Saturday, October 20, 2007

Chi comanda nel calcio?

"Napoli fogna d'Italia", "Ciao Colerosi", "Ciao Turbercolosi" sono alcuni dei simpatici striscioni con cui i tifosi interisti hanno salutato l'arrivo del Napoli a San Siro. La sanzione, se possiamo considerarla tale, è stata la chiusura per una giornata di uno solo dei tre anelli della curva Nord interista (un settore da circa cinquemila posti). L'accoltellamento di due tifosi napoletani, sempre ad opera di tifosi nerazzurri, non ha comportato conseguenze. Massimo Moratti, che non sa nemmeno lui come faccia ad avere tanti soldi, scendendo dalle nuvole, ha commentato sostenendo che la sanzione gli sembra troppo severa. Evidentemente ignora che tutto il San Paolo, e non solo un settore, è stato vietato al pubblico per la partita col Genoa, per uno striscione "offensivo" e per una bottiglietta lanciata dai distinti che avrebbe colpito un guardalinee procurandogli - si legge nelle motivazioni della decisione - "una sensazione dolorifica". A Torino torinisti e juventini hanno preso in ostaggio un quartiere prendendo a botte un cameraman, ma nessuno ha pensato di adottare una sanzione. Allo stesso modo a Roma, Reggio Calabria, Livorno è stato possibile lanciare razzi e oggetti in campo senza conseguenze di rilievo.
Il sottosegretario allo sport, un certo Lolli, a domanda precisa così ha risposto: "Differenze tra nord e sud? Non c'è un complotto, tuttavia sono d'accordo che il criterio di valutazione debba rientrare nei canoni dell'oggettività Le decisioni prese a Napoli, devono essere le stesse che vengono adottate a Roma e Milano. Mi auguro che di qui a poco si arrivi a decisioni il più possibile uniformi". L'augurio evidentemente non si è concretizzato, tanto è vero che, per due partite, considerate a rischio 4 e che si giocavano nella stessa giornata, sono state adottate due decisioni diverse: Roma-Napoli è stata concessa ai soli abbonati, lo stesso non è stato fatto per Livorno-Lazio.
Posta la dovuta attenzione alla strategia con cui i poteri forti "amministrano" il calcio italiano, andiamo a commentare la partita. Gli azzurri contro la Roma sono riusciti a mostrare tutte le loro potenzialità e i loro limiti. Il Napoli è squadra tenace, brillante, coraggiosa, talvolta impavida, ma spesso finisce per accontentarsi di quello che ottiene senza osare quanto dovrebbe. Ostaggio della mentalità difensivistica di Reja, i partenopei dovrebbero impostare di più a centrocampo con pressing più alti: la forza c'è e si è visto, però bisogna esprimerla pienamente. Segnare 4 goal ad una squadra forte come la Roma non può essere casuale e, anzi, dimostra che questo Napoli deve puntare alle prime 6 posizioni. Regalare quattro goal alla Roma con un rigore ingenuo, un errore nella respinta, una papera di Iezzo e una punizione inesistente deviata in autogoal da Garics per andare tre volte sotto e poi prendere una traversa clamorosa con Lavezzi, fallire sotto porta con Calajò e il tiro a barba di paolo di Hamsik deve farci rammaricare per il pareggio. Il Napoli non è più la squadretta degli ultimi 10 anni, ma una formazione di carattere che deve farsi rispettare da tutti. Per tale motivo, deve fare punti ovunque e comandare in casa con chiunque. Se lo può permettere.

4 comments:

Anonymous said...

Per me è indegno a prescindere che si squalifichino i campi con tanta facilità.
anchè perchè se ce la liberta di espressione deve essere rispettata
Per me il campo va squalificato solo in casi eccezionali finendola con questo finto perbenismo dilagante

Anonymous said...

primo goal: rigore ingenuo.
secondo goal: iezzo sbaglia il rinvio sulla ribattuta
terzo goal: papera di iezzo
quarto goal: punizione inesistente e autogoal di garics.



glieli abbiamo regalati

Anonymous said...

Curva Milan, spuntano cori razzisti
Anche i rossoneri contro il Napoli
Non è servita la squalifica comminata alla curva dell'Inter a scoraggiare insulti e cori razzisti. Destinatari sempre il Napoli e i napoletani presi di mira dai tifosi rossoneri che, in una sorta di solidarietà perversa con i cugini nerazzurri, durante la gara tra Milan ed Empoli hanno intonato sfottò del tenore identico a quello degli striscioni esposti durante Inter-Napoli, match giocato il 6 ottobre scorso.


Di accomunarli, in questo caso, ai quei tifosi nerazzurri rei di aver causato la squalifica della propria curva, si sarebbe fatto volentieri a meno. Ed invece, ancora una volta, tocca stigmatizzare episodi che non hanno nulla a che fare con il calcio giocato. Anche parte dei tifosi del Milan si è distinta per atteggiamenti razzisti e cori poco piacevoli. Nessuno striscione ma una voce forte contro il nemico comune: Napoli e i napoletani. Il nuovo episodio è avvenuto durante Milan-Empoli a sole due settimane dagli striscioni esposti in Inter-Napoli del 6 ottobre scorso.

Se nell'occasione precedente il giudice sportivo squalificò la curva nerazzura, non è detto che non possa intervenire in questo caso analizzando gli "audio" della gara. Al di là di quello che accadrà resta l'episodio, spiacevole, che testimonia ancora frange malate di un tifo che stenta a guarire dalle accuse di razzismo di cui, a volte, è ancora tacciato.

Anonymous said...

MILANO AIDS