Monday, November 19, 2007

Fini pronto per l'isola dei famosi.

(dedicata a Gianfranzo)

Daje Silvio. San Babila ore 20: un delitto, (stavolta) non inutile. Non si tratta del revirement del film del regista comunista Carlo Lizzani, bensì della cronistoria di un coupe de theatre che sarà ricordato dai posteri.

Andiamo con ordine. Appena una settimana fa Berlusconi, nel suo misurato intervento all'assemblea costituente de La Destra, ha dichiarato che il documento programmatico del partito di Storace è tranquillamente estendibile a tutte le componenti del centrodestra. In questi sette giorni si è discusso molto sul ruolo che avrebbe potuto avere Storace. Ci si è chiesti, in definitiva, per quale motivo AN non vada più bene. La risposta è stata semplice: Fini è il leader più longevo della politica italiana e, nonostante i numerosi salterelli e le giravolte, non è riuscito in 15 anni a far aumentare il suo partito di un solo punto. Il fallimento politico, personale ed etico di un uomo che - per un posto nel salotto buono - ha abiurato il patrimonio ideale di cui si faceva portavoce, è incontestabile, eppure nessuna vera contestazione interna al partito è mai emersa. E' chiaro, dunque, che l'unico modo per indebolire Gianfranzo fosse quello di operare dall'esterno, attraverso cioè una nuova forza capace di rappresentare con più vigore ed efficacia quel popolo che non si vergogna ad essere di destra. Storace, raccogliendo il malcontento generalizzato di una c.d. base non più rappresentata, l'ha fatto e ha offerto all'elettorato un contenitore ampio, capace già in partenza di valere tra il 3 e il 4%.

La concorrenza non è piaciuta al monopolista Gianfranzo, che infatti ha sguinzagliato i colonnelli per demonizzare subito il neonato movimento di Storace e fare terra bruciata attorno lui. Berlusconi è stato accusato di essere il cervello - ma anche il finanziatore - di una operazione volta esclusivamente a distruggere AN; Striscia la notizia di fare satira capziosa contro la zoccoletta ibrida - come la vuoi chiamare una che se la fa con Gaucci? - rimasta incinta di Gianfranzo; l'ambasciata di Israele istigata a scagliarsi contro La Destra (sì, sono arrivati anche a questo!).

La Pescivendola, onorevole de nipotini in Floriani, affidandosi alla terminologia tipica di chi si trova a suo agio solo nel mercato del pesce di Pozzuoli, ha fatto il resto. Ieri, domenica, durante l'annuale kermesse di Destra Protagonista, corrente guidata da La Russa e Gasparri (la manovalanza di Gianfranzo), si è consumato il delitto. Cicchitto, vicecoordinatore di Fi ospite dai finiani, è stato vittima dell'agguato di Italo Bocchino, essendo costretto a difendesi da accuse nevrotiche e strampalate tra i fischi a lui diretti dagli astanti.

Fa ridere, ma la rottura della casa delle libertà è stata voluta e meditata da berluscones, ossia da quella fetta di An che è stata sempre la più fedele - e appiattita! - attorno a Forza Italia. I "duri e puri" invece hanno invece cercato di mantenere compatta e solida la CdL. A volte l'ambizione personale e la smania di potere porta anche al paradosso.

Ora, non si sa se questo antefatto sia legato, ma fatto sta che Silvio - arrivando acclamato dalla folla al gazebo di forza italia di piazza San Babila a Milano - ha annunciato, con accanto la Brambilla, la imminente nascita del partito unico dei conservatori che ingloberà forza italia e tutte le altre forze antiprogressiste che vorranno entrarci. Con una mossa a sorpresa, Silvio ha insaccato Pierferdy e Gianfranzo che da due anni ormai campano sparlando di lui.

Cos'è la genialità? E' inventiva, iniziativa e velocità di esecuzione. Berlusconi è tutto questo. Casini e Fini, due persone che non hanno mai prodotto nulla di originale e che campano sulle idee altrui senza incarnarle, sono stati pensionati in due minuti. Casini, al limite, potrà continuare a cianciare flirtando con le altre componenti di area diccì, ma Gianfranzo che può fare? E' destinato a rimanere chiuso a destra emarginato da solo, lui che emargina e non è di destra, mentre Storace fagocita le sue cellule.

Con una legge proporzionale, il partito di Berlusconi - magari con l'appoggio di Storace - può correre da solo e vincere a mani basse senza curarsi di ricucire con due nemici-amici infidi che tramano nell'ombra assieme agli sgorbi loro sodali.
Berlusconi li ha insaccati, non c'è che dire. Non potranno aspirare alla leadership nemmeno quando Silvio non ci sarà più: le loro percentuali non glielo consentono.

E allora, che fare? L'estro di Berlusconi entusiasma, l'impegno assunto alla costituente de La Destra pure(" il documento programmatico del partito di Storace è tranquillamente estendibile a tutto il centrodestra"). Non resta, dunque, che attendere che il nascituro Partito Unico mantenga quella linea sui temi etici, culturali, sociali e politici promessa.

Intanto a Gianfranzo, futuro disoccupato, non resta che farsi mantenere dalla sua fiamma, la valletta Tulliani, sperando però che questa - caduto in disgrazia - non decida di abbandonarlo (cosa probabile, vista la serietà...).

In tal caso, l'illustre vip dovrebbe solo andare all'Isola dei facinorosi, pardon...dei famosi. I realityshows gli sono sempre riusciti bene...

E.I.

7 comments:

Anonymous said...

ottimo post, lineare e razionale. Boutade ancora tutta da avvalorare però...

Starsandbars/Vandeaitaliana said...

Sarà che a me certe Piazze della mia Milano mi son sempre piaciute....

Piazza San Sepolcro...

Piazza San Babila...

Bei tempi !

Anonymous said...

Se pensi che Fini ha mandato una lettera al corriere scrivendo che bisogna dialogare con l'opposizione prima che venisse approvata la finanziaria, capisci quanto costui siano in malafede e responsabile della durata di prodi.
Berlusconi li ha mandati al diavolo e ha fatto benissimo

Massimo said...

Quando Fini manda lettere al Corriere e rilascia interviste a repubblica, allora si capisce da che parte sta: una parte che non è quella da sempre presidiata dalla Destra.

Anonymous said...

Fini ricorda quei giocatori di poker che si credono dei fenomeni solo in quanto abituati a fronteggiare gli avversari avvinazzati del bar sotto casa. Quando poi però si siedono di fronte ad un vero tavolo verde, si rendono conto solo a tasche svuotate che i loro tris o anche eventuali poker fanno il solletico a chi è abituato a sfoderare delle impreviste scale reali quando il piatto in tavola è veramente ricco.
Forse Fini dovrebbe ricominciare daccapo, magari imparando a giocare bene almeno a rubamazzetto.

Anonymous said...

A me fai troppo ridere quando scrivi Gianfranzo. :)

Incrociamo le dita per questo nuovo progetto.

CampaniArrabbiata said...

Elly, è un nomignolo che gli ho affibbiato da anni. Se guardi il video, saprai da dove nasce e ne capirai il senso: gianfranzo è il vuoto che c'è dentro di te:-p

Le riflessioni di Legio e Massimo sono giuste. Per la fretta, mi sono scordato di citare la lettera mandata da Fini al corriere il giorno prima che la finanziaria fosse approvata. Si tratta di un episodio importante perchè avvalora che è proprio la volontà di fare opposizione che manca.

Quanto ai futuri soggetti politici, aspettiamo: l'entusiasmo c'è, la forza e gli uomini pure.

Zarathustra osserva.