Monday, January 08, 2007

Il Pizzino, Napolitano, il Rais e Romano.

Buonasera a tutti. In molti si saranno chiesti che fine avesse fatto il Pizzino e i più avranno pensato che stesse gozzovigliando in giro per il mondo, ma in realtà si è risvegliato solo ora, alle 2 antimeridiane del 9 gennaio.

Infatti, il 31 scorso, al solo pensiero che Napolitano avrebbe tenuto di lì a poco il consueto discorso di fine anno, il Pizzino è crollato di colpo cadendo in letargo. Egli non sa minimamente cosa abbia detto il presidente, ma ha capito che gli fa lo stesso effetto di una scatola intera di sonniferi, soprattutto se sta per parlare di giovani, futuro e occupazione con i suoi ottant'anni suonati e senza aver mai versato un soldo nelle casse nell'Inps.

Il Pizzino ora si sente rilassato ed è tornato in gran forma, il sonno è stato sereno, anche se parzialmente turbato da un brutto incubo. Ha sognato, infatti, di vedere il filmato dell'impiccaggione di un ladro di galline e che l'autore del medesimo veniva arrestato da un neonato governo "democratico".

Sono sicuro che perdonerete questo pazzo visionario, ma quel sogno gli ha fatto diventare improvvisamente simpatici tutti i ladri di galline che ogni dì sono impiccati dal mondo. Il livore dei democratici e la loro posizione di forza gli ha fatto tornare alla mente lo spiacevole episodio di piazzale Loreto, piazza in cui vennero oltraggiati i corpi esanimi di Mussolini, della Petacci, di Pavolini.
I processi(equi, terzi e imparziali!) che oggi si stanno tenendo contro tutti i complici dei ladri di polli, gli hanno fatto pensare a Norimberga e ai vincitori che si scrivono la storia come più garba.

Saddam Hussein non doveva essere impiccato come un delinquente comune, ma soprattutto - per chiunque sia contro la pena capitale - non doveva essere assassinato. Il Raìs, finché ha fatto comodo agli USA, è stato un baluardo dell'occidente contro il comunismo e il fondamentalismo islamico. Ha ammodernato l'Iraq rendendolo uno stato avanzato, laico e organizzato; ha introdotto uno stato marcatamente sociale varando riforme all'avanguardia per il mondo islamico. Si è reso responsabile dell'eccidio di curdi, sciiti, di comunisti, ma all'Occidente poco è importato finché non è stato invaso il Kuwait.

Saddam è stato un personaggio controverso, un dittatore spietato, un astuto diplomatico, un volgare assassino, ma non andava lasciato all'accanimento barbaro dei vincitori. I Sunniti oggi sono esuli in patria che verosimilmente andranno ad ingrossare le fila del terrorismo e del fanatismo arabo.

Una visione onirica quella del Pizzino che farà sicuramente spazientire qualcuno, ma la sua è una patologia psichica che lo porta a simpatizzare, fin dai tempi della guerra di Troia, per i vinti e ad immedesimarsi nei loro panni. Gli psicologi sostengono che si tratti della sindrome dell'arroccato, una malattia che ormai nel Pizzino è allo stato avanzato ed è irreversibile.

Tuttavia, al momento del suo risveglio, la notizia della settimana sembra essere lo scoop di Fabrizio Gatti - lo stesso che si chiuse in CPT - che ha documentato come nel policninico Umberto I di Roma non siano rispettate le più elementari norme di sicurezza igienico sanitaria. Oddio, se la scoperta avesse riguardato una di quelle cliniche svizzere in cui i nostri facoltosi politici si rifugiano, si sarebbe trattato di un vero scoop, ma, siccome sappiamo tutti in che condizioni è la sanità pubblica nel nostro paese, la domanda sorge spontanea: dov'è la notizia? Forse nei bilanci regionali alla voce sanità o negli appalti assegnati sempre agli amici degli amici o alle professionalità del personale medico puntualmente mortificato dalla disorganizzazione in cui versano le strutture ospedaliere pubbliche.

Sempre a proposito di malasanità, verrebbe da dire che la legge Basaglia nel 1978 si è occupata della chiusura dei manicomi, ma Romano Prodi, ritenendosi nel subconscio un pericolo per la pubblica incolumità , ha convocato per giovedì 11 un conclave nella reggia di Caserta.
Il consiglio dei ministri in origine doveva teners a Ceppaloni a casa di Clemente Mastella,tanto che erano stati organizzati tour organizzati in pellegrinaggio, ma sua moglie Sandrina (il presidente del consiglio regionale campano) ha posto il suo veto perché non voleva cucinare per tante persone. Così il gabinetto si terrà nella reggia del Vanvitelli, un bel manicomio senza dubbio. Ad ora, tuttavia,rimane una sola certezza: tirare la catena!

1 comment:

Massimo said...

Non sempre i vinti hanno più onore e dignità dei vincitori: Saddam era uno di questi ;-)