Monday, September 10, 2007

Vietato dire la verità.
Una regola fondamentale per qualsiasi governo - dittatura o democrazia che sia -
che voglia autoconservarsi e voglia distogliere l'attenzione del popolo da un problema concreto è quella di inventarsi un nemico immaginario contro cui concentrare le forze. Vanno pertanto lette in questa ottica le ultime operazioni mediatiche che hanno agito come cassa di risonanza per sensibilizzare l'opinione pubblica sul molto avvertito rigurgito neonazista che sta minando le basi democratiche della nostra società. E' esilarante la notizia, e va per questo liquidata in poche parole, di una cellula di neonazisti ebrei in Israele e ricorda una commedia di 6 anni fa, "Skin", in cui un giovane ebreo americano diventava nazista per andare contro la sua famiglia. In realtà il fatto di cronaca ha avuto un'eco maggiore sui tg rispetto al film: pare infatti che nella fattispecie si trattasse di una pericolosa banda capeggiata da un ragazzo - udite udite! - di 19 anni che aveva realizzato video eversivi in cui faceva dei saluti romani. Gli inquirenti israeliani, famosi per essere assaaaaai compassati (come no!), hanno seguito il caso per un anno. Le comunità religiose hanno commentato la notizia sostenendo che al tempo di Hitler anche questa cellula sarebbe stata gasata perchè di discendenza ebraica. Peccato che lo stesso Hitler avesse origini ebraiche: forse li conosceva meglio di noi. Ora si chiede una revisione in senso restrittivo della "legge del ritorno" che prevede la possibilità di divenire cittadini israeliani anche ai pronipoti di ebrei. Ciò benchè la legislazione sull'immigrazione in Israele sia già razzista e xenofoba, riconoscendo diritti a seconda della propria etnia.

Chiarito questo, merita invece maggiore considerazione una nota di cronaca proveniente dalla Germania: una celebre conduttrice è stata licenziata in tronco dal tg di stato, perchè - durante la presentazione di un suo libro sulla famiglia - ha osato dire che durante il Nazional-socialismo ci fu molta attenzione a difesa della famiglia. La dichiarazione rilasciata dalla giornalista non è piaciuta al direttore del tg che l'ha cacciata. Nè sarà piaciuta a taluno dei 6 milioni di disoccupati tedeschi. Grosso modo lo stesso numero che c'era nel 1933 e che Hitler in un solo anno riuscì a reinserire. Non è evidentemente servito alla crucca il precedente di Fabio Capello, che l'anno scorso, per aver osato dire che Franco ha dato alla Spagna l'ordine, ha rischiato di beccarsi una condanna per apologia di fascismo (GULP!)

Lo spauracchio uncinato che si aggira per mezza europa ha fatto breccia anche dalle nostre parti. Nel torinese, alcuni alunni hanno allagato la loro scuola media e disegnato svastiche sui muri per saltare i primi giorni di scuola. Si teme un colpo di stato da parte del giovane manipolo di reclute della SA (Sturm Abteilung).

Il ministro Amato ha ragione a tal proposito a dire che, se non si adottano al più presto misure per la sicurezza, il rischio è quello di creare l'humus per una svolta "reazionaria e fascista" del paese. Ha ragione perchè il popolo, per quanto bue possa essere, prima o poi si dovrà pure accorgere di essere preso continuamente per il naso.

Prima o poi dovrà pure capire che non tutto va bene, altrimenti sarebbe composto solo da negazionisti!


P.s. Naturalmente, siccome in Italia c'è libertà di espressione del pensiero, Il Pizzino - per aver scritto queste cose - rischierebbe di passare per le tenaglie della de iure condendo legge Mastella. Tuttavia al Pizzino poco interessano tali facezie: gli importa rimanere persona libera e non è di nessun interesse per lui se qui la verità la chiamano "apologia".

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