Contro l’Illuminismo.
«Si forgia, da Herder a Spengler a Meinecke, un’altra modernità che per un secolo e mezzo non ha cessato di contrapporsi alla modernità razionalista, proclamandone il crollo dei valori. Questi valori potevano essere quelli del razionalismo dei Lumi, dell’umanesimo antico coi suoi principi radicati nella legge naturale, o della morale cristiana. I valori universali, così come i principi dell’89, la democrazia di Weimar o la Terza Repubblica, non sono crollati da soli. Non sono stati la ricerca della pluralità, né lo sviluppo delle scienze della natura, la scoperta che ci potevano essere più geometrie, così come mentalità differenti e psicologie dissimili, che dovevano produrre necessariamente l’idea che, allo stesso modo, c’erano più morali, più verità o più specie umane. L’idea di differenza comporta tanti pericoli quanto quella di uniformità. Ponendo l’accento su ciò che separa gli uomini, rifiutando l’idea che possa esistere una sola natura umana, lo si è visto, si provoca lo sfacelo dell’umanità.»
Di Zeev Sternhell, che insegna all’Università ebraica di Gerusalemme, ricordiamo, tra le altre opere, Nascita dell’ideologia fascista (1993), La destra rivoluzionaria. Le origini del fascismo in Francia 1885-1914 (1997), Né destra né sinistra: l’ideologia fascista in Francia (1997), Nascita di Israele. Miti, storia, contraddizioni (1999).
Buona lettura!
Wednesday, June 20, 2007
Posted by CampaniArrabbiata at 9:24 AM
Labels: cultura, illuminismo, libri
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1 comment:
Grazie
liberali per israele
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