Wednesday, November 08, 2006

DALLA PROSSIMA SETTIMANA NAPOLI NON FA PIù NOTIZIA.

Tra terrorismo e giornalismo: scova le piccole differenze.

Se volete che si apra un'inchiesta, se volete denunciare un torto, se volete una giustizia rapida in Italia non bisogna ricorrere all'autorità giudiziaria o alle forze dell'ordine. C'è un collegio arbitrale cui bisogna adire che garantisce un giusto processo, è Striscia la notizia.

Se volete qualche ragguaglio su quello che sta succedendo nel mondo o nella vostra città non dovete comprare un giornale, guardare un tg o chiedere in giro per strada, per sapere le cose così come sono, basta Striscia la notizia.

Se volete farvi una risata sana, non dovete pensare alle movenze Lilli Gruber e agli strafalcioni di Luca Giurato, c'è lei, Striscia la notizia.

Se volete essere ben governati, non dovete pensare alla classe politica che abbiamo...lo sapete che c'è.

Striscia la notizia fa informazione e satira, amministra il paese e la giustizia. Tuttavia sa ben tenere distinti i momenti, ciò al contrario dei giornalisti che fanno satira sostenendo di fare informazione; della magistratura che fa politica sostenendo di amministrare la giustizia; dei politici che vogliono fare un po' tutto, ma rigorosamente male.
Napoli in quest'ultima settimana è stata distrutta: se ne è data un'immagine sbagliata, si è descritta una situazione che non esiste fornendo un assist a gente che è a metà tra Calderoli e Bocca senza essere nessuno dei 2, quindi un coglione anonimo piuttosto che uno titolato. Il provinciale, il giovane baldanzoso, il blogger sbarazzino, il verdano arricchito o l'ex contadino da supermarket cresciuto in val Brembana si sono così sentiti in diritto di poterle sparare quanto più grosse potessero.

Striscia la notizia, invece, è stata l'unica a fare informazione corretta su Napoli: superficiale quanto volete, ironica, ma corretta.

Si è mostrato che nella Milano bene è facile incorrere in uno spacciatore, ma non si è detto che i Milanesi sono tutti tossici. Cosa che si è scritto per Napoli, laddove pare essere in Colombia. Se andate nelle periferie estreme di Roma, Milano, Torino e Palermo e intervistate un tizio, è naturale che quest'ultimo vi dica che è tutto uno schifo. Con Napoli lo si fa sistematicamente e mostrando solo quella realtà. Il problema di Napoli è politico: sia a Sinistra (che governa tutto da 20 anni) che a Destra (che è pure incapace di esprimere gente valida) c'è solo marmaglia, ma questo un pennivendolo non ha il coraggio di scriverlo. E allora tra un terrorista e un giornalista italiano cosa cambia?

6 comments:

il Castello said...
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Jetset - Libere Risonanze said...

Ciao CapitanoConnell, Napoli è una città meravigliosa ed i napoletani hanno spesso un cuore grande. Nessuno nega questo. Il problema è che Napoli è martellata dai delinquenti (i famosi topi da fogna di Calderoli) che rendono la città pericolosa. Napoli NON E' UNA FOGNA in sé, come alcuni giornali hanno voluto travisare solo per dar contro alla Lega, è una fogna il suo underground di camorra e di criminalità. Pensa che quest'estate alla mia fidanzata è stato rubato il telefonino proprio da un napoletano. Lei si è messa ad inveire contro Napoli, ma non per ciò che Napoli è, ovvero una città dalle mille potenzialità, bensì contro ciò che la strozza e la ricatta. In questo, credimi, siamo tutti a tuo fianco, anche Lei, per riportare la magnifica Napoli ed i napoletani onesti al grande splendore che meritano.

Anonymous said...

Ti informo che alle 18:00 ho visto per sbaglio uno spezzone di programma su RaiUno (non so come si chiami il programma) in cui passavano interviste di napoletani scippati, bombardati, minacciati e preoccupati. Se dovessi andare a Napoli, non conoscendone la realtà, vedendo 5 minuti di questo programma probabilmente sarei spaventato a morte.
I giornalisti sono sempre più sciacalli.

PS: Cap mi cambi il link per favore?
Cuoreribelle è deceduto per far posto a io sto con gli ippopotami.
http://iostocongliippopotami.blogspot.com/

CampaniArrabbiata said...
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CampaniArrabbiata said...

Jet il tuo intervento è condivisibilissimo e tuttavia permettimi di sottolineare che la Camorra, che è cosa ben diversa dalla microcriminalità, non si combatte a suon di campagne stampa diffamatorie.
L'ha scritto Monica, l'ha analizzato Simone nel suo blog: a Napoli la grande questione sta nell'assenza di una classe politica e dello stato. Se il Parlamento approva l'indulto non è certamente il singolo cittadino che deve farsi una giustizia privata, anche perchè questo uno stato di diritto non lo consente.
Di certi SCIACALLI - come è stato giustamente scritto - ne faccio volentieri a meno, perchè il danno che sta subendo Napoli in questi giorni è pari a quello della presenza della camorra. Aggiungo che in questi giorni di baggianate se ne sono scritte e dette a iosa anche tra i partecipanti del Castello: io ho mandato a quel paese in particolare Mariniello - che non è Napoletano e ha cavalcato l'onda - e Abr, il quale ha scritto delle baggianate senza accettare eccezioni. Insomma bisogna ben tenere distinti i problemi senza screditare un'intera regione già troppo danneggiata da uno Stato che l'ha cancellata dalla cartina geopolitica in favore di Roma e del Nord. Descrivere Napoli come una città in cui non si può camminare senza rischiare di beccare un proiettile in testa è un comportamento CAMORRISTICO.
I leghisti capisco pure che vogliano aizzare con frasi ad effetto il loro elettorato - suvvià, apprezzo la difesa d'ufficio, ma loro di certo non vogliono occuparsi del Sud - ma i Giorgio Bocca che vanno sbraitando dalla tv di stato è bene che comincino a ripensare per chi si sbottonavano non molto tempo fa.


p.s. Simone, perdona la mia imperizia, ma da buon Napoletano sono anche accidioso:-)!

Anonymous said...

Di niente Cap. L'accidia è una virtù anche capitolina!