Tuesday, September 26, 2006














RIDERE MENO, RIDERE TUTTI!

Contro la propaganda borghese e reazionaria.
Contro i movimenti neofeudali, neoliberisti, neovespiani.
Contro questo para-criptocattocapitalismo che opprime la classe operaia e proletaria della risata, il Pizzino ha deciso scioperare ad oltranza finchè:

- Non ci saranno date le 30 ore settimanali.
- Verranno aboliti tutti i programmi comici non trasmessi dal parlamento.
- Non ci sarà nessuno straordinario, nè orario flessibile.

- Verranno internati personaggi tristissimi quali Mussi, Bindi, Fassino,D'Alema, Giovanardi, Follini.

Non è giusto che nel mondo ci sia chi si sbellichi dalle risate, mentre altrove vediamo solo musoni. Oggi in Italia solo la minoranza riesce ancora a ridere.

Per questi motivi Il Pizzino sarà in sciopero per una settimana.
Ha inoltre chiesto al governo di limitare al massimo qualsiasi dichiarazione e all'opposizione di continuare come sta facendo, ossia a non fare opposizione (quest'ultimo altrimenti sarebbe un brutto scherzo assolutamente non tollerabile).

PROLETARI DELLA RISATA DI TUTTO IL MONDO, UNIAMOCI!

Tuttavia per evitare di danneggiare servizi pubblici essenziali, invito i lettori a riportare tra i commenti "le chicche" settimanali del nostro premier. Ci sono molti risata-dipendenti talmente assuefatti alle battute di Prodi che senza rischiano seri danni all'apparato gastrointestinale. Qui si allaccia, in verità, anche il tema delle liberalizzazioni delle c.d. risate leggere.




p.s. in realtà il Pizzino ha da sbrigare i suoi sporchi affari, ma è con il mito della lotta proletaria che faccio un figurone

Monday, September 25, 2006












Indulto: Satana potrà tornare in Paradiso Un altro imputato eccellente lascia le carceri grazie ai provvedimenti del governo. Satana torna in libertà grazie a maggioranza e opposizione, che mettono una pietra sopra un processo di espusione dal Paradiso deciso senza alcuna possibilità di difesa dell'imputato. "Mastella? Non so chi sia, ma ha fatto un buon lavoro".

INFERI - 'L'esilio è finito' - Fa le valigie e lascia l'inferno Belzebù, una volta appresa l'approvazione del provvedimento di clemenza da parte del Parlamento italiano. L'Angelo nero - così era chiamato il malvivente nell'ambiente - è uno dei tanti carcerati a poter far ritorno a casa, lasciando le carceri prima del termine del loro periodo di detenzione.

"La situazione nelle carceri era disumana" - si difendono i parlamentari che, indipentemente dal loro posto in parlamento hanno approvato il provvedimento - per questo abbiamo pensato di peggiorare ulteriormente la situazione fuori dai luoghi di detenzione, in modo da colmare il gap".

Satana, che nei prossimi giorni potrà far ritorno in Paradiso, una volta appresa la firma di Napolitano in calce, ha rimarcato alla stampa di poter finalmente tornare a casa: "Sono secoli che chiedo giustizia: mi hanno sfrattato da un giorno all'altro, con violenza e senza alcun processo. Una cosa non tollerabile in un paese civile". Preoccupazione da parte di alcuni addetti ai lavori sulla reintegrazione nella società di chi ha beneficiato dello sconto di pena. Ma alcuni detenuti dichiarano: "Per quello non c'é da preoccuparsi. Siamo usciti in migliaia, in qualche modo ci organizzeremo".




A Napoli, nell'ultimo mese, grazie all'indulto,è stato ferito un turista canadese, ucciso un giornalaio, sequestrato uno studente in casa sua.

Il numero dei reati commessi nell'ultimo mese a Napoli è aumentato del 30%

Più dei 2/3 (ossia più della maggioranza qualificata che ci vuole per provvedimenti come l'indulto) dei beneficiari dell'indulto ha già ricomesso reati ritornando in cella.
In qualsiasi azienda, quando viene meno il rapporto fiduciario tra imprenditore e dirigenti, questi ultimi si dimettono.

Quanto dobbiamo ancora aspettare per le dimissioni dei nostri onorevoli DIPENDENTI? Il dipendente Mastella quando ammetterà di rappresentare solo i delinquenti e che il Guardasigilli, in un paese normale, potrebbe farlo solamente a Rebibbia?
è evidente che i signori indultisti non rappresentano più l'azienda paese. O sì? Avanti BUDAPEST!

Sunday, September 24, 2006

art 3,comma 1 costituzione:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.


Attaccatevi al tram!
Nella regione Marche si viaggia gratis. A patto di essere antifascisti…quindi se siete nelle Marche e siete fascisti tra il risparmio e il biglietto, scegliete la terza via: fate i portoghesi! In questo caso sarà un atto di resistenza sociale.


"La domanda è: ma chi paga ancora il biglietto dell’autobus? La regione Marche ce la sta mettendo tutta per far viaggiare molti gratis. A Pesaro e provincia, il 20 per cento si muove gratis o al costo ridotto della metà. Su 50mila viaggiatori giornalieri, 9mila hanno tessere agevolate. E ora il club diventerà ancor più numeroso. L’altro ieri, la Regione ha deciso con una delibera di giunta che possono salire e viaggiare all’infinito senza pagare un centesimo gli ultrasessantacinquenni senza limite di reddito, compresi i miliardari, le donne incinte, anche queste senza limite di reddito, le mamme con un bambino di un anno, i disoccupati, ma anche gli antifascisti senza limite di età né di reddito.

Ma nell’ufficio del servizio trasporti delle Marche, hanno la minima idea di come riconosca un antifascista? "Non saprei dire — spiega un dirigente — spetta ai vari comuni accertare i requisiti e fornire eventualmente il tesserino di esenzione all’utente". Andando per deduzione, gli iscritti ai partiti di sinistra sarebbero tutti dei potenziali viaggiatori gratis. Perché non c’è un criterio e quindi è legittima la richiesta e l’ottenimento della tessera gratis. Poi, viaggiano senza pagare nulla anche i profughi, e i perseguitati politici o per motivi di 'razza'. Che è un bel rebus. Chi può dirsi perseguitato per la razza? Anche i cavalieri di Vittorio Veneto (e gli altri cavalierati perché escluderli?) hanno diritto a viaggiare gratis.
Poi ci sono tutti coloro che viaggiano al 50% del costo come gli studenti e i lavoratori dipendenti a condizione che abbiano un reddito familiare inferiore a 13mila euro annui. In pratica, tenuto conto delle dichiarazione dei redditi che abbiamo pubblicato nelle pagine precedenti, buona parte dei ragazzi figli di taluni commercianti e artigiani possono avere lo sconto del 50 per cento.
Fino adesso, la Regione rimborsava le aziende di trasporto per queste tessere agevolate del 50 per cento. "Adesso questi viaggiatori esenti dal pagamento sono a carico delle aziende — spiegano all’ufficio trasporti pubblici della Regione — e così noi andiamo a risparmiare sui 600mila euro all’anno. Complessivamente rimborsiamo annualmente 2 milioni e mezzo di euro, adesso scendiamo a 2". Le aziende di trasporto, non essendo delle congregazioni di carità, hanno ottenuto in cambio l’aumento delle tariffe del 25 per cento dopo un ritocco dell’8 per cento già attuato nell’ottobre scorso."

Friday, September 22, 2006

Che cosa si sono detti Amadinejad e Romano Prodi non è dato saperlo dai giornali. Si sa solo che si sono incontrati goliardicamente nel palazzo delle Nazioni unite, ma niente di più. Ebbene il Pizzino è riuscito ad intercettare la loro conversazione e ha deciso ovviamente di pubblicarne i passaggi più salienti.

Prima però va premesso che la conversazione è andata un po' per le lunghe perchè Romano Prodi ha avuto problemi a farsi capire dall'interprete italiano e il presidente iraniano ci ha messo un bel po' a capire chi aveva davanti. Quest'ultimo tra l'altro ha un terribile accento meridionale.

Amadinejad - ma chi è sto citrulo ka annanz?
Interprete - è il capo del governo italiano
A - ah Italiano,e saj fare e cannelloni?
Prodi - a casa cucina sempre la zia Ofelia
A - e canta
P - Ma questo qui dà di matto, nè
I - imbarazzo nella traduzione
P - Non mi prende il telefonino, ho sempre mezza tacca A - ma quando se la toglie la maschera sto qui?
P - Senta preesideente, volevo propoporre un'alteeernativa al nucleare
A - che si riderà mai con quella faccia? Boh
P - perchè non entraaate con noi nella grande faaamiglia telecom?
A - Se pò fa. Glielo dici tu a Bush?
P - Provo sempre a telefonarlo, ma trovo sempre occupato. Avrà mica cambiato numero?
A - vabbuò, ja. agg capito...ce pienz io. levatemelo ananz mo a stu scarrafone.sputacchia quando parla.

Wednesday, September 20, 2006

Veltroni: "Non ci sono ancora le condizioni per diventare Papa"

Ieri Roma si è candidata a svolgere un ruolo pacificatore e di confronto nella delicatissima vicenda dello scontro tra Islam e Cattolicesimo. Nel pomeriggio, in Campidoglio, si sono incontrati il cardinal Paul Poupard, il rabbino della sinagoga di Roma Riccardo di Segni e l'imam della moschea capitolina Sami Salem. L'iniziativa è stata intrapresa dal sindaco dell'Urbe, Walter Veltroni, il quale ai microfoni di radio Pizzino ha dichiarato che "Roma conferma la sua vocazione alla promozione del dialogo fra culture e religioni". Subito dopo ha poi smentito le voci che lo davano come successore di Benedetto XVI. "Non ho ancora deciso - ha esordito- certo è che potrei anche diventare Dalai Lama pur non amando il clima rigito del Tibet, Rabbino pur temendo la circoncisione, o Imam pur non essendo fotogenico con la barba". In realtà, si mormora, che il sindaco di Romaset avrebbe l'intenzione di fondare una religione tutta sua. Al Gianicolo, infatti, sono state già rinvenute statuette votive e immagini rappresentanti il culto del Wa(l)ter, il dio immanente capace di trasformare in varietà tutto ciò che tocca. Affascinato per l'eventuale iniziativa si è detto Pier Casini, insoddisfazione invece da Romano Prodi che è sbottato: "Questo qui dà di matto". In realtà il premier Prodi avrebbe voluto organizzare in prima persona l'incontro interreligioso, ma dalla Cina non gli prendeva il telefonino, "(sono) sempre con mezza tacca". E se il presidente iraniano Amadinejad fa sapere di essersi già convertito, sconcertato si è mostrato Diliberto dichiarando che "non c'è più religione". Il sindaco di Romaset ha poi invitato i giornalisti ad ammirare la sua nuova fatica artistica, un affresco rappresentante la battaglia epica tra Veltroniani magni magni e D'Alemiani velisti. Lo stesso sindaco ha poi spiegato che ad averlo ispirato è stata "la battaglia di Isso" del 333 A.C. tra Alessandro Magno e Dario di Persia. Voglia di lavorare saltami addosso...

Tuesday, September 19, 2006

LA RIVOLUZIONE DELLA RAI:Santoro al posto della Ventura, la Ventura al posto di Vespa, Vespa alle previsioni del tempo.



Che qualcosa in Rai stesse cambiando, l'avevamo già intuito in diretta la settimana scorsa, ma solo oggi c'è stata la presentazione ufficiale del nuovo palinsesto Rai.Vediamo ora di capire quali saranno le più apprezzate novità:

Innanzittutto Santoro sarà la punta del giovedì sera con il suo nuovo reality show, "l'Isola dei fumosi" ovverosia l' anno zero. Sarà una trasmissione di intrattenimento dove il gioco sarà solo un pretesto per gli scetches e le esibizioni canore del conduttore. L'ex eurodeputato ds, commentando la prima puntata della sua nuova trasmissione, si è detto molto soddisfatto per le sue mash bionde fatte appositamente per ricordare Simona Ventura.

Quest'ultima condurrà ogni domenica "Quelli che...di politica non ne capiscono molto, ma nel dubbio...", un programma di approfondimento politico-culturale con opinionisti del calibro di Gene Gnocchi, Marco Travaglio e il signor Peppone di Bordighera. Ospite fisso per l'opposizione sarà Daniela Santanchè di An che affronterà il tema dal titolo "Iraq, Afghanistan, le doppia punte, nuove trame per la geopolitica internazionale" e che presentà un nuovo disegno di legge a tutela delle scarpe con il tacco. Piena soddisfazione per l'iniziativa politicamente corretta della Ventura anche dal direttore generale della Rai Claudio Petruccioli che, entusiasta, si è lasciato andare ad un esplicativo "Mo sì che Adda venì Baffone".

Per la prima volta dopo tanti anni di onorato servizio, non ci sarà più, invece, Bruno Vespa che, presumibilmente andrà a condurre le previsioni del tempo del tg5 con Giuliacci o farà l'annunciatore di rai3. Quest'ultimo, sempre secondo Petruccioli, non sarebbe più in linea con le politiche dell'azienda. Intanto Romano Prodi dalla Cina ha fatto sapere di non sapere nulla perchè non c'era e che pure se c'era, dormiva.

Sunday, September 17, 2006


(simbolo di Terza Posizione)
Il Camerata Bertinotti? "Revisionista e scellerato"
Ad Atreju Bertinotti supera a Destra Fini
.

Alla fine il Prof Asor Rosa non l'ha spuntata e nonostante ritenga che chi dialoga con la Destra è un revisionista e uno scellerato, Fausto Bertinotti ha deciso di andarci lo stesso alla festa dei giovani di An...conquistando la platea per giunta.
Se Rauti non è mai riuscito a sfondare a sinistra, Bertinotti evidentemente ha deciso di farlo a destra. E nel migliore dei modi, ossia citando il fascistissimo Clint Eastwood e confidando di aver nostalgia di quei manifesti del MSI incentrati temi come su ecologia, diritti sociali, militanza.
Fin dal primo intervento sulle privatizzazioni, Bertinotti conquista consensi tra i ragazzi della destra sociale: "Scusate, ma lo Stato di oggi, per me è troppo poco interventista", afferma, e subito, dalla platea si leva la voce di Giovanni Russo Spena, capogruppo di rifondazione al Senato: "Guarda che l'Iri l'ha fatta Mussolinii". Ne è certo un ragazzo di Azione Giovan: "Mi pare che sui temi economici Fini parli come uno che non è più fascista. E Bertinotti… come uno che non sa di essere fascista". A questo punto, la moderatrice del dibattito Giorgia Meloni, chiede a Fausto: perchè hai candidato Vladimir Luxuria? Puntuale la riposta: "meglio essere ebreo, omosessuale, extracomunitario, lesbica piuttosto che comunista". Evidentemente una risposta indiretta al comunista Marco Rizzo che, pur di rimanere fedele al dettato marxista non si fa crescere i capelli e che, per qualche voto in più, ha organizzato un presidio antifascista sotto la sede della Gestapo. Finalmente la Destra ha trovato un leader!

USCITI GRAZIE ALL'INDULTO: NO MASTELLA? NO PARTY!Omicidio edicolante Napoli, quattro persone fermate Tra i presunti assassini anche un minorenne (ANSA) - NAPOLI, 17 SET - Quattro giovani, tra i quali un minorenne, sono stati fermati dalla squadra mobile di Napoli, accusati dell'omicidio di un edicolante.Salvatore Buglione, di 51 anni, era stato ucciso con una coltellata nell' edicola dove aiutava sua moglie, nella zona collinare della citta'. L' omicidio avvenne la sera del quattro settembre scorso, durante un tentativo di rapina. La procura della Repubblica ha emesso nei confronti dei quattro decreto di fermo.

Saturday, September 16, 2006

AZIONE GIOVANI SALUTA IL CAMERATA BERTINOTTI!


Al termine della festa dei giovani di An, dove Fausto Bertinotti è intervenuto in qualità di presidente della Camera, quest'ultimo avrebbe dichiarato: "mi sento cambiato, quasi purificato...certo è che (la) GIOVINEZZA fa miracoli"

Giovinezza, giovinezza della vita sei l'ebbrezza...GIOVINEZZA per l'eternità!

Friday, September 15, 2006


Veri e falsi epurati
Con Santoro parte il nuovo reality di rai2.
E la Fallaci se ne va



Stesso giorno, stessa ora. Hanno dovuto attendere esattamente 4 anni i suoi fans per ritrovare il partigiano di rai2. Eppur l'attesa non è stata vana, perchè premiata dal nuovo look di grido del conduttore dalle mash bionde e dallo stile compassato che ricordavano l'altra protagonista dei reality di rai2, Simona Ventura. I primi 20 minuti sono stati un gran pezzo di televisione: arringa piena di pathos - quasi patologica - gestualità attentamente studiata e citazioni colte dalla sana e robusta costituzione con elencazione di tutte le libertà in essa contenute. A questo punto tutti i telespettatori si aspettatavano Max Tortora che salutasse il pubblico a fine imitazione, ma con uno inaspettato coupe de theatre la trama si è snodata: era l'autentico showman appena ritornato da Marte, il pianeta rosso. Capite bene, allora, che a questo punto le regole del reality sono andate in secondo piano. Se abbiamo ben capito, probabilmente vincerà chi scoverà un membro dell'opposizione nel programma. Commentatori della serata sono stati Marco Travaglino (biografo ufficiale di Berlusconi), Fabrizio Miciomicioni (giornalista dell'Espresso ciuf ciuf), Vauro (vignettista e attacchino del manifesto), Sandro Ruotolo (napoletagno dal baffo sbarazzino), Fusto Bergamotti (ex segretario di rifognazione consumista e presidente della camerata). Il programma ha inteso ricostruire il viaggio dei clandestini in Italia, laddove tutti gli Italiani sono stati raffigurati come cialtroni sfruttatori o razzisti offesi dalla nascita. Nel racconto della puntata,invece, i carabinieri accolgono i clandestini nel centro di accoglienza di Lampedusa salutando romanamente e organizzando parate parafasciste, mentre i caporali li sequestrano per farli lavorare nelle campagne. Qualche citazione dai programmi politici dei centri sociali e il programma è così giunto allegramente al termine tra una vignetta di Vauro e il baffone di Sandro Ruotolo.

A fine programma c'è da segnalare la protesta di Luca Barbareschi che ha parlato di congiura politica e che ha testualmente dichiarato "mi incateno al cancello della Rai. Sono un epurato in tv dalla sinistra, come Santoro o la Guzzanti dalla destra: chissà se qualcuno scenderà in piazza a protestare per me, com'è avvenuto per loro". Lo sfogo nasce dal fatto che la RAI ha bloccato la fiction "I giorni da Leone 2" perchè lui sarebbe di Destra. Caro Barbareschi, te le vai proprio a cercare, devi imparare da Sabina Guzzanti a recitare. E intanto Oriana Fallaci, scocciata, ha deciso di lasciare l'Italia per un po'. Questo paese evidentemente non la merita più.

Thursday, September 14, 2006



Fini ammette: "sono di Destra". Ma poi smentisce.
Intanto la comunità ebraica incalza.


L'occasione è l'annuale festa regionale di An in Puglia, lo scenario è Cerignola, il protagonista è ancora lui, Giacobbe Fini. è in fiume in piena: parla di difesa dell'identità, di tradizione, di patria - facendo scattare l'ovazione - come di terra dei padri. E ancora attacca una sinistra che vuole distruggere la famiglia e scristianizzare le istituzioni. Insomma le parole d'ordine sembrano essere tornate "Dio, patria e famiglia". Chissà cosa avrà pensato Fabrizio Tatarella, il nipote del compianto teorizzatore della destra moderna, ascoltando queste parole. E chissà cosa avranno pensato tutti quelli che ricordano il Fini che si pronunciava a favore del voto agli immigrati, della procreazione assistita, dei pacs non più di qualche mese fa. Le chicche non sono finite qui,però : al termine della kermesse, è Fabrizio Tatarella a prendere l'iniziativa e ad innescare involontariamente una carica esplosiva consegnando una targhetta allo stesso Fini per essere "stato leader del Fronte della gioventù in anni difficili".
Si prefigura un’altra svolta? Ciò non è dato saperlo ancora. Ciò che è certo è che la comunità ebraica non l’ha presa tanto bene, a tal punto che - con il suo portavoce, Riccardo Pacifici – ha fatto sapere che il leader di An non è più il benvenuto in nessuna Sinagoga. E se Diliberto teme un fenomeno neosquadrista che bisogna arginare occupando la rai e con persone democratiche tutte le istituzioni democratiche, Pier Casini si limita ad un “discutiamone”. Intanto i centri sociali hanno già fatto sapere di aver organizzato un "droga party" contro i pericolosi fenomeni di eversione neofascista. Solo una nota in serata dell'ufficio stampa dello stesso Fini ha chiuso questo spiacevole malinteso: "il presidente Fini non ha mai detto di essere di Destra, nè è mai stato iscritto al Fronte della Gioventù". Il secondo atto sabato a Roma con Fausto Bertinotti. Ne vedremo delle belle...svoltando e zigzagando.

Tuesday, September 12, 2006

Settembre è mese di feste e festicciole. In principio fu Udeur, poi toccò alla Margherita e alla festa dell'Unità. A seguire ci sarà quella di Rifondazione Comunista e, in ultimo, dei giovani di An.


Riflessioni:

1)Servon tutte per avere titoli e titoloni sui giornali, nonchè ad autocelebrarsi.

2) Curioso è che ognuno dica il contrario dell'altro. Così Mastella dice di voler ricostituire il centro, Rutelli di formare il partito democratico, Bertinotti rispondere con la costituzione di una sinistra antagonista e comunista. è evidente, insomma, che c'è un problema di comunicabilità tra alleati.

3) Di solito queste feste sono anche molto mangerecce e più lo sono, più attirano osservatori. Ciò vale soprattutto per la festa dell'Unità e per quella dell'Udeur di Mastella.

4) La grandezza di un partito non è direttamente proporzionale alla grandezza della festa. A ciò rilevi nuovamente l'Udeur, il quale ha festeggiato per più di una settimana. Al riguardo basta rileggere ciò che Il Pizzino scrisse a suo tempo (http://ilpizzino.blogspot.com/2006/08/scontro-tra-forza-italia-e-udeur-la.html#links ).

Posto ciò, ci si chiede: vuoi vedere che alla fine dei conti aveva ragione lui, Carlo Alberto Salustri detto TRILUSSA, secondo cui lo scopo della politica è magnà?

Leggiamo:


LA POLITICA
Trilussa


Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico, ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso!

Famo l'ira de Dio! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma.

(1915)

Monday, September 11, 2006

IN MEMORIAM 9/11/2001

Basterebbe pensare alla freddezza con cui è stato accolto "Word Trade Center" di Oliver Stone al festival del cinema di Venezia per comprendere quanto ormai sia radicato il sentimento antiamericano a 5 anni dall'11 settembre 2001, quando il simbolo non solo del potere economico mondiale, ma dello stesso occidente fu vigliaccamente attaccato. Le sinistre, intrise di ideologia veteromarxista, condividono con l'Islam una visione assolutistica dello stato e per questo perseguono con quest'ultimo l'obiettivo di minare ai valori fondanti dell'occidente, i valori della centralità dell'uomo, dell'eguaglianza, del merito, della libertà. L'Italia in questo scontro tra il modo stesso di concepire la società, si è dimostrato ancora una volta tra i paesi più imbevuti di becera ideologia solidarizzando spesso apertamente con i terroristi e comunque con i nemici(invisibili) della nostra libertà. L'Italia fu succube degli Usa, vendendosi per un chewing gum e una sigaretta, quando in queste giornate di settembre, nel 1943 si trattava di difendere il territorio nazionale; lo è oggi in chiave stupidamente antiamericana scegliendo il terrore. New York, Bali, Madrid, Londra, sono città legate dal ricordo di azioni tanto vili, quanto criminali. Per questo mai si dovrà dare nessuna legittimazione a dei volgari criminali - recte non resistenti, non guerriglieri, non rivoluzionari, non patrioti come qualche illuminato può pensare - e mai accettare di abbassare la testa.

O con il terrore, o con la libertà, tertium non datur!


Thursday, September 07, 2006

Nomine rai: Capezzone scopre il pizzino.


è un vero attentato alla libertà di informazione quello del radicale Daniele Capuzzone. Il Pizzino ama operare marzullinianamente, piano piano, sottovoce. Teme intercettazioni, scandali, caciare. Per questo seleziona i suoi lettori. Ci saremmo aspettati più tatto da parte sua e, invece, come se niente fosse, è andato dai giornalisti a spifferare tutto, ha cantato: ''Nei palazzi romani - ha dichiarato - circola un foglietto, una piccola nota scritta. Io l'ho trovato a Montecitorio. Sopra, ci sono scritti alcuni nomi: Gianni Riotta al Tg1, Paolo Ruffini a Rai1, Teresa De Santis condirettrice o vicedirettrice, Giovanni Minoli a Rai3, Piero Badaloni a Rainews24, Maurizio Braccialarghe alla direzione del personale'.

Sulle indiscrezioni trapelate, è stato molto radicale il capogruppo di rifondazione comunista alla Camera, Gennaro Migliore "questo Capizzuto, Caporizzuto, Capizzone...come si chiama lui, la deve finire di andare nei cestini della spazzatura per cercare se c'è roba da mangiare. Non è assolutamente chick". Particolarmente esterrefatta è sembrata essere anche la senatrice ds Anna Finocchiaro "Queste cose in Sicilia non succedono. Non c'è più il rispetto di una volta. Ci sarà subito un consiglio per regolare i conti". Secco anche il commento di Dario Franceschini che, a nome della margherita, ha fatto sapere di "non aver visto, nè sentito, nè detto niente". Intanto, dalla festa dell'Unità, ci è andato pesante anche Massimo Dalemah : "Sulla Rai mi domando se non stiamo troppo buoni, anziché occupare la tv pubblica ci siamo occupati di politica estera". Così, se da Forza Italia, Fabrizio Cicchito si è detto preoccupato per la libertà e la democrazia, Maurizio Gasparri di An ha evidenziato come non sia più da tempo intervistato da Anna La Rosa. Netta la controreplica dalla maggioranza: "Non capisco di cosa si lamentino - ha dichiarato il Ds Gavino Angius - i dati parlano chiaro. Da quando ci siamo noi la par condicio è più che rispettata". Infatti, dati alla mano, il tg1 dà il 27% di spazio all'opposizione di centrodestra, il tg2 il 24%, il tg3 addirittura il 17%", quasi quanto all'Udeur di Clemente Mastella. Solo a studio aperto la velina bionda ha battuto Piero Fassino.

Per colpa di questo Capezzone, molti nomi sono stati bruciati. Toccherà ora fare nuove "proposte". Qualche indiscrezione:

Al tg1 Hugo Chavez(in alto) o Clemente Mastella.

Al tg2 Evo Morales o Clemente Mastella

Al tg3 Emilio Fede(in quota Ds) o Clemente Mastella

A rai1 Sandro Curzi o Clemente Mastella

A rai2 Gianni Minà o Francesco Saverio Borrelli

A rai3 Serena Dandini, tutta la dinastia Guzzanti al completo, Marco Travaglio, Bin Laden, Al Zarqawi , SuperPippo, Daniele Luttazzi, Marameoperchèseimorto, capo-c'è-stato-nu-posticiello-pemme, ma-che-telodicoafa, ecomesto o Clemente Mastella.

Prossimamente al cinema: Il signore dei tranelli
regia di Marco Follini




(ANSA) - PESARO, 6 SET - ''Non do giudizi su quello che fanno gli altri', dichiara Casini in merito all'assenza prolungata di Berlusconi dalla scena politica. L' ex presidente della Camera, ospite alla Festa de L'Unita' di Pesaro, ha risposto cosi' ai giornalisti che gli chiedevano un commento su Berlusconi culminato nel forfait al faccia-faccia con Francesco Rutelli di ieri.

7 settembre 2006 - FOLLINI, SE L'UDC RESTA NELLA CDL LO FARA' SENZA DI ME (2)
''Il ragionamento di Casini - afferma Follini - muove da un'intenzione giusta. Naturalmente e' un ragionamento che ha bisogno di una conseguenza: la rottura della politica dei blocchi. Credo che esista un grande spazio al centro per non morire ne' berlusconiani ne' socialdemocratici. Ma per coltivare quello spazio occorre saper vivere di vita propria. Per quanto mi riguarda - sottolinea l'ex segretario centrista - a tutti quelli che mi chiedono che progetti ho rispondo cosi': 'Se l'Udc dichiarera' la fine della Cdl, saro' con l'Udc; se l'Udc restera' nella Cdl potra' farlo anche senza di me''.(ANSA).


Il mio tessssssoro, smeagol vuole bene a padrone

Levateje er vino!

Monday, September 04, 2006

Il presidente si rivela
Napolitano: “ non amo le grandi capitali dell’est”

Chissà cosa avrà pensato il presidente della repubblica lasciando la residenza posillipina di villa Rosbery, in cui ha trascorso gli ultimi giorni, deliziando il suo nobile portamento e la sua sobria consorte, Clio. Per Napolitano, scugnizzo da salotto e aristocratico dint’ o core, rituffarsi nella sua città avrà significato ripercorrere i luoghi di una volta. Il bar di Santa Brigida, le passeggiate a via Roma, le passioni di un giovane baldanzoso che a 30 anni, dopo essersi laureato in legge, già sedeva in Parlamento. Eh sì, sarà stato un presidente malinconico quello che ritornava verso Roma.
Lui è sempre stato per tutti “il migliorista”, perché trainava, diffondeva allegria, goliardia, spensieratezza. Del resto basta osservarlo. Quando nacque già aveva stupito tutti, era tale e quale a Umberto II, a tal punto che qualcuno si rivolgeva a lui con l’appellativo di maestà. Del resto il suo fare aristocratico non tradiva e nemmeno la sua naturale sensibilità per i deboli: a 4 anni già tentò di sollevare i suoi compagni d’asilo contro i soprusi della maestra. Già si capiva che era un rivoluzionario nell’anima. Per questo non deve stupire se sia da subito iscritto al partito comunista. Poi la moglie Clio, creatura che – a detta dello stesso presidente – è impossibile guidare, e le lotte parlamentari. Ma Napolitano non ha mai perso il suo spirito goliardico. Una volta, in un clima tesissimo per l’invasione dell’Urss in Ungheria, urlò – tra le risate generali – “viva l’armata rossa, viva l’armata rossa!”. Era il 1956. è sempre stato abilissimo a stemperare i toni.. Per questo non c’è da stupirsi se 50 anni dopo, a Budapest si sono ricordati di lui e l’hanno invitato alle celebrazioni per l’anniversario. Eppure lui ha risposto picche. È noto infatti che non ami i last minute, né i viaggi organizzati. Da spirito libero quale egli è, preferisce i viaggi estremi. Il suo sogno sarebbe di andare in Cambogia, in quella terra - dove pure si è materializzato il paradiso socialista - per la quale sottoscrisse, assieme ai giovani Massimo D’Alema e Antonio Bassolino, un manifesto a favore di una squadra locale di ping pong. Una squadra capitanata da un certo Pol Pot. Solo i compagni Nenni e Antonio Giolitti non seppero cogliere l'ironia di Napolitano e ruppero con lui. A distanza di tanti anni oggi ha chiesto loro scusa. Intanto il presidente è in viaggio verso Roma. Chissà se un giorno riuscirà a realizzare il suo sogno. Certo è che per tutti è e rimarrà sempre “il migliorista”.


Solo un visitatore ha indovinato a chi il Pizzino avrebbe dedicato la sua attenzione. Pur non rinunciando al solito tono sarcastico, stavolta ho preferito evitare di lasciarmi andare a facili battute per rispetto ai 3.000 ragazzi che desideravano la libertà, ai 150mila profughi e alle circa 500 condanne a morte che segnarono il 1956 a Budapest. Sinceramente delle scuse a Nenni di un presidente che non rappresenta l'Italia, non sappiamo che farcene...
Agli Ungheresi è il resto d'Italia che chiede scusa per un'imperdonabile "svista".

Perdono

Caterina Caselli
Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Diceva le cose che dici tu
Aveva gli stessi occhi che hai tu
Mi avevi abbandonata
ed io mi son trovataa un tratto già abbracciata a lui...

Perdono, perdono, perdono...
io soffro più ancora di te!
Perdono, perdono, perdono...i
l male l'ho fatto più a me!
A volte piangendo non vedi