Valentino Rossi in galera!
Mai IlPizzino avrebbe pensato di scriverlo un giorno, ma stavolta Visco merita davvero un plauso, se non altro perchè almeno vuole sradicare una certa filosofia delinquenziale. In (V)Italia si pagano troppe tasse e le pagano solo i poveracci. E nella categoria sono compresi, sia inteso, anche i professionisti o i titolari di media-piccola impresa. I danarosi, ovvero i nullafacenti - quelli che d'estate sfrecciano sui loro motoscafi a 8 cifre e che, magari, dopo aver investito un peschereccio, non gli prestano soccorso (ogni riferimento non è casuale!) - pare, invece, che siano impuniti. Per questo, il fatto che sia stata almeno data la notizia che Valentino Rossi è un milionario sconosciuto al fisco e che sia stato sputtanato (benchè oggi essere un evasore è dagli itaglioni considerato eroico), non può che essere salutato con soddisfazione dai soliti poveracci, che, pur lavorando sodo, sono vessati e tirano a campare a fatica.
Il motociclista, infatti, non ha versato all'erario ben 60 milioni di euro. A ragione, quindi, oggi l'agenzia delle entrate gliene ha chieste 112. Non sappiamo se lo stato vedrà mai tale cifra. Per ora, l'unica certezza che abbiamo, è che il signor Rossi, anche in questa situazione, ha ricevuto un trattamento di favore rispetto al solito poveraccio che si vede arrivare un controllo della guardia di finanza e che non si trova in regola per una quietanza. Di aprire le patrie galere - le cui porte noi giustizialisti forcaioli postmissini, avremmo intravisto con piacere - non se ne parla proprio. Nè vale sottolineare per scagionare Rossi - come ha fatto il farneticante elettore della rosa nel pugno Oscar Giannino - il valore simbolico (!?) di non pagare le tasse. Giannino, con una bella istigazione a delinquere, l'ha definito resistente. Ogni riflessione è lasciata al lettore. Bene hanno fatto, invece, i colonnelli de LaDestra di Storace, Salerno e Pezzella, a proporre di togliere la cittadinanza italiana al pilota. Anzi, il Pizzino vorrebbe revocare al Ragionier Rossi anche la laurea honoris causa (piccola digressione: bravo Mussi ad averle bloccate!) che la facoltà di Sociologia di Urbino gli conferì nel 2005 per amor di populismo. Pur volendo evitare di sottolineare come sia immorale che un pilota di moto sia miliardario, non possiamo non pensare a quegli sportivi veri - quelli che fanno tanti sacrifici e che non si permettono di deridere mai l'avversario - che hanno il portafogli vuoto, ma che, tuttavia, possono insegnarci qualcosa. IlPizzino ne conosce qualcuno. Gente che esce a mare - vento, pioggia, tempesta, valanga di neve che sia - alle 6 di mattina, che si allena 4/5 ore ogni santo giorno senza che esista Natale o ferragosto e che poi va a lavorare. E' gente che sta nella nazionale italiana di canottaggio. Gente che ha qualcosa da insegnare, ma che tuttavia non è idolatrata dalla massa.
p.s. Picchia il vip.
Saturday, August 11, 2007
Posted by CampaniArrabbiata at 9:42 AM
Labels: delinquenza-, picchia il vip
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1 comment:
pizzi finalemnte una argomento sportivo/politico dove siamo d'accordo al 100%
ps. W Del piero
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