Saturday, December 08, 2007

Sangue meridionale.

VIBO - Una ragazza di 16 anni, Eva Ruscio, è morta nell'ospedale di Vibo Valentia mentre veniva sottoposta ad un intervento chirurgico, dopo essere stata ricoverata per un ascesso tonsillare. I medici del reparto di otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Vibo avevano deciso di effettuare un intervento chirurgico di tracheotomia per evitare difficoltà respiratorie dovute all'eccessivo gonfiore del collo. Nel corso dell'intervento, però, la giovane ha cessato di vivere per arresto cardiaco. Il decesso di Eva Ruscio si verifica a distanza di dieci mesi circa dalla vicenda di Federica Monteleone, sedicenne vibonese, morta dopo essere entrata in coma per un black out verificatosi nello stesso nosocomio nel gennaio di quest'anno.

BARI - Caterina Lomurno, di Altamura, 40 anni non ancora compiuti, è morta la notte scorsa nell'ospedale del paese mentre dava alla luce con parto cesareo la quarta figlia. La donna era madre di tre figlie di 15, 11 e 6 anni. Non è la prima volta che l'ospedale di Altamura finisce sotto accusa per malasanità

POMPEI - Prima alcuni dolori all'addome, poi la corsa: in quattro ospedali campani. Poi ancora la morte, sua e del bimbo che portava in grembo. Si è chiusa così la storia di Paola Cataldi, 36 anni, di Pompei. La storia inizia mercoledì pomeriggio: è allora che la Cataldi avverte i primi malori. La donna viene portata all'ospedale di Scafati, in provincia di Salerno, dove viene sottoposta ad uno screening ecografico ma dove non viene ricoverata. Durante la notte i dolori continuano. Così, all'alba di giovedì, il marito decide di portarla di nuovo in ospedale. La Cataldi arriva al nosocomio evangelico 'Villa Betania' nel quartiere Ponticelli di Napoli: lì i medici fanno capire che un ricovero è necessario, ma Paola decide di andare via. E' in auto, mentre la donna e il marito stanno tornando a casa, in autostrada, la situazione si complica. E' la volta del terzo ospedale, il 'Maresca' di Torre del Greco. La donna è in preda ad un'emorragia: i medici cercano di salvare il bimbo. Tutto invano. E' a questo punto che i medici decidono di effettuare un delicato intervento chirurgico. E' la volta dell'ultima corsa, verso il quarto ospedale, resa necessaria a causa dell'assenza della sala di rianimazione all'ospedale Maresca. Il '118' trasferisce, così, la donna all'ospedale 'La Schiana' di Pozzuoli. Lì Paola Cataldi muore.

TORINO- Si aggrava il bilancio dell' incendio alla ThyssenKrupp, l'acciaieria che nella notte tra mercoledì e giovedì ha trasformato in torce umane sette operai. Dopo Antonio Schiavone, 36 anni, con moglie e tre figli piccoli, è morto Roberto Scola, Angelo Laurino. Ieri sera è morto anche Bruno Santino, l'operaio di 26 anni

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