, 2008
Arriva Raffaele LOMBARDO!
Lombardo è persona seria, capace, colta e raffinata. Non ha mai riconosciuto l'unità d'Italia quale processo ideale e si è sempre battuto contro la retorica risorgimentale. Il suo Movimento per le Autonomie in Sicilia vale l'11%, speriamo che possa radicarsi presto in tutto il Sud.
"Manca soltanto l'ufficializzazione, ma è ormai certo l'accordo tra Silvio Berlusconi e Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l'Autonomia. L'obiettivo principale del Cavaliere è quello di non perdere la Sicilia, determinante per gli equilibri del Senato. E un'intesa con gli autonomisti, numeri alla mano, farebbe quasi certamente scattare il premio di maggioranza a favore del Centrodestra. Il progetto, però, non si limita soltanto alla Sicilia. E' molto probabile infatti che tra il Popolo della Libertà e l'Mpa si stipuli un'intesa per la quale Lombardo si presenterebbe alleato con il Pdl in tutte le regioni meridionali. Berlusconi spera così di recuperare un parte di consenso sottratto da Casini anche in altre regioni a rischio come la Puglia, la Campania e la Calabria. Una sorta di Lega del Sud, dunque. L'intesa prevede il ritiro della candidatura dell'azzurro Gianfranco Micciché alla guida della Regione Sicilia e il sostegno a Lombardo da parte di tutto il Pdl contro la democratica Anna Finocchiaro. Il leader dell'Mpa corre come governatore con i favori dei pronostici e in cambio aiuta il Cavaliere a soppiantare i voti dell'Udc. Poi, in base all'andamento delle elezioni, per Lombardo ci potrebbe stare anche un ministero, magari proprio per il Sud.
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Monday, February 11, 2008
Qui si riciclano solo i politici.
Perchè io, da campano, dovrei votare?
Se per Veltroni il nuovo che avanza si chiama Bassolino, per Berlusconi dobbiamo rendere grazie a Mastella.
I sostenitori della democrazia rappresentativa considerano le elezioni il momento grazie al quale il popolo può esercitare la sua sovranità scegliendo i propri vicari all'assemblea di rappresentanza. Si tratta di un'illusione che è nettamente smentita dalla situazione italiana. A 2 mesi dal disastro sanitario, economico ed ecologico che ha colpito la Campania, nulla è cambiato. Infatti, come la provincia di Napoli è ancora in buona parte piena di rifiuti, allo stesso modo le istituzioni continuano a esalare la medesima aria pestifera:
1) Il dimissionario Pecoraro Scanio continua a mettere i bastoni tra le ruote del commissario della monnezza e a sbraitare, con la solita arroganza, contro discariche e inceneritori senza rendersi conto che la sua voce è più inquinante del catrame.
2)Bassolino è persino più forte e, anzi, continua a considerarsi sopra ogni legge. Negli ultimi 15 anni ogni elezione è stata trasformata in plebiscito a favore o contro di lui - laddove gli elettori hanno perso ogni potere decisionale non avendo candidati alternativi a disposizione - dunque, a ragione, crede di poter fare tutto.Non è stato capace di far presentare i suoi in consiglio regionale - laddove solo 28 consiglieri su 60 erano presenti - ma, a modo suo, ha saputo dare nuovo slancio alla azione amministrativa, facendo approvare, in un sol giorno,ben 37delibere di giunta per avanzamenti di carriera, scatti di anzianità anticipati, spostamenti di funzionari e dirigenti ma, soprattutto, promozioni a gogò. La Campania ha ben 7.400 dipendenti, ossia oltre 4 volte in più rispetto alla Lombardia che ha il doppio degli abitanti e 3435 dipendenti.
La compravendita di voti in un paese normale dovrebbe essere considerata un reato, ma in Italia nulla è chiamato con il suo nome e ogni gentile elargizione di Bassolino viene rapportata al suo bacino di voti. Infatti, il Signor Veltroni - tanto buono e tanto capace di presentarsi come il nuovo - ha blindato Bassolino per un posto in Parlamento. L'attuale legge elettorale non permette agli elettori di scegliere il proprio candidato e l'accorpamento coatto di tutti i partiti in due grandi listoni - Popolo delle Libertà e Partito Democratico - impedisce persino di scegliere il proprio partito. In tal modo, se al Nord al più si rischia di spedire in Parlamento un incapace, al Sud gli elettori sono obbligati a scegliere tra un delinquente di centrosinistra, uno di centrodestra e Mastella.
3) Quest'ultimo, infatti - in cerca di un centro di gravità permanente al grido di "datemi un ministero purchè sia un ministero!" - è stato arruolato d'ufficio da Berlusconi, ma ancora non ha chiarito con chi vorrà schierarsi il popolo di Ceppaloni.
In questo quadro desolante, laddove in Campania gli unici ad essere riciclati sono i politici e l'ottantenne De mita continua a muovere le sue pedine, non sembra che ci siano speranze per il futuro. Il voto dovrebbe essere dato affinchè il politico faccia qualcosa di utile per la comunità e non, come succede in Italia, affinchè la comunità mantenga il politico. Qualunque coalizione vinca le elezioni, gli interessi saranno sempre e comunque focalizzati sul Nord e su Roma, mentre il Sud - per via di politiche antimeridionali e di una classe politica criminale che non è possibile selezionare - è destinato a rimanere sempre e comunque indietro. Nel 2007 le differenze tra Nord e Sud sono ancora una volta aumentate e non c'è possibilità che questo trend si inverta.
Finchè anche da noi non verrà costituito un partito anticasta che sappia incarnare le istanze del Sud, per questa terra non ci sarà nessuna speranza. In Sicilia, Raffaele Lombardo, con il suo movimento per le autonomie, è stato capace di creare una forza regionale dell'11%. Forse anche in Campania dovremmo emularlo.
Nel frattempo, che un campano voti o no, (per lui) è perfettamente inutile.
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Sunday, January 13, 2008
Monday, November 26, 2007
I Savoia ci devono risarcire.
Chiediamo il risarcimento dei danni ai Savoia, dinastia di ladri, razziatori, zozzoni e assassini. Chiediamolo perchè mancanodi dignità, infangano il nome dell'Italia all'estero, da quando possono mettere il piede sul nostro territorio non fanno altro che casini, per incapacità manifesta, per viltà ereditaria. 1) Chiediamolo perchè, in quanto indebitati fino al midollo, vollero annettersi il Sud per saccheggiarne i tesori. Non esitarono a rubare i nostri beni, a sterminare la popolazione, a corrompere gli alti ufficiali. A Francesco II, ultimo re di Napoli, sovrano onesto e degno, furono confiscati tutti i beni costringendolo ad un esilio - tra stenti e umiliazioni - a Roma e a Parigi. 2) Chiediamolo perchè il piccoletto, persa la guerra, fece arrestare l'ultimo Condottiero d'Italia ordendo anche il tradimento del Gran Consiglio, salvo poi fuggirsene nel momento del bisogno in Puglia. Chiediamolo perchè hanno avuto l'ardire di chiederlo a noi un risarcimento. Chiediamolo come meridionali a cui è stata negata una patria, come italiani più regali di loro, come persone oneste che sanno cos'è la dignità. FIRMIAMO QUI.
Alla fine del secolo/ Un re infame aveva decorato
Un vigliacco Generale/Che aveva sparato
Coi cannoni sulla folla /Che chiedeva solo pane
Altre vittime dimenticate/ Dell’Italia liberale
C’era un uomo che quei morti/ Non li aveva più scordati
Quell’ignobile massacro/ Non poteva restare impunito
E così si era imbarcato/ Per raggiungere l’Europa
Nella tasca una pistola/ Rabbia e odio dentro al cuore
Ma che bella giornata di sole/ Ai giardini della villa reale
Una carrozza col monarca/ Una corte di coglioni
Folla che applaude folla che ride/ All’improvviso un braccio si eleva
Sei colpi dritti al cuore/ Un Savoia al creatore
Spara… Gaetano spara… Umberto spira… Gaetano spara… Spara...Spira...
(La Savoiarda - DDT).
Posted by CampaniArrabbiata at 2:41 AM 5 comments
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Sunday, November 25, 2007
Maledetti Savoia!
"Non contenti di essersi annessi il Sud, svaligiandone i forzieri e dimentichi della fuga dal paese (preceduti dagli stessi forzieri), i Savoia hanno l'ardire di presentare il conto all'Italia. Noi abitanti del Sud e discendenti dei Borbone - che, quando sono stati costretti alla fuga, l'hanno fatto senza portarsi via i tesori - vogliamo dai Savoia il giusto risarcimento: per le migliaia di persone, uomini donne, bambini, uccise senza pietà, i milioni di meridionali costretti ad emigrare, per la povertà cui è stato condannato il Sud".
Alessandra Maniero da Libero del 24/11/07
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Tuesday, November 20, 2007
Lavorare è proprio un terno al lotto.
Alla regione Molise per scegliere 22 lavoratori per un contratto a termine(co.co.co), la commissione giudicante è ricorsa ad una estrazione - come si fa nel lotto - tra duemila nominativi in gara. I sorteggiati sono stati 44, poi, tra questi, si è passati ad una valutazione per titoli. La Regione Molise assicura che il sorteggio si è reso necessario in quanto l'analisi di duemila curricula avrebbe richiesto troppo tempo rispetto alle scadenze del progetto in questione. I prescelti si dovranno occupare "del costante monitoraggio di tutte le fasi del progetto, con lo scopo di enucleare possibili elementi di criticità organizzativa o burocratica, e di verificare la correttezza e la celerità delle richieste di procedure di ordinazione e di pagamento di spesa".
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Monday, October 01, 2007
Bravo Bossi, avanti con la lotta di liberazione!
«La libertà non si può più conquistare in Parlamento ma attraverso la lotta di milioni di uomini disposti al sacrificio in una guerra di liberazione». Dopo quella dello sciopero fiscale arriva un'altra iniziativa-limite contro il governo. Il leader della Lega ha parlato a Vicenza, davanti alla platea del Parlamento del Nord. Bossi ha poi accusato il presidente della Repubblica di avere «fatto una cosa gravissima, di avere tirato fuori il referendum per lottare contro la devolution. In questo modo hanno affossato la democrazia del Paese che ha perso ogni barlume di lucidità democratica». Secondo Bossi, a Roma, tra le file della maggioranza c’è «un odio razziale e ideologico contro i popoli del Nord» che ormai non hanno più la possibilità di vedere realizzato il federalismo attraverso un cambiamento della Costituzione con metodi democratici e «possono trovare la loro libertà solo attraverso la lotta di liberazione».
Condivido, ancora una volta, ogni sillaba del Senatùr e, auspico, anzi, che la sua non sia stata - come da 10 anni a questa parte - l'ennesima sparata senza seguito per portare acqua al suo mulino e per fare pressioni per il Nord. Invito - pertanto -la Lega a porre in atto le condizioni per una vera e propria lotta di liberazione. Per fare ciò, tuttavia, è necessario ristabilire la situazione quo antea all'annessione al Piemonte degli altri stati:
1) I 2/3 delle riserve auree d'Italia provenivano dal Regno delle Due Sicilie, soldini che il Piemonte, quasi sull'orlo del collasso, adoperò per soddisfare i creditori massoni inglesi.
2) Il Regno delle due Sicilie aveva il minor debito pubblico.
3) Il Regno delle Due Sicilie con 5.000 imprese era tra gli stati più industrialzzati, nonostante le balle dei libri di storia.
4)Il Regno delle Due Sicilie era tra gli stati più tecnologizzati , tra l'altro con reti di collegamento efficienti.
5) Il Regno delle Due Sicilie aveva la più importante flotta navale del mediterraneo.
6) Il Regno delle Due Sicilie aveva una capitale seconda solo a Parigi per opulenza.
7) Il Regno delle Due Sicilie era avanzatissimo nella ricerca, nelle scienze, per gli studi giuridici e le arti.
8) Il Regno delle Due Sicilie aveva un agricoltura floridissima.
9) Il Regno delle Due Sicilie aveva una burocrazia per efficienza accettabile.
10)Il Regno delle Due Sicilie aveva una criminalità minore rispetto agli altri stati.
Ora, siccome l'annessione del Sud è stata conseguita grazie ai legami con la massoneria internazionale e ad accordi con i mafiosi, è logico dedurne che da questo momento storico sia iniziata la decadenza del Sud. Pertanto sono da accogliere con favore le iniziative del leader leghista, ma a patto che ci sia una rottura con la linea politica del passato, laddove il Roma e il Nord-centrismo hanno rese nulla, se non umiliato, le immense potenzialità dell'ex regno delle Due Sicilie, ex paradiso terrestre.
Insomma, per farla breve, ridateci quello che è nostro e poi ognuno per la sua strada: basta chiacchiere e, soprattutto, basta ricatti.
Posted by CampaniArrabbiata at 1:00 AM 6 comments
Tuesday, September 11, 2007
L'Italia è una repubblica democratica fondata sulla corruzione.
Per capire che dinastia fu quella Sabauda, è consigliata la visione del film "O'Re" con Giancarlo Giannini. Il film ricostruisce gli ultimi anni di Francesco II che, privato del Regno delle Due Sicilie, vive ormai nel 1860 esule a Roma tra mille stenti.
Posted by CampaniArrabbiata at 5:05 PM 1 comments
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Sunday, September 09, 2007
Tuesday, September 04, 2007
Ho sempre diffidato dei beduini.
Uno dei fratelli di mio nonno, quando d'estate vedeva giungere in Calabria gente un po' tamarra che con i suoi macchinoni scorazzava spavalda, soleva commentare davanti agli astanti: "ecco, sono arrivati i beduini".
Io Zio Carmine non l'ho mai conosciuto, eppure questa definizione, di generazione in generazione, è arrivata fino a me e io, esattamente come lui, sono solito ripeterla ogni volta che mi imbatto in certi amanti del copricapo celtico con i cornetti di cervo.
Stamattina, quando sono entrato nel blog di Otimaster , non senza ridere di gusto lo ammetto, ho potuto leggere diversi commenti dei tipi umani tanto cari a mio Zio Carmine così come a me. Devo ammettere, infatti, che i commenti meriterebbero di essere commentati uno per uno alla maniera del Pizzino così come ho fatto con il povero Freedomland con Levateje er vino, la rubrica a lui dedicata.
IlMaster si è lasciato andare, replicando il suo post natalizio, forse troppo velleitariamente - bisogna dirlo - ad una analisi sociologica un po' superficiale (o cumunque parziale, perchè non credo che la classe dirigente salentina si riconoscerebbe tanto nel quadretto) sulla situazione economio-sociale-antropologica del Sud. E' stato, infatti, ospite della Puglia e ha cercato di fornire la ricetta per guarire gli sprovveduti abitanti del regno delle due Sicilie. Il Master va apprezzato per l'intenzione, non per l'analisi, anche perchè - senza volerlo (spero!) - ha fornito un assist ad alcuni dei beduini che frequentano il suo blog e che non perdono occasione per parlare del Sud come di un villaggio monolitico abitato da barbari che si grattano la pancia.
Onestamente, l'ultima dissertazione del Master è stata spesso infelice(e glielo devo dire senza ipocrisia), riuscendo a infilare una serie sconfinata di luoghi comuni tali da poter fare abboccare solo i tipi umani che amano blaterare per il gusto farlo ma che non hanno mai attraversato in vita loro San Giovanni Val D'Arno. Il luogocomunismo, è pacifico, non ha nulla a che fare con il comunismo, anche se non ne differisce nel metodo. Sia i luogocomunisti che i comunisti si esprimono attraverso i postulati che hanno appreso dalla loro fonte e non si preoccupano mai di cercare riscontri nella realtà e nel contesto in cui si muovono. Sono, pertanto, entrambi dei positivisti in senso assoluto: così come a muro di Berlino caduto in Urss si negava che fosse successo qualcosa, così i luogocomunisti - se vedono i loro teoremi dal vivo cadere - continuano sulla medesima rotta.
Il Master, pertanto, pur avendo postmesso di non riferirsi a tutto il Sud, è reo per aver spronato con diverse espressioni assai infelici l'esercito di luogocomunisti con cui già ho avuto modo di confrontarmi :
infatti, dopo aver descritto l'esistenza di un mercato in nero di pomodori autarchici che sono regalati a parenti e conoscenti, ha dedotto che "la diffusa disoccupazione come ce la raccontano probabilmente esiste solo nelle statistiche". Oh bella, come si fa a fare una affermazione del genere? Non a caso il beduino Abr - che gli amici del Pizzino conoscono per la sua arguzia e la sua capacità senza pari ad esprimersi ad minchiam, si è manifestato concorde e, infatti, si è sentito in dovere di aggiungere, riferendosi al mito del nord che "laggiù c'è solo a parole, una via di mezzo tra il vittimismo e la presa per i f... ("Beati voi ..."). sanno bene che il tradeoff nordista tra costi guadagni e servizi ricevuti non sta in piedi, non gli converrebbe mai - infatti qui immigrano in massa i rumeni non i calabri".
E certo, come no. Lavoriamo tutti in nero (mi ci metto pure io, perchè Abr non ha postmesso di non voler generalizzare e perchè dal Salento, non si sa come, si è spostato in Calabria) perchè ci conviene così, anzi perchè non vogliamo pagare le tasse e, infatti, Il Master riprende il ragionamento sostenendo, in maniera logica e conseguenziale - ma senza generalizzare naturalmente - che "Il Sud è un paradiso fiscale non dichiarato". Di nuovo il prode Abr entra nell'insenatura prima con la testa e poi con i piedi beccandosi un bernoccolo(ma tanto fesso lo era gia): "come dici tu, buon per tutti, fin che dura. Peccato che in economia come in natura nulla sia gratis: qualcuno com'è ovvio paga salato per mantenere in piedi tutto 'sto baraccone. E adesso è un po' stanchino. Del resto, grasso che cola non ne è rimasto proprio più ... "
Ora, io davvero non so che mestiere faccia Abr - non me l'ha mai voluto dire... - ma di sicuro non è lui che mantiene me, tanto più che mi dà l'idea di essere il tipico piccolo borghese che ama bofonchiare per il gusto di farlo e che alla cultura ha sempre preferito il tifo da ultras. Del resto, molti conoscono il tipo che è e sanno che è inaffidabile moralmente. Non è diverso in questo dai vari Diegovi che leggo di sovente nei loro deliri: impiegatuncoli che se la prendono con chi possono se non riescono a combinare nulla e che affollano i blogs rendendo arduo comprendere chi sia il più pirla.
Triares, gruppo di cui faccio parte anche io nonostante abbia adottato un simbolo che non mi appartiene - quel tricolore un po' pacchiano - dovrebbe essere un pungolo,dovrebbe proporre, denunciare, indignarsi; non fare populismo per i mangiatori di polenta più accaniti. Tanto che la chiosa del Master è a dir vero intollerabile (benchè non voglia generalizzare): "le condizioni del meridione resteranno tali fino a quando non cambierà la mentalità dei meridionali, troppo portati al vittimismo, abituati alle sovvenzioni statali ed a vivere in un paradiso fiscale non dichiarato, ma come si può chiedere loro di farlo quando, io stesso ho avuto la tentazione di mollare tutto".
Io al Master, molto polemicamente, ho eccepito che io ho talmente cambiato mentalità che riconosco come unica autorità legittima sul mio territorio la Mafia, mentre lo stato italiano per me è un abusivo. Lui, alle medesime obiezioni che ho qui riproposto, ha preferito non rispondere limitandosi a dire che non si riferiva nè a Napoli nè alla Campania senza rimpinguare la mia cassa priva di certezze (oh, ma guarda che Napoli è Sud...ndr).
Intanto, mentre lui rispondeva ad altri sostenendo che il problema di Napoli è che la 'Ndrangheta (che sta in Calabria e che comunque si scrive così) impedisce "il diffondersi delle attività commerciali"(!????????), io mi chiedevo cosa fossero le attività commerciali. Domanda: se per IlMaster la disoccupazione è inesistente e il lavoro nero è una scappatoia per non pagare le tasse, chi nega che vi siano dei problemi? Io? Qui davvero non vedo logica: si vogliono evidenziare i problemi per parlare male del Sud e, d'altra parte, si vogliono negare i problemi.... per parlare male del sud. Lo scopo, mi pare, che alla fine non sia quello di analizzare alcune problematiche, ma di parlare male del Sud(tutto, perché per parlare di Salento basta usare la parola Salento e non Sud!)
Vorrei far capire ai miei interlocutori che il fenomeno mafioso è molto complesso e non può essere liquidato semplicisticamente sostenendo che la Camorra impedisca lo sviluppo di attività commerciali (anche perchè, è semmai il contrario: la camorra è imprenditrice!)). Ogni organizzazione ha assetti diversi e confondere le 'Ndrine con la Camorra non è solo un errore formale, fidati Master. Non bisogna lanciarsi troppo velleitariamente, non basta rinchiudersi in un bunker e mandare una cartolina ad amici e parenti dal Sud (generalizziamo) per conoscere il fenomeno della criminalità organizzata. Bisognerebbe avere una sensibilità e un' educazione tale da capire che chi scrive, se si incazza, è perchè forse di educatori dall'alto non ne ha bisogno. Tanto più che con la mafia ci avuto a che fare, purtroppo.
Non si voleva generalizzare, si è finito per farlo come temevo ed era logico perchè - per forza di cose - i vari interlocutori non sono preparati adeguatamente sull'argomento. Perché? Perchè non hanno mai attraversato la linea gotica evidentemente, perchè sono impiegati e non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo antico preferendo viaggiare dall'altra parte del mondo con un last minute giusto per dire agli amici di aver fatto 5000 km! Si è finiti per parlare del terremoto dell'Irpinia, per scrivere sciocchezze immonde, per mitizzare la civiltà della nazione veneta che per intraprendenza è stata capace di rimboccarsi le maniche davanti alle catastrofi naturali.
Io Diegovi, facciamolo il nome, lo sfotto perchè è pure seccante rispondergli ogni volta e, tuttavia, volendogli raccontare un episodio, gli faccio una domanda: una settimana fa i ragazzi della mia terra - e sommessamente anche chi scrive - si sono radunati spontaneamente per spegnere uno dei tanti incendi che hanno caratterizzato la cronaca estiva. Che devono/dobbiamo fare? Chiedere la cittadinanza veneta?
E' simpatico poi l'intervento di Daverik che dal Friuli ci rivela che il cugino di un amico del portiere del suo palazzo ha raccontato di essere stato a Napoli (ma non si parlava di Salento?) e di essere stato minacciato con un coltello. Un coltello da cucina però: era la portata principale del pranzo domenicale di noi cannibali.
Cari fratelli, amici e concubini, se il Sud, come sostenete, è davvero il paese di Bengodi in cui non si lavora, non si pagano le tasse, ci si spaparanza al sole e si aspettano i beduini per mettergli al collo una collana di fiori, siete fessi voi a non tasferirvi. Se però, continuate a bofonchiare senza averne i titoli, allora significa che non avete gli attributi.
Ad ognuno i suoi problemi, ma naturalmente senza generalizzare.
Posted by CampaniArrabbiata at 11:58 PM 10 comments
Labels: farneticazioni, Sud
Monday, August 27, 2007
Bossi ha ragione!
Basta allo stato sanguisuga che ci toglie la vita
Bossi ha pienamente ragione e fa bene a scagliarsi con toni duri contro i nullafacenti che campano sui soldi e il lavoro altrui grazie alla politica politicata. Bossi ha parlato al suo popolo, ma le sue parole hanno valore per chiunque non ne possa più di essere vessato. Tanto più che effettivamente Cavour e Garibaldi erano degli stronzi (oltre che dei manipolatori, dei ladri, degli assassini o dei massoni al soldo di un paese straniero), essendo i principali responsabili della decadenza dell'ex floridissimo Sud.
Ricordandovi che è legittimo resistere con ogni mezzo ad uno stato che affama i suoi sudditi, ripetiamo la notizia del giorno, visto che i tg l'hanno strategicamente sorvolata:
in autunno aumenteranno i prezzi di luce, gas, pane, latte, pasta e libri scolastici. Questo stato ormai non ha nessuna autoritarietà per imporre la sua volontà. Pertanto, quando il suddito - come sta avvenendo in Italia - viene affamato, umiliato e vessato è giusto che egli si ribelli, resistendo con ogni mezzo alla arroganza e alla prepotenza.
Le parole di Bossi:
«Finora gli è andata bene. Noi padani pagavamo e non abbiamo mai tirato fuori il fucile, ma c'è sempre una prima volta A Roma - ha detto il capo del Carroccio - pensano: "Al nord sono un po' pirla. Parlano ma poi pagano, quindi non diamogli niente"». Però secondo il leader della Lega «se la Lombardia potesse chiudere i rubinetti, l'Italia morirebbe in cinque giorni, perchè l'Italia vive con i soldi della Lombardia». Per questo motivo, secondo Bossi, la protesta fiscale «è una cosa pericolosa per i romanofili e per tutta la banda di chi vive e non paga le tasse». «Finora - ha chiosato - gli è andata bene. Allo stato italiano interessano solo i nostri soldi».
«CAVOUR E GARIBALDI» - Bossi ha poi spiegato che in tutto il mondo «le rivolte fiscali hanno portato alla nascita degli Stati moderni». Poi ha fatto citazioni storiche dicendo che la gente del Nord ha creduto «stupidamente ai Cavour e ai Garibaldi, tutti stronzi. Siamo qui - ha sottolineato - per far nascere quello Stato che doveva nascere con un patto tra Venezia e la classe politica milanese. Oggi tocca a noi fare la Padania che non fu fatta allora. Il destino ci dà questa possibilità e bisogna andare fino in fondo. Noi non ce ne andremo fin quando avremo raggiunto i nostri Parlamenti la nostra libertà, non prima».
Posted by CampaniArrabbiata at 6:55 PM 2 comments
Wednesday, August 22, 2007
Caro Prodi, la Calabria è già morta da tempo.
Viaggio nella mia Crotone: mafia, disoccupazione e clientelismo.
Il regolamento di conti di Duisburg, se non altro, ha avuto il grande merito di far parlare i mass-media della Calabria. La Mafia, pur ignorata, si è potuta finalmente esibire su un palcoscenico internazionale, sapendosi imporre come il prodotto italiano più e meglio esportato all'estero. The home made mafia ha ancora un vasto target e il mondo politico, l'ambiente che la rinnova, dovrebbe prenderne atto con più audaci finanziamenti. Quando si va in un negozio all'estero, per evitare la fila ed essere trattato meglio, basta dire di essere from Sicily, terra che rievoca un prodotto che apre tutte le porte (provate per credere). La 'Ndrangheta, purtroppo, invece, non è pubblicizzata a dovere e, infatti, non si identifica appieno con la nostra nazione, benchè la sua natura sia totalitaria al pari delle altre organizzazioni criminali radicate sul territorio.
La faida di San Luca, se non altro, ha avuto il grande merito di rilanciare il prodotto italiota sul mercato e di rappresentare al meglio il rispetto per la tradizione che si nutre in Calabria. La faida è iniziata per uno sgarro di cui le nuove generazioni non hanno memoria, eppure ci si continua a sparare: una dimostrazione emblematica di attaccamento alle proprie radici. Cari lettori, avrete sicuramente visto le immagi di San Luca in tv: un paesiello arroccato nell'Aspromonte con case sgarrupate, strade non asfaltate, abitanti che sembravano usciti dal secolo scorso. Verosimilmente, come in molti centri abitati della Calabria, poco più di trent'anni fa, non si indossavano nemmeno le scarpe. I paesielli della Calabria, in questo senso, per arretratezza si somigliano tutti: pochi giovani, tanti anziani che passano le giornate giocando nella piazza principale a carte, donne che vestono ancora come un secolo fa, il boss - al cui passaggio tutti si tolgono il cappello - e pochi notabili, gli unici esentati dall'ossequio al boss (il medico e farmacista del paese, l'avvocato, il notaio).
Mio nonno apparteneva ad una famiglia di notabili di Cutro, centro del Crotonese: a 14 anni lasciò la Calabria per andare a studiare in un collegio della Campania e laurearsi in medicina a Napoli. Rimase, tuttavia, sempre legato alla sua terra e alla sua famiglia; vi tornava ogni mese per un giro di visite e persino, quando era tempo di elezioni, per impedire l'affermazione dei comunisti. Mio nonno è stato un mito; pertanto, benchè conosca poco la terra dei miei padri, non dimentico le mie origini per metà crotonesi. Sono stato due volte in quella terra: la prima volta la lasciai speranzoso, la seconda capì che per Cariddi il coma è irreversibile.
Già la strada che si percorre per arrivarci, la Salerno-Reggio (un percorso ad ostacoli più che un autostrada) lascia presagire il peggio. L'uscita di Sibari è il preludio ad uno scenario apocalittico, laddove l'uomo è riuscito ad erigere tutto ciò che di più brutto è immaginabile. L'edilizia abusiva, almeno sulla costa ionica, la fa da padrona e la strada è intervallata da brutture in cemento mostruose. C'è l'opera pubblica appaltata agli amici degli amici e mai utilizzata, c'è l'abitazione, ci sono le villette a schiera per i villeggianti in mezzo ad una campagna. Uno scenario non comprensibile per chi non l'ha visto con i suoi occhi. Il mattone in Calabria non ha mercato, costando un appartamento 1/200 euro al m2,così il malavitoso locale la speculazione edilizia non la come un immobiliarista di città che acquista immobili in blocco tenendoli vuoti per far salire i prezzi, ma preferisce costruirsi direttamente il proprio bunker. Tanto in Calabria lo spazio è l'unica cosa che non manca e da Sibari fino Cirò marina l'indignazone è unica.
Arrivati a Crotone il paesaggio cambia, essendo caratterizzato dalle fabbriche ormai dismesse - che ricordano alla città di essere stata il primo(!!) polo industriale calabrese - e un porto animato da pescherecci. La città di Pitagora conserva poco dell'antica Kroton e della sua nobile storia e, tuttavia, nonostante la politica politicata, è rimasta una bella cittadina sullo Ionio: ha un bel lungomare, un bel duomo, un bel centro storico, i bei resti del castello di Carlo V, il castello di isola Capo Rizzuto e i resti archeologici di Capocolonna. Per il resto, l'edilizia - come ovunque in Calabria - lascia assai a desiderare.
I miei parenti mi hanno spiegato che è difficile capire quanti abitanti abbia realmente Crotone, perché l'emigrazione giovanile è costantemente in crescita e non può essere quantificata. Per le statistiche demografiche sono 60.000, in realtà la cittadina si ripopola davvero solo in estate, quando ai giovani in trasferta forzata
scade il co.co.co. La disoccupazione giovanile a Crotone supera il 30% e per lavorare, spesso, bisogna ricorrere all'aiuto del padrino politico.
Quando sono andato a Crotone era tempo di elezioni e ho potuto vivere sulla mia pelle il significato più autentico di voto di scambio. Tutta la campagna elettorale è stata impostata sulla disoccupazione e persino le liste
sono riempite in questa funzione. In un comune, dove in teoria ci sono sessantamila abitanti, gli aventi diritti al voto sono quarantamila scarsi e in concreto a votare
ci va solo la metà, i candidati erano più di OTTOCENTO. Un numero non raggiunto nemmeno dalle tre metropoli italiane. Lo si fa per riempire le liste e lo si fa, promettendo a chi si candida per quella famiglia (soprattutto giovani!), un'occupazione. Di solito non si tratta che di una vana promessa ( nella speranza, uno si butta, nun se po' mai sapè...), ma capite bene che - in questo modo - il voto d'opinione (senza considerare le pressioni esterne della malapolitica) viene meno.
Si vota il candidato della famiglia e,così facendo, si riesce anche a calcolare facilmente quanti voti si possono ottenere e a capire, attraverso la sezione in cui uno è iscritto, il voto di chi viene meno. A Crotone la seconda repubblica non è mai arrivata, ci si divide ancora tra democristiani, socialisti e comunisti. Nel 2001, per la prima - dopo praticamente quaranta anni - vinse per la prima volta il centrodestra, ma anche questa ammistrazione si lasciò attrarre dalla marmellata e l'ex sindaco fu coinvolto in uno scandalo di tangenti e corruzione. Roba che non scompone in Calabria, da quelle parti è impossibile fare politica e non essere coinvolti, anche perché ci sono forze maggiori a cui rendere conto. L'elettorato, però, alle scorse elezioni non volle perdonare e, infatti, l'amministrazione tornò a sinistra con un secco 81% a 19%, forse lo ricorderete, perchè si è trattata della vittoria più schiacciante in Italia degli ultimi 10 anni. Un plebiscito che neanche l'Emilia o la Toscana ha mai visto.
Crotone si trova formalmente in Italia, ma la situazione è simile a quella della Albania, forse peggiore, perchè la situazione così come è attualmente, se si continua a perseverare sulla medesima frequenza, non potrà mai migliorare. Perciò fa ridere l'appello di Prodi ai giovani calabresi per il riscatto della loro terra. Ai giovani calabresi per sopravvivere non resta altro che emigrare per sfuggire ad una sorte infelice tra stenti, criminalità, disoccupazione e pressione dei potenti. Tanto più che la situazione di Crotone è assai migliore rispetto a centri come Lametia Terme o l'Aspromonte, perchè da quelle parti; se sbagli a parlare, la pallottola te la prendi in fronte nella piazza centrale del paese, di modo che tutti possano imparare come ci si comporta.
La massima di un mio zio è in questo senso sintesi emblematica: è meglio fare il clandestino al Nord piuttosto che il professionista in Calabria.
Ernest Hemingway sosteneva che il mondo fosse un bel posto e valesse la pena lottare per esso. Ne condivido la seconda parte.
p.s. Mio nonno, che ha sempre votato per la DC, negli ultimi anni ha ripescato nella cantina un busto in bronzo del Duce. Busto che oggi io conservo gelosamente nella mia stanza. Se Mussolini fosse riuscito a durare un altro ventennio, oggi la Calabria vivrebbe un'altra realtà. Stavolta non possiamo manco prendercela con i Piemontesi; per i Borboni esisteva solo la Campania e la Sicilia, il resto era solo uva da pigiare.
Posted by CampaniArrabbiata at 5:06 PM 0 comments
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