Wednesday, February 07, 2007


Salvatemi da Baudolino!

Una nazione in cui i comici ci spiegano chi votare, i politici si dilettano in balletti di dubbio effetto, i menestrelli televisivi ci fanno lezioni di moralità: questa è in sintesi l'Italia, patria indiscussa del trasformismo oltre che della commedia dell'arte.

Nel momento in cui ho assistito all'episodio che mi accingo a commentare avevo già in mente di ritagliarmi uno spazio per affrontarlo, mai immaginando che il fatto sarebbe diventato un caso sulla stampa. Premetto subito che il titolo trae in inganno e non ho nessuna intenzione di fare un'analisi introspettiva del protagonista del bestseller di Umberto Eco; io Baudolino non l'ho letto e, benchè sia anche questo costume prettamente italico, preferisco non dissertare di quello che non conosco.

Il personaggio di cui il Pizzino intende oggi occuparsi è stato già magnificamente descritto ieri su Libero da "Dreyfus", che ha iniziato il suo articolo con un enfatico "Habemus Pippum". Stiamo naturalmente parlando di Pippo Baudo, un personaggio che da quararant'anni scorazza sulla tv pubblica ritenendola ormai cosa privata e che, in balia di patologiche manie di grandezza, crede di essere l'unico paladino dei giusti,
Il fatto di cui stiamo parlando si è verificato durante "Quelli che il calcio", trasmissione in cui Baudo è intervenuto per commentare il tragico episodio di Catania. Senonchè il noto presentatore è arrivato a bacchettare Papa Benedetto, reo di non aver fatto, durante l'Angelus domenicale, riferimento agli scontri dello stadio Massimino e di essersi, invece, occupato di argomenti, secondo Baudo lontani dai problemi sociali, come famiglia e pacs. Più precisamente ha sentenziato: "Il dovere della Chiesa è essere vicini ai problemi sociali. Il Papa non ha detto una parola nell'Angelus...mi disturba che, in una giornata così, lui non abbia parlato di questa nostra tragedia" >

Naturalmente il coupe de Theatre ha infiammato i cuori dei progressisti che, dopo aver giurato amore eterno a Baudo, non hanno perso tempo per attaccare a loro volta il Papa e rilanciare i tanto amati pacs. Baudo non è nuovo a queste strizzate d'occhio a sinistra; lo ricordo nel 2001 ospite da Luzzatti vantarsi che non avrebbe votato Berlusconi e che mai lo avrebbe fatto, mentre il conduttore continuava a mangiare escrementi(di cui non è mai stata identificata la natura) suscitando le grasse risate degli spettatori (quella sì che era arguta satira, gulp!)
Sì, Pippo Baudo è Pippo Baudo. è un "cattolico deluso" lui e poco importa se è separato e fa del sensazionalismo la sua arte, riassume magistralmente la situazione in cui versa l'Italia, una nazione che sa di muffa e che ai giovani non apre se non hanno un mecenate, possibilmente progressista, che può introdurli nel mondo delle starlette. Baudo è lì su Rai1 da quarant'anni e nessuno lo sposterà mai da lì: quando sono nato lui c'era da sempre, quando non ci sarò più lo vedrò ancora imbalsamato a reti unificate. Non ci sono vie di fuga, rassegnamoci. Al massimo possiamo fingere un suicidio a Sanremo, così Baudo ci salverà!

Meglio rosso che laicista.

3 comments:

Bobo said...

applausi!sottoscrivo tutto!Baudo dovrebbe pensare ai fattacci suoi, ignorante com'è!
p.s: cmq io l'ho letto baudolino, e ti assicuro fa proprio cagare!uno dei peggiori di umberto eco, che cmq di belli ne ha scritto uno solo...

Bobo said...
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CampaniArrabbiata said...

ahi ahi, Bobo. Mai criticare la cultura dominante di cui Eco è parte integrante. Non lo sai che da noi vige la verità ufficiale come in Urss? L'Umbertone ha ben 33 lauree e, siccome è la quantità che fa la quantità, considerata la voluminosità dei suoi mattoni, non possiamo che osannarlo.