Tuesday, September 04, 2007

Ho sempre diffidato dei beduini.

Uno dei fratelli di mio nonno, quando d'estate vedeva giungere in Calabria gente un po' tamarra che con i suoi macchinoni scorazzava spavalda, soleva commentare davanti agli astanti: "ecco, sono arrivati i beduini".
Io Zio Carmine non l'ho mai conosciuto, eppure questa definizione, di generazione in generazione, è arrivata fino a me e io, esattamente come lui, sono solito ripeterla ogni volta che mi imbatto in certi amanti del copricapo celtico con i cornetti di cervo.
Stamattina, quando sono entrato nel blog di Otimaster , non senza ridere di gusto lo ammetto, ho potuto leggere diversi commenti dei tipi umani tanto cari a mio Zio Carmine così come a me. Devo ammettere, infatti, che i commenti meriterebbero di essere commentati uno per uno alla maniera del Pizzino così come ho fatto con il povero Freedomland con Levateje er vino, la rubrica a lui dedicata.
IlMaster si è lasciato andare, replicando il suo post natalizio, forse troppo velleitariamente - bisogna dirlo - ad una analisi sociologica un po' superficiale (o cumunque parziale, perchè non credo che la classe dirigente salentina si riconoscerebbe tanto nel quadretto) sulla situazione economio-sociale-antropologica del Sud. E' stato, infatti, ospite della Puglia e ha cercato di fornire la ricetta per guarire gli sprovveduti abitanti del regno delle due Sicilie. Il Master va apprezzato per l'intenzione, non per l'analisi, anche perchè - senza volerlo (spero!) - ha fornito un assist ad alcuni dei beduini che frequentano il suo blog e che non perdono occasione per parlare del Sud come di un villaggio monolitico abitato da barbari che si grattano la pancia.
Onestamente, l'ultima dissertazione del Master è stata spesso infelice(e glielo devo dire senza ipocrisia), riuscendo a infilare una serie sconfinata di luoghi comuni tali da poter fare abboccare solo i tipi umani che amano blaterare per il gusto farlo ma che non hanno mai attraversato in vita loro San Giovanni Val D'Arno. Il luogocomunismo, è pacifico, non ha nulla a che fare con il comunismo, anche se non ne differisce nel metodo. Sia i luogocomunisti che i comunisti si esprimono attraverso i postulati che hanno appreso dalla loro fonte e non si preoccupano mai di cercare riscontri nella realtà e nel contesto in cui si muovono. Sono, pertanto, entrambi dei positivisti in senso assoluto: così come a muro di Berlino caduto in Urss si negava che fosse successo qualcosa, così i luogocomunisti - se vedono i loro teoremi dal vivo cadere - continuano sulla medesima rotta.
Il Master, pertanto, pur avendo postmesso di non riferirsi a tutto il Sud, è reo per aver spronato con diverse espressioni assai infelici l'esercito di luogocomunisti con cui già ho avuto modo di confrontarmi :
infatti, dopo aver descritto l'esistenza di un mercato in nero di pomodori autarchici che sono regalati a parenti e conoscenti, ha dedotto che "la diffusa disoccupazione come ce la raccontano probabilmente esiste solo nelle statistiche". Oh bella, come si fa a fare una affermazione del genere? Non a caso il beduino Abr - che gli amici del Pizzino conoscono per la sua arguzia e la sua capacità senza pari ad esprimersi ad minchiam, si è manifestato concorde e, infatti, si è sentito in dovere di aggiungere, riferendosi al mito del nord che "laggiù c'è solo a parole, una via di mezzo tra il vittimismo e la presa per i f... ("Beati voi ..."). sanno bene che il tradeoff nordista tra costi guadagni e servizi ricevuti non sta in piedi, non gli converrebbe mai - infatti qui immigrano in massa i rumeni non i calabri".
E certo, come no. Lavoriamo tutti in nero (mi ci metto pure io, perchè Abr non ha postmesso di non voler generalizzare e perchè dal Salento, non si sa come, si è spostato in Calabria) perchè ci conviene così, anzi perchè non vogliamo pagare le tasse e, infatti, Il Master riprende il ragionamento sostenendo, in maniera logica e conseguenziale - ma senza generalizzare naturalmente - che "Il Sud è un paradiso fiscale non dichiarato". Di nuovo il prode Abr entra nell'insenatura prima con la testa e poi con i piedi beccandosi un bernoccolo(ma tanto fesso lo era gia): "come dici tu, buon per tutti, fin che dura. Peccato che in economia come in natura nulla sia gratis: qualcuno com'è ovvio paga salato per mantenere in piedi tutto 'sto baraccone. E adesso è un po' stanchino. Del resto, grasso che cola non ne è rimasto proprio più ... "

Ora, io davvero non so che mestiere faccia Abr - non me l'ha mai voluto dire... - ma di sicuro non è lui che mantiene me, tanto più che mi dà l'idea di essere il tipico piccolo borghese che ama bofonchiare per il gusto di farlo e che alla cultura ha sempre preferito il tifo da ultras. Del resto, molti conoscono il tipo che è e sanno che è inaffidabile moralmente. Non è diverso in questo dai vari Diegovi che leggo di sovente nei loro deliri: impiegatuncoli che se la prendono con chi possono se non riescono a combinare nulla e che affollano i blogs rendendo arduo comprendere chi sia il più pirla.

Triares, gruppo di cui faccio parte anche io nonostante abbia adottato un simbolo che non mi appartiene - quel tricolore un po' pacchiano - dovrebbe essere un pungolo,dovrebbe proporre, denunciare, indignarsi; non fare populismo per i mangiatori di polenta più accaniti. Tanto che la chiosa del Master è a dir vero intollerabile (benchè non voglia generalizzare): "le condizioni del meridione resteranno tali fino a quando non cambierà la mentalità dei meridionali, troppo portati al vittimismo, abituati alle sovvenzioni statali ed a vivere in un paradiso fiscale non dichiarato, ma come si può chiedere loro di farlo quando, io stesso ho avuto la tentazione di mollare tutto".

Io al Master, molto polemicamente, ho eccepito che io ho talmente cambiato mentalità che riconosco come unica autorità legittima sul mio territorio la Mafia, mentre lo stato italiano per me è un abusivo. Lui, alle medesime obiezioni che ho qui riproposto, ha preferito non rispondere limitandosi a dire che non si riferiva nè a Napoli nè alla Campania senza rimpinguare la mia cassa priva di certezze (oh, ma guarda che Napoli è Sud...ndr).

Intanto, mentre lui rispondeva ad altri sostenendo che il problema di Napoli è che la 'Ndrangheta (che sta in Calabria e che comunque si scrive così) impedisce "il diffondersi delle attività commerciali"(!????????), io mi chiedevo cosa fossero le attività commerciali. Domanda: se per IlMaster la disoccupazione è inesistente e il lavoro nero è una scappatoia per non pagare le tasse, chi nega che vi siano dei problemi? Io? Qui davvero non vedo logica: si vogliono evidenziare i problemi per parlare male del Sud e, d'altra parte, si vogliono negare i problemi.... per parlare male del sud. Lo scopo, mi pare, che alla fine non sia quello di analizzare alcune problematiche, ma di parlare male del Sud(tutto, perché per parlare di Salento basta usare la parola Salento e non Sud!)

Vorrei far capire ai miei interlocutori che il fenomeno mafioso è molto complesso e non può essere liquidato semplicisticamente sostenendo che la Camorra impedisca lo sviluppo di attività commerciali (anche perchè, è semmai il contrario: la camorra è imprenditrice!)). Ogni organizzazione ha assetti diversi e confondere le 'Ndrine con la Camorra non è solo un errore formale, fidati Master. Non bisogna lanciarsi troppo velleitariamente, non basta rinchiudersi in un bunker e mandare una cartolina ad amici e parenti dal Sud (generalizziamo) per conoscere il fenomeno della criminalità organizzata. Bisognerebbe avere una sensibilità e un' educazione tale da capire che chi scrive, se si incazza, è perchè forse di educatori dall'alto non ne ha bisogno. Tanto più che con la mafia ci avuto a che fare, purtroppo.

Non si voleva generalizzare, si è finito per farlo come temevo ed era logico perchè - per forza di cose - i vari interlocutori non sono preparati adeguatamente sull'argomento. Perché? Perchè non hanno mai attraversato la linea gotica evidentemente, perchè sono impiegati e non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo antico preferendo viaggiare dall'altra parte del mondo con un last minute giusto per dire agli amici di aver fatto 5000 km! Si è finiti per parlare del terremoto dell'Irpinia, per scrivere sciocchezze immonde, per mitizzare la civiltà della nazione veneta che per intraprendenza è stata capace di rimboccarsi le maniche davanti alle catastrofi naturali.

Io Diegovi, facciamolo il nome, lo sfotto perchè è pure seccante rispondergli ogni volta e, tuttavia, volendogli raccontare un episodio, gli faccio una domanda: una settimana fa i ragazzi della mia terra - e sommessamente anche chi scrive - si sono radunati spontaneamente per spegnere uno dei tanti incendi che hanno caratterizzato la cronaca estiva. Che devono/dobbiamo fare? Chiedere la cittadinanza veneta?
E' simpatico poi l'intervento di Daverik che dal Friuli ci rivela che il cugino di un amico del portiere del suo palazzo ha raccontato di essere stato a Napoli (ma non si parlava di Salento?) e di essere stato minacciato con un coltello. Un coltello da cucina però: era la portata principale del pranzo domenicale di noi cannibali.

Cari fratelli, amici e concubini, se il Sud, come sostenete, è davvero il paese di Bengodi in cui non si lavora, non si pagano le tasse, ci si spaparanza al sole e si aspettano i beduini per mettergli al collo una collana di fiori, siete fessi voi a non tasferirvi. Se però, continuate a bofonchiare senza averne i titoli, allora significa che non avete gli attributi.

Ad ognuno i suoi problemi, ma naturalmente senza generalizzare.

10 comments:

Otimaster said...

Son contento di arrivare per primo, come ti ho detto da me amo il sud in generale e frequento il Salento in particolare, ciò non mi impedisce di vederne i problemi. Forse avrei dovuto scriverne in modo più esteso e particolareggiato per lasciare meno spazio alle generalizzazioni che odio quanto te, ma le avrebbero fatte comunque e non posso esimermi da scivere quello che penso perchè non tutti sono in grado di interpretarlo nel modo giusto, o per evitare che venga strumentalizzato.
Sai benissimo quanto amo quella terra, mi limito a riferire quanto vedo, so che fa parte essere parte di una realtà molto complessa, ma esiste e non lo si può negare e, come avrai notato (salvo in un maldestro commento) di fenomeni mafiosi non ne scrivo, perchè non avendone mai incontrati potrei al massimo fare come quelli che da me ne hanno parlato per luoghi comuni o per sentito dire.
Continuerò a scrivere del sud basandomi sulla mia limitata esperienza, perchè l'unico modo di risolvere i problemi della tua, che poi è la nostra terra, è continuare a parlarne.
Ciao terun

Anonymous said...

Solita storia, solita zuppona di luoghi comunisti digeribile solo dagli amanti del caciucco in salsa beceropadana. ogni ragionerie si sente professore e ogni biondo si sente un modello. Perchè rispondere ed accanirsi? la storia si ripeterà periodicamente e infatti qui su di polemiche in argomento ne ho lette a ripetizione.

sylvester stangone said...

L'autore del post è momentaneamente assente, vi chiede di pazientare

CampaniArrabbiata said...

Master, non mi sono spiegato: qui non si tratta nè di negare certi problemi, nè di sapere quanto tu sia affezionato al Salento; ma di analizzare preferibilmente dei fatti. Io mi sono limitato a contestare 3 tue gravi affermazioni - sulle quali non mi hai voluto rispondere - che hanno prestato il fianco aibeduini che frequentano il tuo blog.

Possibilmente, su certi argomenti molto complessi, bisognerebbe evitare di prestarsi a delle strumentalizzazioni, magari pesando certe affermazioni un tantinello eccessive: parlare di disoccupazione come aspirazione di una statistica o di Sud come paradiso fiscale è indigeribile, soprattutto se poi la tua chiosa riguarda la stereotipa "mentalità meridionale". Insomma, questa è sociologia da operetta totalmente strampalata.

Tanto più che, se guardiamo alle conseguenze drammatiche che l'annessione del Sud al Piemonte ha comportato, bisognerebbe avere maggiore sensibilità.

Di mafia è meglio non parlare non perchè non l'hai mai "incontrata", ma perchè conoscerne meccanismi, forme, processi gerarchie è cosa praticamente sconosciuta anche chi questo fenomeno lo studia da sempre.
Non più di 4 giorni fa, qui ho scritto che fu grazie a Lucky Luciano che gli americani sbarcarono in Sicilia nel '43. Come puoi spiegare e comprendere certi rapporti se non dall'interno? Almeno per me è impossibile.
Ciao Master!

CampaniArrabbiata said...

"ma ammesso e non concesso che al sud siano un pò più pigri di noi, sta allo stato dargli lavoro piuttosto che sovvenzioni altrimenti la mentalità non cambierà mai".

Dimenticavo: da questa piattaforma non potremo mai partire a discutere, tanto più che io non sono proprio un buonista. Di che mentalità parli? Di quale pigrizia?
Diegovi e Abr sono due stronzetti sottoculturati(quest'ultimo ha tentato di forzare il mio pc 2 giorni fa....a proprosito di persone moralmente impresentabili) esono del nord.

Allora, che devo fare? Uso il tuo stesso metodo e scrivo della stupidità diffusa al nord? No, perchè sarei uno sciocco se lo facessi.

Otimaster said...

Pizzino se vuoi una risposta sul fatto che alcune mie affermazioni ti sembrano superficiali, aimè devo ammettere che hai ragione, ma quando scrivo spesso nel tentativo di sintetizzare non approfondisco molto alcuni concetti nella speranza che i miei lettori capiscano che parlo di casi specifici e non intendo generalizzare, conto sulla loro intelligenza insomma e nel caso tuo e di qualche altra persona ho ragione a farlo visto che avete capito cosa intendevo.
Purtroppo alcuni per stupidità o opportunismo travisano e strumentalizzano, da ora in poi vedrò di aggiungere qualche riga di precisazioni quando tratterò di argomenti del genere.

CampaniArrabbiata said...

Bisogna essere consapevoli del fatto che la rete non filtra e chi vuol travisare lo può fare senza difficoltà. Per questo si tratta semplicemente di pesare le parole e non dare margine di interpretazione arbitrare a chi non vogliamo: del resto devo ancora capire come faccia a considerare tu il salento un paradiso fiscale e la disoccupazione una creatura fantastica.
Io, dal canto mio, curo i miei interessi che sono anche quelli di Triares, una autentica comunità composta da persone di diverso orientamento ma con comunione di intenti.Io, spesso, mi mordo la lingua in tema di politica estera proprio per non prestare il fianco a quelli che considero inaffidabili. Tra questi signori c'è anche Abr.

Otimaster said...

Ops non avevo letto il tuo commento sucessivo, cerco di chiarire il concetto. Io sono aperto a tutte le opzioni, se anche parte dei meridionali fossero pigri non glie ne farei una colpa, cercherei solo di comportarmi con loro in modo di non assecondare questa loro propensione al riposo. Con questo non voglio dire che lo sono, ma solo che se lo fossero non la prenderei come una cosa negativa, in spagna la siesta è parte del bagaglio culturale, molte aziende adeguano i loro orari in modo che gli impiegati possano farla e a nessuno salta in testa di dirre che sono un popolo di dormiglioni, in trentino smettono di lavorare molto prima che nelle altre regioni perchè per secoli hanno svolto le loro attività nelle poche ore di sole e di caldo di cui disponevano, mai sentito dire che i trentini sono fannulloni.
Ora se ti dicessi che i meridionali dovrebbero adottare un orario di lavoro simile a quello spagnolo tu saresti capace di offenderti, ma è noto che nei paesi caldi le ore meno produttive sono quelle pomeridiane e che per secoli i contadini nel meridione si alzavano presto, rientravano a pranzo e tornavano sui campi nel tardo pomeriggio.
E' difficile esprimere concetti complessi ed articolati in questo quafdratino, ma sono certo che capirai cosa intendo dire.
Per quanto riguarda Diego ed Abr, sta a loro risponderti e non era necessario che specificassi che non sei uno stupido.

Otimaster said...

Pizzino, per capire perchè considero tale il salento dovrei parlarti di persona della mia esperienza, scriverla sarebbe, lungo e noioso ed interesserebbe solo noi due.

CampaniArrabbiata said...

Se distingui la pigrizia dalla produttività, allora posso darti ragione. Io del resto sono l'emblema dell'accidia(sic!) e non posso quindi eccepirti nulla. Tuttavia è dai paesi del nord europa che abbiamo importato la settimana breve (ho appena accennato all'inghilterra nel nuovo post).
Ora io effettivamente penso come te, soprattutto in un mercato del lavoro flessibile, che gli orari andrebbero gestiti dal singolo prestatore in base alla produttività come si fa negli USA, ma obiettivamente pensi che i sindacati - che già danno noie per la Biagi - la lascerebbero passare liscia? Purtroppo questo è il paese dei fannulloni, non dei pigri.