Piccoli vermi crescono.
Si sono staccati dal corteo studentesco contro la riforma Fioroni, che prevedela reintroduzione dell'esame di riparazione(bene:è tempo che a scuola si torni a studiare e che gli asinelli siano bocciati), per imbrattare i muri delle centralissime Corso Umberto e via Agostino De Pretis con scritte contro il Papa, il quale passerà per quelle strade in occasione della sua visita a Napoli il 21 ottobre prossimo. Sei in tutto, quattro ragazzi e due ragazze, iscritti in diverse scuole cittadine, sono stati denunciati a piede libero per danneggiamento. "Occupiamo il Vaticano", "Impicchiamo il Papa","Cloro al clero", "Né Dio né stato", "Morte a Natzinger" sono alcune delle scritte vergognose che campeggiano e che si sono sostituite a quelle che, fino a pochi giorni fa, riempivano gli stessi muri con slogans parimenti infami a favore di aborto, eutanasia e contro il Papa. Tutto questo non è che il frutto di una campagna mediatica offensiva fomentata dai progressisti omofili, radicali e comunisti, che non esitano ad aizzare giovani esaltati pur di attaccare la Chiesa Cattolica e i suoi fedeli. Intanto il sindaco di Napoli ed ex ministro degli interni, R-R Jervolino, invece di partecipare al gay pride, forse dovrebbe occuparsi delle strade della città che tenta malamente di amministrare.
Saturday, October 13, 2007
Posted by CampaniArrabbiata at 6:30 AM
Labels: progressismo., violenza.
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