Saturday, December 01, 2007

Il Papa condanna marxismo e capitalismo.
L’uomo non è solo il prodotto di condizioni economiche.

Nell’enciclica Spe salvi, pubblicata oggi, Papa Benedetto XVI coglie uno dei drammi più acuti e controversi del nostro tempo, un tempo in cui si è smarrita la certezza del futuro, un tempo in cui il crollo delle ideologie e la progressiva materializzazione delle esistenze ha rivelato un mondo “senza speranza e senza Dio”, o meglio “senza speranza perché senza Dio”. Dietro l’idea secondo cui Ragione e libertà “sembrano garantire da sé, in virtù della loro intrinseca bontà, una nuova comunità umana perfetta”, si annida un’illusione che tutt’ora inganna e sottomette i popoli di tutto il mondo. Questa deviata concezione ha raggiunto il suo apice nell’illuminismo, poi nel marxismo e nell’attuale capitalismo sfrenato. L’illuminismo, sempre secondo il Papa, è il “tentativo di instaurare il dominio della ragione e della libertà ora anche in modo politicamente reale”, col rischio della “fine perversa di tutte le cose. Invece “l’errore fondamentale di Marx” è che “ha dimenticato l’uomo e ha dimenticato la sua libertà. Ha dimenticato che la libertà rimane sempre libertà, anche per il male. Credeva che, una volta messa a posto l’economia, tutto sarebbe stato a posto. Il suo vero errore è il materialismo: l’uomo, infatti, non è solo il prodotto di condizioni economiche e non è possibile risanarlo solamente dall’esterno creando condizioni economiche favorevoli”. Nella società odierna, dove tecnologie avanzate e scienza dominano dettando le regole ed i tempi di vita di tutta l’umanità, si nasconde il rischio che il tanto declamato progresso sia in realtà una menzogna ingannatrice, che distoglie l’uomo dal suo vero obbiettivo, il perseguimento della Verità e della Giustizia. Ratzinger lo sottolinea dove afferma che il progresso “offre nuove possibilità per il bene, ma apre anche possibilità abissali di male – possibilità che prima non esistevano” e “se al progresso tecnico non corrisponde un progresso nella formazione etica dell’uomo (…) allora esso non è un progresso, ma una minaccia per l’uomo e per il mondo”. Gli aspetti più concreti di questa affermazione sono verificabili nella quotidianità da tutti noi. Una quotidianità fatta di miserie umane e politiche, dove milioni di persone muoiono a causa di guerre ingiuste o dell’imperialismo sfruttatore, ed altre migliaia si annichiliscono silenziosamente. In un tempo in cui, anche per i giovani, sembra non esserci futuro degno di essere chiamato tale. Le parole di combattiva speranza di Ratzinger sono oggettivamente verificate. Non a caso il suicidio è oggi - tra i giovani europei - una delle principali cause di morte. È il sintomo di una congenita malattia, la paura e la noia di vivere, che non può essere sconfitta se non abbandonando i molteplici credo dettati dal materialismo sfrenato che pretende di esaurire in se stesso tutte le componenti dell’essere umano. L’assenza di valori determina l’assenza di speranza e l’annientamento di ogni persona.

3 comments:

Anonymous said...

onore al più grande papa che la storia ha mai visto onore a te benedetto

Anonymous said...

oggi ha attaccato anche l'onu e si è scontrato con amnesty international. E' sicuramente un Papa di grande spessore che non teme critiche e va avanti sulla retta strada infischiandosene del politicamente corretto. evviva!

CampaniArrabbiata said...

diciamo, però, che lavora per qualcun altro...