Friday, September 21, 2007

Festa della Mafia.
Si e' aperta a piazza del Plebiscito a Napoli, per la prima volta lontano dalla Capitale, la festa Nazionale della Polizia Penitenziaria. A fare gli onori di casa il capoclan dei Ceppalonesi, Don Clemente Mastella. Sono, inoltre, giunti da Roma il capo della banda della Magliana, Mario Baccin1, e il noto massone Giorgio Napol1tano. Intanto, mentre i secondini sono festeggiati da gente che solitamente ospitano, la Cassazione ha revocato le misure cautelari al boss Cosimo Di Lauro per l'omicidio di Gelsomina Verde. Sconfessando il lavoro della procura di Napoli, la Suprema Corte ha sostenuto che non vi fossero indizi sufficienti. Del resto pare che ai giudici non risulti che 2 anni fa ci sia stata a Secondigliano una guerra di camorra.

Per completare la panoramica, non possiamo non soffermarci sull''Afragolese, Don Tonino Bassolino (detto 'A Cacaglia), il quale - è ufficiale - non andrà mai in galera. La Procura della Repubblica di Napoli ha depositato da quasi due mesi la richiesta di rinvio a giudizio, ma l´udienza preliminare non si è mai svolta, perchè il GIP è stato trasferito e non ancora rimpiazzato. Come andrà a finire? Con una bella prescrizione e un calcio in culo alla giustizia.

Tanto i galantuomini, è noto, in carcere non ci vanno. Ci va solo chi osa diffamarli, ledendo la loro "onorabilità" con insinuazioni e offese scurrili.
Deve essere, infatti quest'ultima la categoria di criminali ( essendo tutti i delinquenti abituali al lavoro in libertà) - che riempie le patrie galere, se - come sostiene Don Clemente - si sta ricreando la situazione di affollamento che portò all'approvazione dell'indulto.

Mi sia, a tal proposito, concesso di dare un consiglio a Don Clemente: installate negli istituti penitenziari delle porte scorrevoli, così sarà più agevole uscire.
A chi continua ad incazzarsi, invece, sbattetelo in galera, perché dimostra di non aver capito nulla e va rieducato. Del resto, secondo la costituzione antifascista, la pena deve tendere alla rieducazione. Che tipo di rieducazione poi è da vedere.

p.s. Qualora Don Clemente approdasse al centrodestra per salire sul carro dei futuri vincitori, chi scrive riconsegnerebbe immediatamente il proprio certificato elettorale al Comune. Collusioni con la malavita non ne voglio avere. Se proprio devo fare il camorrista, preferisco mettermi in proprio. Come killer.

5 comments:

Anonymous said...

Ma ci mancherebbe. Che resti pure dove sta. Nessuno del centrodestra lo ha reclamato e spero che nessuno provi a reclamarlo, in caso contrario seguirò il tuo esempio. Ma il certificato lo brucio, non lo riconsegno.

Anonymous said...

Bravo Pizzino, sei riuscito a descrivere una situazione paradossale, in cui i veri delinquenti sono coloro che dovrebbero rappresentare le istituzioni, come sempre con ironia. Il popolo italiano però ne sta prendendo coscienza, ben venga allora Grillo.

CampaniArrabbiata said...

Elly, Mastella non ama stare nè a destra nè a sinistra, preferisce sempre il governo! E' purtroppo assai cortegiato, ma a questo punto io preferirei prendermi Di Pietro. Mastella pure quando era giovane - 15, 16 anni! - scroccava le pizzette agli amici...ed è storia:-(

Legio: concordo con te. Io sto con chiunque contesti il sistema, mi basta che contesti il sistema.

Anonymous said...

Io sto con chiunque contesti il sistema, mi basta che contesti il sistema.

Sarebbe bello poi che fosse anche conseguente una volta raggiunto il governo...

CampaniArrabbiata said...

Un attimo, da qui a parlare di governo ce ne vuole. Grillo è buono per fare "ammuina", non è certo un santone.