Sunday, February 11, 2007

ESULI IN PATRIA.


E raffreddore fu. Ieri, non si sa se per dedizione o incoscienza, IlPizzino ha sfidato pioggia e vento in motorino pur di essere in tempo a Salerno alla fiaccolata in ricordo della tragedia delle Foibe. Era una manifestazione che sentivo fortemente e non sono state di certo le condizioni climatiche ostili a fermarmi. è stato un sabato atipico quello di ieri, l'ho trascorso guardando assieme ad una ventina (si può dire o Fini si risente?) Camerati un bel documentario prodotto dalla regione Veneto sulla questione giuliano-dalmata. Rifuggo da ogni sorta di retorica e non voglio riprodurre argomentazioni già meglio esposte da altri bloggers, per questo mi limito in poche righe ad una mia personale riflessione. Ieri, Napolitano ha scoperto che contro le Foibe “ci fu” una vera e propria "congiura del silenzio", cui concorsero, se non tutti, in molti. "Ci fu"? Che significa ci fu? Il comunista Napolitano davanti al comunista Bertinotti e all'ex comunista Veltroni è riuscito ieri a non pronunciare mai la parola comunismo, mentre ha sostenuto che quella delle foibe fu tragedia causata dai nazionalismi e - udiamo-udiamo! - dal fascismo(!?). Celebrando il 10 febbraio come festa della repubblica, sembra che si sia voluto concedere alla destra un contentino, qualche carta in più nella gara a chi ha avuto più morti, ma si omette sempre di parlare delle responsabilità che ebbe il PCI e in prima persona Togliatti. Si cerca sempre di sminuire la vicenda usando parole come "titini,slavini,piccirillini" e non si dice mai a chiare lettere che furono i partigiani comunisti jugoslavi con il sostegno dei comunisti nostrani. L'anno scorso a ricordo del 10 febbraio la Rai trasmise un film RIDICOLO - realizzato dal regista comunista Alberto Negrin e dal comunista Leo Gullotta - a metà tra la favoletta e la farsa che fu assolutamente indigeribie (e neppure questo film assai "soft" piacque a detentori della verità ufficiale ndr). Porzus di Renzo Martinelli, che si dice essere film più serio e riflessivo, invece, non è stato mai trasmesso: censurato a priori, "a prescindere" citando Totò.
La maggior parte della popolazione italiana cosa siano le foibe non lo sa - io stesso non l'ho certo appreso sui libri di scuola - mentre la storiografia marxista continua a manipolare i fatti passando dal negazionismo al giustificazionismo. Esuli gli istriani lo sono stati due volte: nella loro terra e in Italia, nazione che li ha sempre considerati scomodi testimoni. Per questo - io, che divento antisemita una volta all'anno (il 27 gennaio, giorno della c.d. "memoria") perché detesto i martiri di serie A e il protagonismo - rifiuto ogni sorta di tentativo di pacificazione nazionale. Se per memoria condivisa si vuole intendere rinunciare al proprio patrimonio ideale; io sono sicuro che sia meglio continuare a guardare un documentario con venti persone in tutto, ma almeno senza cedere di un passo.

2 comments:

Massimo said...

Esattamente quel che penso io.
A sinistra interpretano la "pacificazione" come rinuncia, da parte nostra, ai nostri Ideali.
Allora meglio lasciare le cose come stanno, perchè non è suficiente l'autocritica di un comunista, ma se proprio vogliamo essere puntuali, occorrono scuse e ritiro definitivo dalla politica di tutti coloro che abbracciarono (continuando ora a stare dalla stessa parte nonostante le autocritiche) o continuano ad abbracciare l'ideologia comunista.

CampaniArrabbiata said...

Giusto per fare un nome, Napolitano dovrebbe andarsene.