I cristiani non possono essere comunisti.
Ebbene sì, anche IlPizzino ogni tanto si ammala. Mentre, tra il cosciente e l'incosciente, mi gustavo come medicinale un film di Totò, girando per errore canale, mi è capitato di udire la parola maledetta: comunista. Incuriosito, dopo essermi assicurato di non aver avuto una visione, ho approfondito i fatti. Si trattava di una catechista che era stata rimossa dal suo incarico per essere iscritta al partito comunista e che, allora, si era rivolta a Mi Manda rai3. La scena era a dir poco discustosa: da una parte, in contatto telefonico, il prete che cercava di motivare la sua decisione, dall'altra la tipica chiattona di paese un po' pacchiana e vajassa che si beava del fatto che il conduttore tanto occhialuto quanto cafone, tal Vianello, prendesse in giro il parroco. Il marxismo, se non fosse chiaro, si basa sull'ateismo, su una visione del mondo che è fatta di prassi e per il quale la religione è oppio. Se uno è comunista non può avere una religione, che ci vuole a capirlo? La storia l'ha dimostrato, anche se non abbastanza alla nostra sedicente catechesta, la quale si è ostinata a sostenere di essere a favore di aborto, eutanasia, divorzio, Dico e altre amenità simili. Ohibò, se sta vajassa è così combinata, come può pretendere di insegnare ad altri la dottrina di cui non ha capito nulla?
Bene, quindi, ha fatto il parroco di Solofra.
p.s. La foto con l'indicazione per il Vaticano è stata curiosamente scattata nel centro storico di Napoli: una bella sfacchinata a piedi.
Friday, October 26, 2007
Posted by CampaniArrabbiata at 11:53 PM
Labels: progressismo.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
2 comments:
Quel genere di trasmissioni le può guardare solo uno quando non è nel pieno delle sue facoltà di scelta consapevole :-)
Auguri di pronta guarigione.
E' vero! E' vero!:-)
Post a Comment