Tuesday, August 07, 2007

LA RIDICOLA STORIA DI UN CONCERTO CHE NON SI PUO’ FARE PERCHE’ ESPRIME SOLIDARIETA’ A CIAVARDINI

E’ successo in Puglia. Per l’esattezza a Modugno, in provincia di Bari. In questa cittadina il 3 sera avrebbe dovuto tenersi un concerto organizzato dai gruppi della musica alternativa, organizzato in solidarietà con Luigi Ciavardini. Scrivo “avrebbe” perchè è successo un putiferio, e i programmi sono cambiati. Il sindaco di centrosinistra aveva concesso l’autorizzazione per lo spazio (che era stata regolarmente richiesta dagli organizzatori), tutto sembrava regolare, ma poi, alla viglia del concerto, è improvvisamente intervenuto il sindaco Michele Emiliano - detto “lo sceriffo” - che con Modugno non c’entra nulla perchè è il primo cittadino di Bari. Emiliano ha detto che a lui quel concerto sembrava un’offesa alla memoria delle vittime della strage, e che quindi non si doveva celebrare. Il sindaco di Modugno pare che si sia piegato a questo diktat, dice che ha parlato con gli organizzatori, e di comune accordo il concerto è saltato. Non so se questo accordo ci sia stato davvero come sostiene il sindaco di Modugno (a me pare che non sia così, a sentire il tenore delle proteste dell’associazione Azione e tradizione) ma anche se ci fosse, per pressioni esercitate in loco, è un accordo sbagliato. Al che mi viene di dire. Qui la politica non c’entra nulla, non dovrebbe avere nessun peso essere di destra o di sinistra, essere innocentisti o colpevolisti sulla strage, su Ciavardini, su la Mambro e su Fioravanti, ma solo avere un minimo di buonsenso. Impedire il concerto che sostiene la campagna innocentista di una persona che è condannata in via definitiva ed in carcere è una vergogna. Ed è una vergogna a prescindere dall’identità politica del condannato, a prescindere dala sua simpatia, dal fatto se sia pentito o meno. Impedire un concerto di solidarietà per il condannato di un processo su cui esiste perlomeno una… “letteratura controversa” è una seconda vergogna. La terza è usare la memoria delle vittime e spiegare che quel concerto le offenderebbe. Sono davvero stupito che nessun dibattito si sia aperto e che nessuna voce si sia levata, di nessun partito, per criticare questa censura. O c’è qualcosa che non so (ma che nessuno degli amministratori ha spiegato, chessò, gravissimi motivi di ordine pubblico) oppure questa storia rappresenta una grottesca limitazione delle libertà di opinione nel nostro paese.

Luca Telese (”Il Giornale”)

1 comment:

Lo PseudoSauro said...

"altrove", "altri" si offendono se suoni Wagner... altri ancora si offendono per delle vignette: evidentemente e' un mondo di permalosi. :-)