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Thursday, July 05, 2007
Giovannimaria
2 comments:
Anonymous
said...
Ah Ernè t'ho lasciato un commento al tuo pezzo "Brigante se more...e io ci nacqui!" ma non so se l'ho effettivamente pubblicato...fammi sapere, male che va te lo riscrivo!
« E' intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni.Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà.»
2 comments:
Ah Ernè t'ho lasciato un commento al tuo pezzo "Brigante se more...e io ci nacqui!" ma non so se l'ho effettivamente pubblicato...fammi sapere, male che va te lo riscrivo!
Tutto a posto. C'è.
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