Thursday, February 08, 2007

È sempre colpa dei fascisti!
Se a salvarci ci pensa la Melandri

Siamo alle solite. In Italia, quando non si sa che fare, esiste una via per mettere tutti d’accordo: incolpare i fascisti. È così da sessanta anni, e poco importa se ormai la specie è in via di estinzione;è un metodo efficace per intorpidire le acque, rinviare i problemi, distogliere l’attenzione. Non appena mi sono reso conto della criminalizzazione da parte dei media del mondo ultras, ho capito subito dove si voleva andare a parare e, non a caso, l’Unità tre giorni fa ha titolato “Mafia e Fascisti dietro il calcio violento”. Già l’Unità, lo stesso quotidiano che scrisse che il padre di Storace era un picchiatore di ebrei fascista prima delle elezioni regionali salvo poi smentire tutto e che settimane fa infangava la memoria Nico Azzi, stavolta ha fatto la scoperta dell’acqua calda: nelle curve si fa anche politica. E poco importa se le curve dell’Emilia, delle Marche e della Toscana sono tutte schierate a sinistra, per l’Unità sono tutti fascisti. E meno importa ancora se la città più rossa d’Italia, Livorno, detiene il record assoluto di diffidati (oltre 800. Questa cifra non è raggiunta nemmeno da Roma, Napoli e Milano per capirci). Gli ultras di Catania sono schierati a Destra e, se tra i fermati c'è anche un forzanovista, è solo un caso e ciò non implica che i violenti stiano a Destra.

Ciò che penso delle strumentalizzazioni in atto, l’ha già espresso magistralmente Vandea; ciò che mi rattrista è come molti che non hanno mai frequentato lo stadio si siano lasciati andare a commenti qualunquistici che danno legittimità ai fendenti di giornali come l’Unità. Conosco ultras, conosco ultras che fanno politica, conosco ultras che sanno di politica, ultras che discernono tra calcio e politica e ultras che esauriscono la loro azione politica nel braccio teso alle partite della Lazio o della Roma.; ma questo non implica che l’ultras è un militante politico, né che i teppisti siano tra quelli che fanno politica.

Io sono un canottiere, un appassionato ciclista, un sommozzatore, un tennista della domenica, seguo anche basket e calcio. Sabato sono andato a vedere al PalaBarbuto la sfida di basket tra Napoli e Teramo: il pubblico era composto, educato, competente; si nota subito la differenza con lo stadio, al San Paolo ad esempio c’è gente di tutte le specie perché il calcio polarizza a sé mille realtà e molti ci vanno per sfogarsi fregandosene della partita.

La situazione negli stadi è degenerata negli ultimi 10 anni, da quando cioè la legge Veltroni consentì lo scopo di lucro anche alle società di calcio; oggi al governo c’è la stessa maggioranza di allora e, sinceramente rabbrividisco quando sento il ministro dello Sport, Giovannella Melandri, lasciarsi andare a dichiarazioni quantomeno avventate: che significa privatizziamo il calcio? Ho il timore che a Sky e ad altri poteri forti che oggi ruotano intorno al calcio si vogliano attribuire ulteriori benefici. L’impressione, più che motivata, è che il Governo voglia correre sull’onda del momento per sbrigare i suoi affari. Se non ci fosse stato il morto, sarebbe stata una giornata d'ordinaria amministrazione. Gli scontri con la polizia non sono una novità, tanto che non si capisce perché, quando fu varato il pacchetto antiterrorismo da Pisanu introducendo i biglietti nominali, la sinistra insorse contro la repressione del governo Berlusconi e a difesa del mondo ultras. Chiedo: ha senso far giocare le partite a porte chiuse per stadi che si sapeva già non a norma? La logica vuole che si doveva valutare all’inizio del campionato – avvisando chi voleva abbonarsi! – se giocare o no a porte chiuse. Ora la stagione deve concludersi e poi si vedrà. Ad esempio a Napoli è già in progetto da tempo di costruire uno stadio nuovo qualora all’Italia venissero assegnati gli Europei. “La sparata”(leggasi demagogia) del Governo non avrà altro effetto se non quello di indebolire la candidatura dell’Italia, ciò anche perché né gli ospedali, né i tribunali, né le scuole, né gli uffici pubblici da noi sono a norma. Che facciamo, chiudiamo tutto?

2 comments:

Scorretto said...

"e a far passare per nero ciò ch'è rosso…lo fanno da trent'anni a più non posso.": così cantavano gli Amici del Vento...ed è la verità purtroppo.

Anonymous said...

Pure al tg1 oggi hanno fatto un servizio sugli ultras di destra...vergogna!