Ripartire dai campi Hobbit.
Ieri a Benevento si è celebrato il primo campo Hobbit di Montesarchio ed è stato un successo oltre ogni aspettativa. "I compagni", rinunciando finanche ad assaltare le banche della Capitale in occasione della visita di Bush, hanno organizzato ben 3 presidi antifascisti in città, uno addirittura con il concerto dell'ormai celebre Andrea Rivera - il capellone che insultò il Papa il 1° maggio, la star della sovietica Dandini per intenderci.
L'evento non è passato inosservato, la stampa gli ha dedicato ampio spazio: IlRoma, il Giornale e, persino, la Repubblica non sono stati parsimoniosi con l'inchiostro; oggi su Libero Veneziani ha voluto ricordare "il suo" campo.
I leader dei micropartiti della destra extraparlamentare si sono sprecati nell'elogiare Montesarchio, eppure nessuno di loro è disposto in concreto a rinunciare ai suoi interessi di bottega. Alemanno,fino al 2004, prima che Fini sciogliesse le correnti e ci togliesse "anche quello", è stato l'unico ad aver provato a far rivivere quell'esperienza, organizzando campi base aperti a tutto il mondo della destra sociale e comunitaria.
Ora,ogni anno, ogni componente si organizza "nella sua contea": i Siciliani si radunano a Taormina, i Romani a Rieti, i Veneti si fanno il loro bel campo Nord, Forza Nuova opta per l'iscrizione aperta ai soli soci. Insomma, ognuno se ne sta per i fatti suoi rivendicando nette catterizzazioni, dimostrando di non avere capito un bel niente: i campi hobbit prima di tutto furono un momento comunitario tra camerati in senso letterale, ossia tra persone che condividevano la stessa camerata. Si caratterizzarono per la loro vivacità, non rappresentarono semplicemente una scampagnata fine a sè stessa: fu lì che nacque il sottobosco culturale che si impara a conoscere avvicinandosi al nostro ambiente. Si trattò di metapolitica: ecologia, associazionismo, musica. Si trattò di kulturkampf.
Ritenendo il fascismo italiano troppo provinciale, i giovani rautiani superarono il reducismo e iniziarono a sperimentare nuove frontiere.
E', per questo, che bisogna partire proprio dai campi hobbit per rinascere. Si lanci il sasso nello stagno, si organizzi un campo unitario.
Sunday, June 10, 2007
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