« E' intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni.Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà.»
2 comments:
"Sarebbe stato meglio morire sotto il cielo irlandese
piuttosto che combattere con inglesi a Suvla o a Sud el Bar"
"I più coraggiosi caddero e nel silenzio le campane suonarono tristemente il requiem per coloro
che morirono in quella Pasqua di primavera. "
come si fa a non amare questa canzone(ne ho 4 versioni)
Ti consiglio di cercare altre canzoni dei dubliners, in particolare Whiskey in the Jar e Spanish lady che sono fantastiche.
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