Gli abusi che nessuno vuole vedere.
Sono circondato. Ormai nonposso più uscire di casa senza un solerte vigile (di solito vigilessa) mi fermi e mi intimi di sparire. Pensavo che passare un mese intero in costiera mi avrebbe rinfrancato,mai potendo prevedere che sarei stato il protagonista di una caccia all'uomo. Evidentemente agli amministratori locali non basta che per trovare un posto in motorino si debba letteralmente buttare il sangue, nè che i tu-rustici tentino ripetutamente di fare incidente con me, infatti -per rendere la sfida più avvincente - hanno ingaggiato sceriffi armati di paletta e naturale predisposizione ad andare a quel paese. Ogni volta che torno a casa, motorino o bicicletta che sia, mi intimano di non passare; quando esco con il mio cane, mi marcano a zona perché in agosto i cani - secondo loro - se la devono tenere. Non mi ha stupito, per questo, sapere che un tu-rustico ha corcato di botte uno degli sceriffi. Anche perchè questi, mentre sono eccessivamente zelanti per le sciocchezze; ignorano ciò che, invece, farebbero bene ad osservare. In costiera segnalare l'abuso non si usa e, ciò rilevato, viene a gravare sulla coscienza di molti il crollo a Conca dei Marini di una terrazza a picco sul mare che ha causato 9 feriti, dei quali quattro molto gravi. In costiera ogni centimetro quadrato è sottoposto a vincolo ambientale , pertanto, anche aprire una finestrella è un terno al lotto; però, se si è amici degli amici, tutto diventa facile e molte porte possono aprirsi. Le conseguenze di questa mentalità mafiosa si sono viste oggi pomeriggio e, peggio, sono stati dei villeggianti a pagarle. Meno male che ci sono io a tenere occupato la polizia municipale, altrimenti non saprebbe come passare la giornata...
Saturday, August 18, 2007
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