Monday, April 28, 2008

INNO A ROMA

Non sarà certamente l'adesione di Alemanno al PdL ad impedirmi di manifestare la mia gioia per il suo trionfo a Roma. Chi mi conosce sa che ho sempre avuto un debole per lui perchè, senza retorica, ha saputo sempre rappresentare i miei valori con i fatti e con politiche apprezzate. Per questo motivo quella di Alemanno è la mia vittoria e non quella dei forzisti/liberisti/democristi/baggianisti che fino all'altro giorno - da borghesi! - lo attaccavano. Roma finalmente potrà cambiare e liberarsi del peso dei palazzinari, degli speculatori, degli affaristi, degli imbroglioni e dei consulenti d'ossigeno.

La preparazione, la passione, l'appartenenza e i fatti hanno prevalso sull'ipocrisia di due persone viscide, insulse e meschine come Rutelli e Veltroni.

E' stata una lezione anche per i pennivendoli asserviti che, in queste settimane, hanno descritto Gianni come un mostro: che si sappia, LUPOMANNO HA VINTO CON LA CROCE CELTICA AL COLLO!
Ben vi sta, marrani.

Parco Virgiliano.

Ultimamente, dopo pranzo, vado sempre più spesso al parco Virgiliano. Prendo la bici, eludo il traffico cittadino e mi ritrovo nel luogo più ameno che conosca e dal quale si vedono Pozzuoli, Baia, Bacoli, capo Miseno e l'isolotto di Nisida. E' un modo per riappacificarsi con il mondo.

O' BANCO E' NAPULE!

Ieri allo stadio c'era lui, Hans "Hasse" Jeppson, detto Hasse piede d'oro o o' banco e' Napule, classe 1925 e leggendario centroavanti azzurro degli anni 50. Pur invitato in tribuna autorità, ha preferito assistere alla partita nei distinti assieme ai tifosi del club Pierpaolo Marino. Peccato solo che abbia visto la partita più noiosa del campionato con un Siena che avrà superato 3 volte il centrocampo e un Napoli che ha mantenuto per il 66% il possesso palla pur creando poche occasioni. L'Udinese è ormai è andata, mentre per prendere il Genoa non dobbiamo più sbagliare.

Sunday, April 27, 2008

ZETAZEROALFA!

Lucky Luck!

Friday, April 25, 2008

NOI CI SIAMO.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei (Nietzsche).
CampaniArrabbiata.blospot.com è solo per europei.

UN GIORNO DA FESTEGGIARE.
Il 25 aprile 1874 nacque a Bologna il marchese Guglielmo Marconi, illustre fisico e inventore della radio. Dichiarò con convizione: "Rivendico l'onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l'utilita' di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessita' di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d'Italia"


N.B. I figli della puttana che abbiamo ricordato l'anno scorso , possono invece andare qui.

Sunday, April 20, 2008

PRONTI AL TRASFERIMENTO?
http://campaniarrabbiata.blogspot.com

E' giunto il momento di innovarci radicalmente. Per questo motivo IlPizzino, d'ora in avanti, sarà riservato al cazzeggio; mentre i temi più importanti saranno affrontati su CampaniArrabbiata , blog su cui avrò però un occhio di riguardo alla mia nazione.

Era una operazione che avevo in mente di attuare a settembre, ma circostanze contigenti mi hanno indotto ad anticipare il tutto. Vi prego, pertanto, di volermi seguire in questa nuova avventura. Purtroppo, d'ora in avanti, per mancanza di tempo (sto lavorando alla tesi e stare tante ore davanti ad un pc è alienante!), i miei aggiornamenti non saranno più giornalieri, ma sarà comunque mia premura cercare di seguire il blog il più possibile. Il successo di Antibassolino e de IlPizzino lo esigono, anche perchè ormai con molti lettori si è instaurato un bel rapporto.

Naturalmente, su campaniArrabbiata.blogspot.com , così come è sempre stato sul Pizzino, alla quantità sarà preferita la qualità. L'accesso - pertanto - sarà precluso a bifolchi, barbari (nel significato greco di forestieri) e mostri di Loch Ness di ogni provenienza. Il razzismo biologico è qualcosa di aberrante, ma quello culturale è utile per perdere meno tempo possibile.

Consentitemi allora, a questo scopo, di rispolverare - a me che non sono illuminista ma nemmeno tanto illuminato - un passaggio della "Scienza della Legislazione" del mio concittadino Gaetano Filangieri: "Finchè i mali che opprimono l'umanità non saranno guariti; finchè gli errori e i pregiudizi che li perpetuano troveranno dei partigiani; finchè la verità conosciuta da pochi uomini privilegiati sarà nascosta alla più grande parte del genere umano; finchè apparirà lontana da'troni; il dovere del filosofo è di predicarla, di sostenerla, di promuoverla, d'illustrarla. Se i Lumi che egli sparge non sono utili pel suo secolo e per la sua patra, lo saranno sicuramente per un altro secolo e per un altro parse. Cittadino di tutti i luoghi,contemporaneo di tutte le età, l'universo è la sua patria, la terra è la sua scuola, i suoi contemporanei e suoi posteri sono i suoi discepoli". Chi può capire, si sforzi di farlo. A me i partigiani di ogni tempo, anche quelli di cui scrive Filangieri, hanno sempre fatto schifo. Di certo non farò una deroga ora.
Per aspera sic itur ad astra!

Saturday, April 19, 2008

BERLUSCONI COMUNISTA!
Il cavaliere ha offerto l'Alitalia alla russa Aeroflot. Questo è il logodi Aeroflot:

L'Alitalia, acquistata da Aeroflot, sarebbe davvero la nostra compagnia di bandiera. Rossa!

UNIVERSITà DEGLI STUDI BENITO MUSSOLINI.

Aldo Moro è stato lo studente e il docente più illustre dell´Università di Bari, ma nel trentesimo anniversario della morte la sua facoltà ha voluto prendere le distanze dallo statista democristiano ucciso dalle Brigate rosse. Il consiglio di Giurisprudenza ha bocciato la proposta di intitolare l´ateneo barese ad Aldo Moro, votando contro l´iniziativa portata avanti dal rettore Corrado Petrocelli. Un fulmine a ciel sereno, che ha scosso il mondo accademico pugliese e non solo. Una decisione inaspettata che, a pochi giorni dallo scandalo degli esami venduti, ha riportato alla ribalta l´ateneo di Bari che ancora oggi ha l´antica intestazione: Università Benito Mussolini.

L´ateneo barese, infatti, porta ancora il nome del Duce, che nel 1925 lo inaugurò. Dopo la caduta del fascismo, l´intestazione «Benito Mussolini» è lentamente scomparsa dalle targhe, dai timbri e dai certificati di laurea emessi dall´università. Ma non è mai stata ufficialmente abrogata. Anche per questo il rettore Corrado Petrocelli voleva approfittare del trentesimo anniversario dell´assassinio di Aldo Moro per voltare definitivamente pagina. La sua proposta è passata all´unanimità sia in Senato accademico che in consiglio d´amministrazione.

Prima di inoltrare la richiesta al ministero dell´Università, il rettore ha voluto sottoporre a tutte le facoltà del secondo ateneo del Mezzogiorno la nuova intestazione: «Università del Levante Aldo Moro». Ma, a sorpresa, la bocciatura è arrivata proprio da Giurisprudenza. Con una netta maggioranza, il consiglio di facoltà si è espresso contro questa decisione. Pochi minuti dopo avere votato no, i rappresentanti di Azione universitaria hanno diffuso un comunicato per esprimere la loro contrarietà ad intitolare l´ateneo ad un «uomo politico di parte». Ne è nato un vespaio. L´onorevole Gabriella Carlucci, rieletta in Puglia per la seconda volta nel Pdl, ha definito le dichiarazioni degli studenti «al limite del cretinismo militante». E ha promesso: «Sarà mio preciso dovere di deputato eletto in Puglia fare il possibile e l´impossibile perché la più grande università pugliese sia intitolata ad Aldo Moro».

Ma il voto contro Moro è arrivato anche il preside di Giurisprudenza il quale, dopo aver espresso parere favorevole in Senato accademico, in consiglio di facoltà ha votato contro la proposta del rettore. «In Senato ho votato sì - dichiara - perché mi sono attenuto all´opinione della maggioranza.

Nel frattempo l´ateneo resta intitolato al più grande statista del XX° secolo, sua Ecellenza Benito Mussolini.

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N.B. La forzista Gabriella Carlucci fa parte del gruppo unico del Popolo della Libertà assieme ad AN, ossia l'area di riferimento del movimento studentesco contro cui si è scagliata, ovverosia Azione Universitaria: lo sa che sta con dei cretini militanti?

Nè Destra nè Sinistra

Friday, April 18, 2008

Modulo per richiedere la cittadinanza padana

Uffisi immigrasiun
Piasa del Domm, 50
20100 MILAN (PADANIA)

EL' SUTUSCRITT..........El Pizzigno........
NAT' A...............Napule (TERONIA)
EL DI' DE..............En terronia non c'acemo miga l'anagraf'
FORTUNATAMENT DUMICILIA`..........SU LA MADUNINA
Vist i risulta` de le ultime elesiun voeri dumandà se fus pusibil avegh la
CITADINANSA MILANES
Se dichiara:
- De vess pentiì de vess un TERUN
- De rinnegaà tucc i sò urigin meridiunal
- De mangiaà almen du volt al dì la cassoeula e la cutuleta alla milanesa
- De sbiancarse a faccia scuretta.

Dumandi de pudeè frequentà el curs de Lingua e Cumpurtament Lumbard.
Prumett de nun ess puseeè racumandaà, de lavurà com un asin, pagaà i tass, ciamà men tucc i malnatt balabiott e ciaparatt dei me parent in teronia, de fà men casin la nott e de tifaà per il Milan, per l'Inter o per la squadra de Bergum!

Ve garantisi che prima de andaà in lett dumandaria perdun a Sua santità Bossi Umberto e de vutaà per la Lega per i prosim cinc ann.

Cun la speransa che la dumanda la vegna acetada curdialment ve ringrasi.
IN FEDE
Il terun sig. ......EL PIZZIGNO

Ieri assassino, oggi banchiere: il cursus honorum di un comunista.

Il primo ottobre del 1977, durante un corteo organizzato da Lotta Continuia, nel centro di Torino, venne assaltato il bar dell’Angelo Azzurro di via Po, ritenuto, ma a torto, un ritrovo di neofascisti. Gruppi di manifestanti, tra i quali alcuni che poi sarebbero entrati in Prima Linea e in altre formazioni eversive, incendiarono e distrussero il locale con un fitto lancio di molotov. Roberto Crescenzio, uno studente lavoratore che impaurito da quanto stava succedendo si era rifugiato nel bagno del caffè, morì bruciato vivo, dopo due giorni di agonia. Il terribile episodio segnò, in un certo senso, la fine del movimento studentesco e l’inizio dela lunga a tragica stagione del terrorismo.

Ora un libro di Bruno Babando (Non sei tu l’Angelo Azzurro, edito da Marco Valerio) riampre quella pagina drammatica attraverso una minuziosa ricostruzione dell’accaduto, sulla base di nuove testimonianze, e delle carte del processo che si è chiuso con cinque condanne. L’autore porta alla luce fatti inediti e, soprattutto, persone che avrebbero avuto un ruolo nelle vicende dell’Angelo Azzurro, ma che non erano mai uscite dall’ombra.

Uno di questi, oggi, è un manager del mondo bancario e finanziario italiano, Massimo Fortuzzi, ai vertici della Merryl Linch Italia, già amministratore delegato di Anrtonveneta, Abn Ambro e con incarichi di rilievo alla Deutsche Bank e in una società di fondi comuni di investimento
. Secondo le dichiarazioni fatte a Babando da un ex militante del 1977, Fortuzzi, all’epoca diciannovenne, avrebbe preso parte all’assalto del primo ottobre: “Sono certo che nel gruppo ci fosse pure Massimo Fortuzzi, uno dei leader ‘barabbini’ (ovvero del circolo del proletariato giovanile Barabba, ndr.) più assidui alle azioni. Oggi è un importante banchiere, ma allora non si tirava indietro”.

In un altro passo del volume, quindi si sostiene che “numerose” testimonianze lo danno presente, quella mattina, al corteo e agli assalti di corso Francia (la sede del Msi, ndr.) e, almeno un paio, ricordano di averlo visto pure in via Pio”. La supposta rivelazione è riportata senza indicare il cognome di chi la stava facendo, tuttavia Babando assicura che “se ci dovesse essere bisogno, quest’uomo non avrà nessun timore di uscire allo scoperto”.

Fortuzzi smentisce nettamente quanto è stato scritto su di lui: “Ricordo vagamente quella vicenda, è passato tanto tempo. So che ci fu un processo, con delle condanne.Non so nemmeno se quel giorno fossi a Torino. A qualche corteo avrò pure partecipato, ma quello che scrive il giornalista è un mare di stupidaggini, tanto che lo perterò in tribunale. Oltretutto la testimonianza nei miei confronti è di un anonimo. Si è voluto sfruttare la mia notorietà, non è altro che una provocazione”. E l’appartenenza al circolo Barabba? “E’ irrilevante”, conclude.
L’autore di Non sei tu l’Angelo Azzurro, in ogni caso, è convinto delle sue affermazioni, e dice: “Ci sono anche altre testimonianze che non ho utilizzato, che dimostrano come Fortuzzi fosse uno dei più accesi del gruppo che quella mattina si scatenò contro il bar di via Po. Del resto il suo nome compare pure in uno degli interrogatori di Roberto Sandalo, uno dei capi di Prima Linea che, pentitosi, collaborò con la magistratura”.

Wednesday, April 16, 2008

A MATRIX
Venerdi 18 aprile alle 23 puntata con in studio Francesco Storace
Ci sarà anche un servizio su Casa Pound Littoria

FESTA DELLA LIBERAZIONE.

Il 13 aprile l'Italia è stata liberata dai comunisti. La falce e martello - simbolo che rievoca morte, terrore e distruzione - è sparita dal parlamento.

W IL 13 APRILE, IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE DAL COMUNISMO!!

HO PAURA!

«Ho accumulato uno stato di servizio tale da potermi definire una risorsa. Libero da vincoli, dispenserò consigli a chi vorrà chiedermeli. Un ruolo che mi piace. Nella mia regione si voterà presto. Ci sarà una fase di riordino del potere sul territorio, molto delicata da gestire. E questi nuovi politici non sanno neppure di cosa si sta parlando»

Ciriaco De Mita.

Salvatevi voi, finchè siete in tempo...

Tuesday, April 15, 2008

GO GIANNI, GO!
Nonostante lo strappo, non posso che gioire alla notizia che Gianni ALEMANNO sia riuscito ad arrivare al ballottaggio a Roma. Non me ne frega nulla dei litigi, di Berlusconi, di Fini, di quel coglione di Gasparri o di 'Gnazio: Gianni rimane Gianni, un vero capo da seguire ovunque anche ad occhi bendati e che io voterei 1.000volte anche nell'Udc! L'unica volta che ho votato AN è stata quando ho potuto scrivere sulla scheda il suo nome e, nel contempo, fare un dispetto al COGLIONE GASPARRI che concorreva con Gianni e che arrivò a farmi chiamare 4 volte dalla sua segreteria per chiedermi il voto. In tutte e quattro le occasioni risposi che per me c'era solo Gianni. Allora come oggi. E' l'unico che ho sempre seguito con convizione, che mi ha fatto sempre emozionare, è uno dei pochi che crede in quel che fa e che fa quel che crede. Se dovesse vincere, sicuramente il governo perderebbe molto, ma almeno l'URBE potrà avere un grande sindaco. E ALLORA FORZA GIANNI!

Il voto in Campania.
Su CampaniArrabbiata potete leggere delle brevi considerazioni sul voto nella nostra regione. Brevi perchè non c'è molto da aggiungere a ciò che abbiamo sempre scritto e adesso è solo il momento di agire:

E ora, Bassolino, liberaci dalla spazzatura: VATTENE!

Monday, April 14, 2008

Un nuovo dopoguerra.

Pota è purtroppo l'unica parola bergamasca che conosco, ma - in vista del prossimo governo leghista che sarà guidato dall'uomo che ha demoralizzato il paese - dovrò, per forza di cose, industriarmi per vedere come ambientarmi e comprendere la nuova lingua ufficiale del paese. Spero solo che il Cavaliere, nel suggerire i nomi dei ministri a Napolitano, si ricordi di aver vinto grazie ai voti di Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, regioni in cui l'affermazione del PdL è stata nettissima e che, però, rischiano di essere tagliate fuori dal prossimo esecutivo per via della Lega Nord, vera forza trionfatrice di questa tornata e che, tuttavia, rappresenta solo UN TERZO DEL PAESE.

Il risultato è ancora più allarmante se si pensa che Berlusconi, grazie alla sua vittoria schiacciante, ora avrà la possibilità di fare carne da macello di tutto ciò che vuole senza che nessuno gli ponga un freno. Non oso pensare, per esempio, a ciò che proporra in tema di giustizia o riforma del sistema radiotelevisivo, perchè in parlamento nessuno sarà in grado di fargli opposizione. Anzi, non ci sarà proprio un'opposizione. Ammetto, in tutta sincerità, che speravo in un'affermazione dell'Udc tale che fosse in grado di moderare il Cavaliere, ma l'elettorato ha preferito premiare chi gli ha tolto la possibilità di scegliere il candidato e il partito, quindi ogni conseguenza non potremo che addebitarla al popolo italiano. Gli Italiani, schierandosi con Berlusconi e con chi l'ha superato in burlusconismo, ossia Veltroni, hanno scelto il duopolio e manifestato la volontà di esser considerati gregge, dunque non ci saranno esimenti per il futuro. Ci avviamo verso una fase di recessione economica e sarà davvero istruttivo veder cosa sapranno fare gli italiani oltre a lamentarsi.

Quanto alla Destra le previsioni sono state rispettate e, tutto sommato, il risultato è soddisfacente per una forza che è all'anno zero essendo stata costituita solo 4 mesi fa con un diverso humus politico. Alle elezioni del 1948 il MSI a stento raggiunse il 2%, oggi - a distanza di 60 anni - ripartiamo, nonostante i tentativi di boicottaggio, con mezzo punto in più e la consapevolezza di avere una base militante forte che è abituata alle battaglie difficili. Aver superato il 2% ci permette di accedere a sostanziosi rimborsi e, dunque, di rimpinguare le nostre casse per riorganizzarci in vista delle elezioni per il parlamento europeo e le provinciali dell'anno prossimo. Piuttosto sarà interessante osservare da lontano la prossima mossa di Fini che, deluso dal ruolo di valletta e dal ridimensionamento del sul suo partito, potrebbe ridiscutere le scioglimento di An. Per il resto, come già esposto, la destra è abituata a fare opposizione e, benchè non sia bramosa di poltrone, è pronta comunque a vigilare sull'operato del prossimo governo con la consapevolezza di avere una grande leader quale è DANIELA SANTANCHè. Hanno cercato, senza riuscirci, di distruggerci con tutti i mezzi per 60 anni; di certo non gli daremo soddisfazione adesso.

Coraggio dunque: i figli della lupa alzano la testa, nelle piazze e nelle strade incomincia ora la nostra festa!

N.B. Nel video i Londinium SPQR direttamente dal Fiamma Rock Fest di Albano: IlPizzino c'era!

Saturday, April 12, 2008

LA DESTRA è PER MOLTI, MA NON PER TUTTI.

Può votare LaDestra chi ha una fede, chi è stufo di pagnottisti e ciarlatani, chi si oppone alla cultura dominante, chi vuole il diritto alla casa e alla famiglia per tutti, chi difende l'onestà da persona onesta, chi difende un'Idea da idealista, chi non vuole inciuci e ha voglia di rischiare non accontentandosi di una poltrona.

Non possono votare LaDestra i mercanti del tempio, i piccoloborghesi con le loro piccole certezze, gli intolleranti, i pagnottisti, i corrotti, coloro che credono che Berlusconi sia una divinità, coloro hanno sul cellulare la melodia di "meno male che silvio c'è", i fan di costantino e di Maria De Filippi.

COMUNQUE VADANO QUESTE ELEZIONI, LA DESTRA CI SARà SEMPRE E FARà DURA OPPOSIZIONE in parlamento o, in mancanza, per le strade. NOI CE NE SBATTIAMO ALTAMENTE DELLA SPARTIZIONE DI POLTRONE. La creatura di Berlusconi è, invece, destinata a sgretolarsi nel momento in cui Berlusconi non ci sarà più. E' cosa che abbiamo già visto per la dc e per il partito socialista. Tanto i piccolo borghesi saranno sempre pronti ad affidare le loro piccole certezze a nuove divinità immanenti.

Friday, April 11, 2008

PERCHè ANDRò A VOTARE E VOTERò LA DESTRA

Se si fossero ripresentate, come nel 2006, due grandi coalizioni inglobatrici di ogni fauna esistente, da cittadino campano, sicuramente non sarei mai andato a votare. Non avrei mai potuto sostenere chi ha rinunciato a fare opposizione a Bassolino in cambio di una pagnotta sostanziosa e lasciato la mia terra alle cornacchie.

Devo, pertanto, ringraziare il Signor Berlusconi che, venendo meno alla parola data e confermando di essere una persona inaffidabile, ha voluto escludere - dietro il diktat di chi il mese prima lo considerava "un ectoplasma", ovverosia Gianfranzo Fini in Tulliani - dalla coalizione la sua amica Daniela SANTANCHè e la Destra italiana.

Con il suo comportamento camorristico, Berlusconi mi ha convinto ad andare a votare e a votare finalmente per un partito i cui voti non saranno usati per proteggere forti lobbies economiche come banche e assicurazioni. Votando La Destra sarò libero e non dovrò mai convivere con i papponi e i ciarlatani che affollano e reclamano la pagnotta nel Popolo della Libertà Condizionata.

Voterò a Destra, senza se e senza ma, per infiniti motivi.

Innanzitutto per la stima incondizionata che nutro per DANIELA SANTANCHè, una donna che non si è affermata in quanto quota rosa, ma grazie ad un carisma che la ha consentito di conquistare persino i più scettici militanti. Le sue battaglie a favore delle donne e contro l'islamizzazione dell'Occidente la costrigono a vivere sotto scorta per via della fatwa che i fondamentalisti islamici le hanno lanciato. Eppure continua, con coraggio, ad andare avanti dimostrando di non essere nè una donna orizzontale nè di avere le palle di velluto. Berlusconi e Fini, infatti, la temono. La temono perchè non vogliono menti pensanti che mettano i bastoni tra le ruote e sanno che Daniela Santanchè è la dimostrazione vivente che si può far politica grazie alle proprie capacità e non perchè il capo lo vuole.

La Destra, in questo senso, è l'unica vera novità di rilievo delle imminenti politiche. Lo è per il suo ruolo di rottura e DI OPPOSIZIONE ALLA CASTA dei politici questuanti, ma anche perchè è un partito di avanguardia, d'azione, quasi futurista.

Basta leggere il programma elettorale che presenta per rendersene conto. Il progetto per il MUTUO SOCIALE, che da anni è portato avanti da noi giovani ed è ignorato dai partiti, finalmente è stato recepito in un programma elettorale per affermare che LA CASA è UN DIRITTO. La portata rivoluzionaria di questo progetto ha fatto sì che in questa campagna elettorale, diversamente che dalla scorsa, IL PROBLEMA DELL'EMERGENZA ABITATIVA sia, almeno a parole, affrontato da tutti i principali partiti. Certo, nessuno di questi, per non far torto alle banche a cui fanno riferimento, attuerà mai il disegno di LEGGE PER IL MUTUO SOCIALE - anzi, cercherà di speculare anche su questo avvantaggiando immobiliaristi e palazzinari - ma va riconosciuto alla DESTRA sociale e comunitaria di aver riportato in primo piamo una tematica che anni era stata dimenticata.

L'attuazione di concrete iniziative a difesa della FAMIGLIA con l'introduzione del quoziente familiare e di misure di sostegno ad una nuova politica demografica, è una necessità non più procrastinabile.

Inoltre, tra le altre cose, la Destra propone una tassazione straordinaria per banche e assicurazioni, la rivisitazione delle acise che hanno portato alle stesse il prezzo della BENZINA (ancora finanziamo la guerra di Eritrea!), LA RIDUZIONE DEL 20% DEGLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI, il taglio del 50% delle cariche elettive con L'ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E L'EMINAZIONE DI TUTTI GLI ENTI INUTILI che in questi ultimi anni stanno proliferando e una riforma costituzionale in senso presidenziale.

Vi sono poi una serie di iniziative che rendono LA DESTRA l'unico partito che UN GIOVANE non moralmente corrotto possa votare. Un giovane che è stufo di una scuola e di una università allo sfascio e che chiede più MERITOCRAZIA E RESPONSABILITà non può certo affidarsi a Berlusconi, Veltroni o Casini.

Va letta in questo senso la proposta per L'ABOLIZIONE DEL NUMERO CHIUSO per l'accesso a determinate facoltà universitarie. Sono numerosi i casi per i quali chi ha pagato - si parla di una tariffa di 30.000 euro! - ha avuto la certezza di entrare a medicina o odontoiatria; mentre chi, pur essendo bravo, non aveva le medesime disponibilità economiche non è potuto andare avanti.

Il sistema di CORRUZIONE E PRIVILEGI che si è affermato in questo paese e che è incarnato proprio da BERLUSCONI, VELTRONI E CASINI, è il vero nemico che un giovane che non ha santi protettori deve combattere.

I valori cristiai non vanno difesi con le chiacchiere ma ponendo le basi per una società meritocratica in cui le condizioni di partenza siano eguali e in cui, però, i parassiti non siano d'ostacolo allo sviluppo: autorità, gerarchia, promozione non devono più essere delle parolacce.

IL DIRITTO ALLA CASA, AL LAVORO E ALLA FAMIGLIA SONO GARANZIE
che, allo stato attuale, solo la DESTRA può attuare senza dover rendere conto a massonerie o altri poteri occulti.

Thursday, April 10, 2008

QUALCOSA DA DIRE, QUALCOSA DA FARE.

DIO TI VEDE, BERLUSCONI NO.
Tempo fa Pietrangelo Buttafuoco, in un suo articolo, raccontò che una volta un fedele, andandosi a confessare da Padre Pio, chiese se era peccato votare per il Movimento Sociale e che il frate di Pietralcina rispose, burbero, che anzi era "un peccato non votarlo". Non so quanto questo aneddoto possa corrispondere al vero, ma quel che è certo è che andare a votare è un po' come andare a confessarsi perchè bisogna per forza fare i conti con la propria coscienza. Infatti so che diversi esponenti di An, benchè stiano facendo campagna elettorale per il PdL e non vogliano quindi esporsi, approfitteranno del segreto della cabina elettorale per segnare l'unico simbolo in cui troveranno la fiamma, ossia quello della DESTRA-FIAMMA TRICOLORE. Mi auguro che molte altre persone di buon senso, che non condividono le politiche antitaliane di Berlusconi e Fini, seguano lo stesso esempio e capiscano che esiste un'alternativa alla sinistra così come al polo progressista che si avvia a sgovernare il paese.

La Fiaccola, oltre ad un legame affettivo, rievoca valori e programmi non negoziabili che noi dobbiamo difendere sempre e comunque contro tutto e tutti perchè se il mondo li vuole seppellire, noi siamo pronti a spostare il mondo.

Noi, autentici tedofori in servizio permanente, siamo gli unici a poter chiamare per nome i nostri candidati perchè abbiamo facce pulite e non dobbiamo favori a nessuno. Non ci affidiamo all'Onorevole Pizzafichi di turno, ma al nostro popolo e a chi sa portare la nostra bandiera. Dare il voto alla Destra significa non rinnegare la questione tibetana per motivi di comodo e non restaurare quei poteri forti sempre pronti a riciclarsi con chi vuole il loro appoggio. I silenzi dei capi del Popolo della Libertà davanti ai massacri che i comunisti cinesi perpetrano nei confronti di un intero popolo, fanno capire come quello di Berlusconi sia solo il tipico anticomunismo di maniera di chi, invece, è pronto a fare affari con i comunisti. D'altra parte chi candida il Signor Dini, uno che risponde al Fondo Monetario Internazionale e non ai cittadini-elettori, manifesta tutta la sua impossibilità a trovare rimedi davanti alla crisi economica mondiale. Per questo motivo è necessario UN VOTO PULITO, UN VOTO ITALIANO, UN VOTO DI COSCIENZA, UN VOTO DI DESTRA.

IO NON MANGIO LA SOLITA MINESTRA, IO VOTO LA DESTRA CON LA SANTANCHè.

Fallo anche tu.

Wednesday, April 09, 2008

OGGI C'è STORACE.
A Napoli alle 18.30 al Ponte di Tappia (zona via Toledo)
A Salerno alle 20.30 nella zona della stazione

Tuesday, April 08, 2008

L'ultimo ricatto di Bassolino e compari.
Leggi CampaniArrabbiata.


Il nostro beniamino ieri, a meno di una settimana dal voto, ha annunciato che tra un anno (se non gli viene, come speriamo, un colpo prima!) ci lascerà. Per non far sprofondare il PD alle prossime elezioni, D'Alema gli ha imposto di promettere ai Campani che presto sparirà e lui, il Cacaglio, ha chiesto in cambio una candidatura per il parlamento europeo.

Che Mr Monnezza sia ancora in circolazione e non sia ancora stato preso a calci in culo dai suoi stessi compagni di partito, è già una indecenza assai poco tollerabile. Che ora siano addirittura arrivati a negoziare un voto in cambio di un atto dovuto già da tempo, è cosa ancora più irritante che mostra tutta l'arroganza e lo scarso rispetto per i cittadini che impersonano i referenti politici di Bassolino.

D'Alema, facendo promettere al novello Fidel Castro di Afragola che presto sloggerà, ha tentato il tutto per tutto sapendo che i campani - nella speranza di vedere un po' di luce - possano cedere al ricatto e non affossare il PD alle urne.

La mossa - chissà, forse ispirata dal suo consigliori, l'assessore creativo Velardi -sa di vera e propria intimidazione mafiosa: campani, o votate PD, o vi tenete lo sciacallo.

Quest'ultimo, del resto, è ormai un uomo solo che, pallido e dimagrito, si nasconde. Se prova ad uscire di casa rischia il linciaggio, in diverse strade di Napoli è comparsa la scritta "BASSOLINO IN GALERA!", ogni notte ignoti persecutori gli portano la spazzatura sotto casa per ricordargli cosa è, persino i suoi vecchi clientes - almeno ufficialmente - gli voltano le spalle. Eppure lui poggia ancora il suo bel culetto paffuto sulla poltrona del contribuente e gli esponenti più autorevoli del suo partito si ostinano a difenderlo davanti alle telecamere, pur pensando in segreto ad un modo per liberarsene.

Va aggiunto che Veltroni Il Viscido, con un colpo di teatro geniale, ha scelto di venire a chiudere la sua campagna elettorale a Napoli e Bassolino sul palco con lui è l'ultima cosa che desidera. La settimana scorsa a Salerno e Caserta, pur di non imbattersi nel Cacaglio o in qualche contestatore, il leader del PD aveva incontrato i suoi elettori in luoghi che ospitavano un ristretto numero di persone. Ora si avvia verso Napoli, anche se non ci vorrebbe mai venire, figurarsi se vuole Bassolino a portata di telecamere e di fischi.

Gli aspicia degli auguri sono tutt'altro che favorevoli.

Test Pizziniano.
Qui le mie risposte:
Elezioni 2008. IL PIZZINO è DI DESTRA!
Casualmente risulto essere vicino a La Destra, tuttavia non capisco perchè voler incentivare il lavoro a tempo indeterminato e essere favorevoli alla riforma del diritto d'autore sia ritenuto di sinistra.

Monday, April 07, 2008

SOLO CHIACCHIERE E DISTINTIVO
Di certo per le esternazioni - a cui siamo abituati - di un caso clinico (in tutti i sensi), quale è Bossi, non c'è da scandalizzarsi: sono 20 anni che farnetica senza mantenere mai gli impegni disponendo - forse - al massimo di armature del XII secolo. E' semmai significativo che dichiarazioni del genere siano fatte proprio ad una settimana dal voto. Serviranno pure per raccattare consensi tra i fini elettori leghisti, ma il resto del mondo francamente ne ha le scatole piene. Tanto più che, tra le repliche più ottuse, non poteva mancare quella dell'UOMO-PORCELLUM, El Calderòl.

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(ansa)“Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili. I veneti, i piemontesi, i lombardi non permetteranno questo imbroglio. Il ministro degli Interni ha fatto stampare delle schede in cui di fatto non si può votare...Noi comunque terremmo le cose sotto controllo”. “Se necessario imbracceremo i fucili contro la canaglia centralista romana che sta facendo apposta a impedire il voto”.

REPLICHE - A Veltroni risponde il leghista Roberto Calderoli: «Veltroni se è ancora uomo e non ha svenduto i propri attributi come pegno da pagare per entrare nella Banda Bassotti, si rivolga al suo ministro Amato e al suo governo. Se non intervengono le istituzioni a difendere la democrazia e la Costituzione, questa difesa passerà al popolo».

Il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace: «A Bossi qualcuno dovrebbe ricordare che in Parlamento hanno votato la legge che loro stessi hanno definito porcata. A Milano fanno la faccia feroce, a Roma stanno a tavola con i loro padroni».

Saturday, April 05, 2008

Noi siamo LA DESTRA!

Ricorda chi eravamo, ricorda perchè siamo morti. Non desideriamo tributi, o canzoni, o monumenti, o poemi di guerra e coraggio. Il nostro desiderio è semplice: RICORDIAMO CHI SIAMO. Qui, secondo la legge di Sparta, giaciamo da uomini liberi.

Il Popolo della Libertà Condizionata/3
La Lega Nord, ovvero i barbari al Governo

Siccome oggi è sabato, non ci occuperemo di un partito politico nè di un candidato in particolare, bensì della Lega in blocco. Oggi i discendenti dei Cimbri si sono ritrovati a Pondida per rievocare il giuramento con cui i comuni lombardi si allearono contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa.

Naturalmente il popolo in camicia verde si è vestito in costume, come si fa a carnevale, nel rispetto del folclore locale. Peccato solo che una nazione padana non sia mai esistita nè storicamente nè culturalmente. Infatti oggi hanno rievocato la Lega di Comuni, ossia un patto tra civitates indipendenti tra loro.

Ma al perito tecnico Bossi ciò non risulta: lui è sempre stato una capra, sia quando era studente che quando andava a fare il carico-scarico al mercato ortofrutticolo.
E' sempre stato genuino l'Umbèrt, uno tosto, uno coerente: infatti, quando provò ad intraprendere la carriera di cantautore, non si cimentò mai col genere neomelodico. Al più ha cantato serenate sotto le finestre delle sue conquiste e delle sue mogli. A lui, che è per la famiglia, una sola non poteva bastare.

In realtà l'Umbèrt - come quasi tutto lo stato maggiore del suo partito - è di estrazione comunista e, infatti, è stato per un breve periodo anche iscritto al PCI.
Ritengo che sia stata proprio quell'esperienza a fargli ereditare un imprinting celodurista e giustizialista. Tanto che, con Tangentopoli, è stato tra i più accesi sostenitori del pool di magistrati intenti ad indagare sui fenomeni di corruzione.

Salvo poi fare marcia indietro quando è stato beccato con le mani nella marmellata,
per una questione legata a un finanziamento illecito di cento milioni. Nel 1994, per via della tangente, è stato condannato a 8 mesi per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.

Non si è trattata della sua unica condanna: sul Po, a metà degli ani '90, dopo aver ammainato un tricolore, fece issare una bandiera col sole delle alpi verde in campo bianco proclamando l'indipendenza della "Repubblica federale della Padania".

In seguito è stato condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni e pubblicamente vilipesa con espressioni del tenore di "il tricolore lo uso per pulirmi il culo", "Il tricolore lo metta al cesso, signora", "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".

Per queste espressioni di elevato significato e padana educaziona è stato condannato ad un anno e 4 mesi di reclusioni con la condizionale. In un'altra occasione, non essendo possibile procedere perchè la Camera aveva negato l'autorizzazione a procedere, la Corte Costituzionale è intervenuta dichiarando l'illegittima la delibera di insindacabilità parlamentare.

Allora Bossi - per evitare la galera anche in virtù della precedente sospensiond della pena per la condizionale - si fece aprrovare un provvedimento ad personam facendo modificare la pena prevista per il reato di opinione da detentiva in pecuniaria. Poi, siccome è anche - per tradizione padana - corto di braccino, chiese anche che la multa gli venisse tolta, ma la Cassazione ha confermato la condanna a pagare 3 mila euro. Bazzecole in fondo per chi ne guadagna 30 mila in un mese.

Dei fatti che l'hanno visto coinvolto nel fallimento della Banca del Nord non ho sufficiente conoscenza per esprimermi: basti dire che migliaia di piccoli risparmiatori di provata fede padana hanno finito per prenderselo in saccoccia.

Il factotum dell'Umbèrt - che pure sta cercando di piazzare in tutti i modi i suoi figlioli - è ROBERTO MARONI, brillante delfino che ha iniziato a fare politica in Democrazia Proletaria, un movimento dell'estrema sinistra. Oggi, replicando piccato a Berlusconi che aveva detto di voler fare il primo consiglio dei ministri a Napoli (come Prodi a Caserta: una vacanzella!), ha detto che il secondo deve farsi a Malpensa. Alla fine, tutto sommato, a parte il suo essere gelosone e un po' dandy, è il più dritto che c'è nella Lega ed è giusto che comandi nel partito.

Nulla a che vedere con quei pirla (diciamola alla lùmbard) di Speroni, Borghezio, Salvini o Calderoli. Su questo salame più bello che sveglio si potrebbe scrivere un manuale dal titolo "vita da insaccato", ma non so quanto ne varrebbe davvero la pena. Volendo tralasciare le sue dichiarazioni demenziali e la crisi diplomatica (con 11 morti!) che ha fatto scoppiare con la Libia per via di una maglietta irridente di Maometto, è più divertete ricordare solo il suo matrimonio con rito celtico con l'ex moglie, una specie di valletta che avrete visto qualche volta da Chiambretti.

Calderoli, più di ogni altro, incarna la cultura cimbra. Ha la statura, la faccia, le capacità argomentative di un cimbro. Tutto tranne la panzona molliccia.

Le LEGA, alleato privilegiato del PdL, dopo aver cercato di flirtare con Prodi, detterà sicuramente le condizioni nel prossimo governo Berlusconi. Tanto che, dopo la modifica strampalata del titolo V della costituzione nel 2001 (governo Amato) e dopo l'immonda riforma che stravolgeva metà della Carta e che fu bocciata con il referendum, ci toccherà vederne delle belle.

Le politiche leghiste hanno un costo per lo stato insopportabile, avendo causato negli ultimi 10 anni una PROLIFERAZIONE INCONTROLLATA DI ENTI E LA SOPRAVVIVENZA DI ORGANI INUTILI. NON A CASO LA LEGA SI OPPONE ALLA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E DELLE COMUNITà MONTANE.

P.s. In foto un esemplare di elettore leghista.

Friday, April 04, 2008

CABARET!

Ho appena finito di ascoltare in video-conferenza l'intervento di Berlusconi in una piazza Plebiscito grigia e silenziona ben diversa da quella del 7 aprile di 2 anni fa. Ebbene Berlusconi, dopo essersi paragonato al Papa e aver fatto l'apologia del materialismo, è arrivato a ridere della faccia di Renato Soru, ossia del presidente della regione Sardegna. Peccato che, subito dopo, abbiamo inquadrato la faccia di un certo Salvatore Gaglian0 che, notoriamente, non ha una espressione intelligente.

DI PROGRAMMI NEMMENO L'OMBRA.

Naturalmente c'era anche la sua velina, ovverosia Gianfranzo, che, vestito come l'ispettore gadget, aveva il medesimo impermeabile di quando si nascondeva nei bar per evitare di partecipare agli scontri con gli insetti.

FUORI I BARBARI DALL'URBE!
Domani gli eredi dei Cimbri - ossia della popolazione celtica che abitava un tempo la Gallia cisalpina e che fu sconfitta dal console romano Giunio Silano - giureranno "sul sacro suolo di Pondida": speriamo che non dimentichino di indossare l'antico COPRICAPRO CON LE CORNA.

Milano, "Oggi sul sacro suolo di Pontida, di fronte alla millenaria abbazia e alla sua storia, dove 8 secoli orsono i nostri Comuni si unirono in Lega e giurarono di combattere contro il potere straniero, noi rappresentanti dei popoli padani, guriamo di difendere la liberta' dei nostri popoli padani dal potere romano e cio' faremo giurare ai nostri figli". Questo il testo del giuramento che i candidati della Lega Nord alle elezioni pronunceranno domani mattina a Pontida.

N.B. Inutile ricordarvi che chi vota per il PdL, sostiene anche queste macchiette che farebbero scompisciare i veri Cimbri, che - tra l'altro - I ROMANI, non a torto, chiamavano BARBARI, cioè stranieri. Il Barbarossa - invece - non esiterebbe a tagliar loro la testa (corna incluse): è noto infatti che odiasse la retorica

LEGGENDO GLI INSETTI.
Gli insetti l'altro ieri sera hanno distrutto la macchina di un camerata e oggi, in internet, tali Zanardi, Ezechiele e Nevermind - gli stessi che minacciano Iannone - arrivano a vantarsene. Avremmo preferito che si firmassero, ma come chiedere tale e tanta assunzione di responsabilità agli insetti? Leggere qui

VELTRONI in Campania in fuga da cittadini e Bassolino.

Stavolta Walter Il Viscido non ha più potuto rinviare il suo tour elettorale in Campania e, con la massima discrezione, ha iniziato dalla periferia del regno, cioè da Caserta. La Campania non è più la carta vincente della sinistra così come è da 15 anni, a tal punto che, improvvisamente ,la seconda regione più popolosa della nazione si è trasformata da meta fondamentale per la vittoria in tappa di passaggio.

Due anni fa sia la CdL - con Berlusconi, Fini e Casini - che la sinistra (con Fassino, D'Alema, Rutelli e Bassolino) hanno chiuso la loro campagna elettorale a Napoli, oggi si guardano bene dal provarci: temono contestazioni (e fanno bene).

Infatti Walter Il Viscido, stamattina, non si è offerto alla folla, ma si è rintanato in una casa-famiglia alla presenza di un centinaio di persone, la maggior parte delle quali giornalisti. Fuori, in una piazzetta, ad attendere il leader del PD c'erano più ombrelli aperti che persone. Un gelo desolante.

Tanto più che, mentre a Caserta Wòlter ha parlato alle telecamere di pugno duro "contro il voto di scambio", DON Tonino Bassolino era a Napoli a cianciare con Fioroni di "MERITOCRAZIA a partire delle scuole". Proprio lui, Totonno, che a scuola era una capra e che ha trasformato le istituzioni in una pappatoia per amici, ha dovuto ripiegare su Fioroni perchè IL LEADER DEL SUO PARTITO NON LO VUOLE A PORTATA DI TELECAMERE E SI VERGOGNA DI LUI.

Così in Campania oggi è andato in scena una commedia dall'epilogo - tuttavia - drammatico per via di un leader che si vergogna di stare con chi gli porta voti (di "ri-cambio", non di scambio, per carità: non facciamo prendere collera a Walty!) e ha fatto occupare le liste da suoi uomini (o mogli) fidati.

Povero Walter, capitano coraggioso che teme i suoi mozzi.

Il Popolo della Libertà Condizionata/2
Quest'oggi tocca a Lamberto Dini, il capolista al Senato nel Lazio del partito di Berlusconi

E' sposato con Donatella Pasquali, vedova che ha ereditato vaste proprietà in Costarica, condannata a 2 anni e 4 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in relazione ad un falso in bilancio della societa' "SIDEMA srl" e ad un crac da 40 miliardi di lire. La stessa non sconterà la pena inflittale stante il beneficio dell'indulto del 2006.

Nel 1979 è nominato direttore generale della Banca d'Italia. Resterà fino al 1994, quando si dimette per entrare nel 1° governo Berlusconi come ministro del Tesoro.

Nel 1995 forma il Governo Dini
Dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, Dini costituisce un esecutivo composto esclusivamente da ministri e sottosegretari tecnici

Nel 1996 è Ministro degli Esteri
Dini, aderendo alla coalizione di centrosinistra di Romano Prodi, si presenta con una lista personale, la Lista Dini, che raggiunge il risultato del 4,3%

E' nominato ministro degli Affari Esteri nei quattro governi dell'Ulivo che si succederanno nel corso della XIII Legislatura: Prodi, D'Alema I e II e Amato II. Si dimetterà il 6 giugno 2001, dunque sei giorni prima del passaggio delle consegne tra il II governo Amato e il II Governo Berlusconi l'11 giugno 2001.

Il suo gruppo confluisce nel progetto de La Margherita.

Nel 2003 è accusato di aver intascato tangenti nell'affare Telekom Serbia.

Alle elezioni politiche del 2006 è rieletto senatore della Margherita.

Il 23 maggio 2007 viene inserito tra i 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico ma, nella fase costituente del nuovo partito, il 18 settembre, Dini annuncia il suo distacco dal progetto del PD e la costituzione di un soggetto liberaldemocratico che dia spazio a queste ultime istanze.

L'8 febbraio 2008 annuncia l'adesione dei Liberaldemocratici al nuovo partito del Popolo delle Libertà, cambiando ancora una volta coalizione (dal centro-sinistra al centro-destra).

Thursday, April 03, 2008

Il Popolo della Libertà (Condizionata).
D'ora in poi, fino al 13 aprile, sarà pubblicato ogni giorno IL VERO VOLTO del PdL con i candidati della scuderia di Berlusconi. Quest'oggi tocca a Sergio De Gregorio.

Wednesday, April 02, 2008

MA ESSERE POVERI è UNA COLPA?
Lo stesso assessore fiorentino dell'ordinanza contro i lavavetri, ha dichiarato he intende "vietare l'elemosina sui marciapiedi e nelle strade quando crea intralcio o pericolo per il traffico o per i pedoni". Il sindaco di Firenze Dominici crede i poveri "deturpino il paesaggio". Trovo comico che in una città di rabbini e usurai (in cui tutto costa il doppio, tutto è fatto per fregare il turista, tutto è abusivo e "fare scontrini da noi non si usa"), quale è Firenze, si faccia guerra proprio ai più deboli. I poveri andrebbero aiutati, non eliminati fisicamente. Naturalmente non mi riferisco nè ai tossici accattoni per vocazione, ossia ai comunisti, nè agli zingari, ma a quei barboni che vivono nei cartoni e che, per questo, ledono il senso estetico di benpensanti sistrorsi o berlusconiani/leghisti. "Deturpano" ha detto, Dominici ha usato proprio questo verbo. A Napoli diversi barboni si sono accampati in pieno centro, ossia nei giardini del Molosiglio e nel fossato del Maschio Angiono. Addirittura c'è una vecchietta che, da anni, vive sotto palazzo San Giacomo. Qualcuno dice che spaventano i turisti, altri che sporcano. In realtà non fanno del male a nessuno. Anzi il loro stato di necessità fa riflettere e, forse, proprio per questo deturpa. In molti preferirebbero che rimassero degli invisibili.