Wednesday, November 01, 2006

PIù BELLO CHE INTELLIGENTE.
In questi giorni Il Pizzino di fesserie su Napoli ne sta ascoltando e vedendo a iosa, pur non trovando riscontro tra la situazione da far west descritta dai telegiornali e la sua realtà. Eppure Il Pizzino, contrariamente a un Mariniello qualunque a Napoli ci vive.
Non se la prenda l'amico Pietro, ma il Pizzino ha sorriso pensando all'immagine di sua nonna che scende dalla crociera armata di mattarello per il timore di essere scippata. Il Pizzino in tutta la sua vita ha assistito ad uno solo scippo e a Parigi per giunta,ma non per questo ha mai fatto un ragionamento logico-deduttivo(?!) di scarso valore metodologico - come è stato fatto - del tipo: a Parigi ho visto uno scippo,ergo sono tutti ladruncoli. Napoli, come tutte le grandi città, ha gli stessi problemi di delinquenza comune: Roma, Milano o Parigi non ne sono esenti. Il fenomeno mafioso, e ci si rende conto che per chi vive al Nord è difficile da capire, è di ben altro livello: inerisce il controllo del territorio, gestione di potere e impresa, imprenditoria medesima, pressioni sull'attività politica, sociale, culturale, economica di un paese. Il Pizzino nota con dispiacere che, quando si tratta di fare una riflessione politica su Napoli, si finisce sempre per discutere non della sua classe dirigente, ma per ragionamenti metapolitici, spesso assai sciocchi. I pennivendoli in primis fanno del terrorismo etnico, scrivono e dicono più di quanto sappiano, diffondendo impressioni distorte. Non so se è un caso, ma a Napoli ormai si vedono solo turisti stranieri, gli Italiani si sono eclissati...sarà mica il frutto di questa propaganda?


Una chicca con Sarcinelli, Paolantoni, Covatta.

Calderoli: a Napoli tutte le forze armate.
Per la lega bisogna mandare anche l'aviazione e bombardare indistintamente


di Alberto da Giussano

A riprendere la proposta lanciata da Mastella sulla possibilità di inviare dell'esercito a Napoli ci ha pensato in serata l'ex ministro Roberto Calderoli. Il dentista, dopo aver dichiarato che "Napoli è una fogna aperta che va bonificata", ha rimproverato Mastella, ritenendo che, per il capoluogo campano, non è sufficiente l'esercito, ma bisogna inviare anche l'aviazione e la marina. "Puntare specificatamente su donne e bambini è l'unico modo per impedire che si riproducano", per questo bombardare Napoli e raderla definitivamente al suolo è ciò che noi tutti auspichiamo. Solo un'azione sinergica tra le forze armate, sempre secondo Calderoli, potrà far finalmente estinguere la razza terrona. "Negli ultimi 5 anni al Governo abbiamo già fatto molto...ora ci penserà Prodi a portare a termine la missione". A rincarare la dose ci pensa subito dopo Roberto Maroni il quale, se già aveva più volte ribadito che la Lega si sentiva svincolata da qualsiasi accordo politico, ha chiarito che se il Governo Prodi porrà in essere un'azione penetrante per l'abbattimento del Sud, la Lega sarà pronta a fare la sua parte entrando nella maggioranza di centro-sinistra. Coglie la palla al balzo anche il segretario dei comunisti italiani, Oliviero Diliberto, per chiedere di ritirare le truppe dall'Iraq per mandarle in Campania. Si respira l'aria del grande inciucio. To be continued...

8 comments:

Anonymous said...

Non è la Lega che è razzista sono loro che sono napoletani!
Solo le forze armate e l'aviazione? Per la lega e i comunisti italiani propongo un trattamento shocka e distruggi. Fosforo bianco, armi batteriologiche, atomica sporca, ddt e antrace. Non si sa mai. Gli scarafaggi sono molto resistenti.
FORZA NAPOLI, FORZA SUD. LEGA MERDA!
Propongo una petizione per bonificare quella fogna a cielo aperto che è la bocca di Calderoli (la testa è tranquilla, tranquilla non c'è niente, manco un batterio).

CampaniArrabbiata said...
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CampaniArrabbiata said...

Ti ringrazio Simone, ma - come ho già scritto a Pietro - non è mia intenzione riproporre la dicotomia tra Nord e Sud.
è solo tempo di tornar a curare i nostri interessi: per troppo tempo il Sud è stato esautorato dai giochi di potere per la presenza della Lega. Ora è tempo di dar peso anche all'elettorato del Sud.

Lo PseudoSauro said...

Se ti va leggi l'intervista a Massimo Fini che sta su... La Padania. E' anche peggio pure se piu' articolata del "pensiero" di Calderoli. Naturalmente si parla di "modernita'", ma non si nega il fatto che e' e rimane unico in Europa (e non solo). Lo Stato i soldi ce li ha messi per decenni, se la societa' meridionale non sa esprimere altro, che si deve fare?

CampaniArrabbiata said...

Da su, Pseudo, non siamo così riduttivi.

Lo PseudoSauro said...

O Capitano, l'hai letto l'articolo di Fini? A me sembra piuttosto azzeccato e per nulla riduttivo. Ti diro' che io ho qualche simpatia leghista, pur senza farne una militanza, ma solo in quanto e' sparito tutto il resto: un partito nazionalista non c'e' piu', e nessuno si occupa di questioni identitarie con un minimo di peso politico. Se in questo bailamme internazionalista non c'e' piu' spazio per un minimo di nazionalismo la riscoperta delle identita' locali e' l'unica possibilita' per non annegare nel minestrone. Se poi si riuscisse ad iniettare un minimo di pensiero politico dove questo non esiste si potrebbero cambiare molte cose. Secondo me in Campania (e in meridione) si dovrebbe fare lo stesso che si fa nel settentrione, cioe' quello che hanno tentato di fare anche in Sicilia per esprimere una classe dirigente finalmente nuova. Naturalmente non e' cosa che si puo' fare in poco tempo, perche' se la mentalita' non cambia la criminalita' non fara' altro che scegliere tra i nuovi referenti politici, come ha sempre fatto.

CampaniArrabbiata said...

Sauro, ma quale nazione? La razza padana non esiste come non è mai esistita la nazione padana, vogliamo fare finzione storica? Per essere nazionalista - e io lo sono - bisogna operare su basi identitarie vere.

Per il resto il problema - ripeto - non è di mentalità, il pensiero politico c'è ed è vivo, il vero problema è che il sistema è chiuso e non aperto a nuove facce/idee. L'azione deve partire dall'alto, non dal basso, il problema metodologico in questo senso è alla radice, è sbagliata la prospettiva da cui si guarda: le intelligenze, le capacità ci sono, ma finiscono per innestarsi obtorto collo altrove e non nella politica campana.
Del resto sappiamo tutti come vince le elezioni Basso: con un sistema clientelare ben sperimentato. A titolo di esempio basti pensare che la Campania ha il triplo dei dipendenti della Lombardia, cosa facciano non è dato saperlo.
Il titolo di M. Fini - che rimane uomo del nord - non l'ho letto, la Padania ha l'edizione on line?

Poi, per il resto, è risaputo che per me i leghisti e i comunisti sono su una barricata che evidentemente non è la mia.

Lo PseudoSauro said...

Capitano: secondo l'assetto attuale le nazioni non esisteranno piu'. Pragmaticamente, chi si oppone alla UE, anche se con meno convinzione di prima? E' preferibile perdere tutta la penisola o concentrare la resistenza in una parte piu' difendibile? Credo che questo ragionamento dovrebbe evocarti qualcosa... Alla progressiva perdita di sovranita' non puo' che essere opposto il localismo, in quanto la nazione e' dispersa in mille rivoli e non fa blocco, anzi, si lascia sempre piu' conquistare. Per conquistare il controllo del territorio non si puo' fare altro che cosi. M'inventerei anche i nibelunghi padani se fosse il caso. :-)