Chi abita in un condominio di una grande città, si disinteressa di quello che succede negli altri appartamenti del palazzo. Ognuno pensa ai fatti suoi e, se incontra un vicino in ascensore, finisce per parlare del tempo e si limita ad un cenno in segno di saluto. Stasera ho saputo che una persona che abitava nel palazzo, che io incontravo praticamente ogni giorno, è morta. Anni fa, prima di diventare un adolescente, andavo a casa sua a vedere il presepe monumentale che ideava a settembre e smontava in primavera. Era un'opera d'arte. Aveva cinquanta anni, ma ne dimostrava il doppio, era un alcolizzato. Mi fermava spesso, ma non mi riconosceva mai. Tremava quando parlava ed era trattato come un untore, un'ombra da cui scappare. Eppure era una gran brava persona, un avvocato - dicono anche in gamba ai tempi - e ha bruciato la sua vita. Se n'è andato con un infarto. Un pensiero.
Wednesday, July 18, 2007
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