è nata una stella: er sor Oreste.
L’abbraccio più lungo Oreste Scalzone, ex leader di Potere operaio, lo riserva ai terroristi. Vecchi e nuovi. Baci all’ex brigatista rosso Paolo Boschieri, all’amico Mario, altro ex dei Comitati comunisti rivoluzionari oggi nel Social Forum, ai duri e puri di un tempo tra Potere operaio e Autonomia, oggi un po’ attempati che sfilano e che lui incontra lungo il corteo. Ma Scalzone è icona soprattutto per i giovani, seppur ormai sessantenne lo riconoscono in moltissimi, dai 16 anni in su. Un tam tam di passaparola lungo il corteo. Lo applaudono i ventenni no global dei centri sociali. Viene invitato negli atenei, «Oreste quando vieni da noi, a insegnarci all’Università?». Lo abbracciano e sostengono per tutto il corteo. Occhi colmi di stima, amore. Un mito, il loro. Fotografie con i telefonini, con le polaroid “usa e getta”. Gigioneggia lui, ma non si sottrae. Firma l’appello dei Carc contro i compagni detenuti. E ancora abbracci. Come con il segretario generale della Fiom Giorgio Cremaschi, «Io ti abbraccio in pubblico - si stringe l’ex leader di Potere operaio - ma qui è pieno di giornalisti», e il sindacalista infila la battuta: «Bisogna vedere chi dei due è il terrorista». Bentornati nel 1970!
Monday, February 19, 2007
Posted by CampaniArrabbiata at 4:39 PM
Labels: comunisti, terrorismo
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2 comments:
La vulgata comunista lo dava per moribondo ... come la Baraldini ...
E poi tutti scandalizzati se trovano un arsenale nascosto... Ipocriti. E anche un po' idioti...
Bella Pizzino complimenti per il blog
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