Friday, September 28, 2007

Vigili (e) camorristi.
La polizia al tuo servizio.
La Squadra Mobile di Caserta, su delega della Dda di Napoli, sta dando esecuzione a numerosi decreti di perquisizione, nel Casertano, tra Aversa, Casal di Principe e San Cipriano d'Aversa, nelle abitazioni di numerosi vigili urbani ai quali sono state notificate informazioni di garanzia: l'ipotesi di reato è collusione con la camorra. Ad uno dei vigili, Giuseppe Iovine, fratello del latitante Antonio, soprannominato "'O ninne'', nell'informazione di garanzia si ipotizzano i reati di associazione per delinquere di tipo camorristico, concussione e peculato, aggravati dal metodo mafioso. Dalle indagini della Squadra Mobile è emerso che Giuseppe Iovine, grazie allo stretta legame di appartenenza con il fratello e, dunque, con il clan dei "Casalesi" ha esercitato "un assoluto dominio all'interno del comando vigili, nonostante la Prefettura di Caserta gli abbia sospeso, sin dal 1995 la qualifica di agente di Ps e gli abbia vietato di detenere armi". Secondo le risultanze degli accertamenti della Polizia e della Dda, gli uffici del comando di Polizia Municipale sono stati utilizzati spesso "per organizzare riunioni con pregiudicati, utilizzando per fini privati telefoni e le vetture in dotazione per spostamenti di natura privata e di carattere illecito". Gli stessi uffici, prosegue la nota della Polizia, sono stati anche utilizzati per sniffare cocaina. E' anche emerso, conclude la nota, che Giuseppe Iovine ed alcuni colleghi, "tra cui lo stesso comandante, avrebbero costretto alcuni operatori economici della zona a versare loro somme di denaro, più volte con cadenza mensile".

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