Wednesday, October 04, 2006









Se n'è andato un attore, un regista, uno scrittore, uno scugnizzo nato nel rione Sanità e uno dei più grandi interpreti di quella "ironia colta" tipicamente napoletana. Se n'è andato un grande, Riccardo Pazzaglia.

Ebbi la fortuna di ascoltarlo una volta. Si trovava a passare per caso davanti ad una scuola media, la mia, e decise di entrare per parlarci di Sud. Ricordo il suo invito a comprare prodotti meridionali e a rivendicare quella che è l'identità propria dei Napoletani. Il Pizzino è sicuro che non potrà che fargli piacere ascoltare da questo pc l'inno borbonico.

5 comments:

Massimo said...

Era sicuramente un Grande della napoletanità, di quella che ha reso celebre la tua città nel mondo e nel modo migliore.
Io me lo ricordo anche come alter ego (dietro le quinte) di Arbore.
E lì si vedeva lo spirito ironico e dissacratore.

Starsandbars/Vandeaitaliana said...

C' avrei giurato che avresti ricordato Pazzaglia. Io purtroppo 'stò occupato assai...,ma spero in questi giorni di ricordarlo.
Da un polentone che ammira da sempre Eduardo , Marotta e Bellavista , 'o Presepe del Professore c'è piaciuto.

Simo said...

Un Grande. E non solo della napoletanità.

CampaniArrabbiata said...

Io che abito nei pressi di quella che fu l'abitazione di Roberto Murolo, ritrovo abituale della banda Arbore (di cui Pazzaglia, assieme a L De Crescenzo, era pilastro), non potevo certo esimermi da un pensiero.

Ed è un onore che "2 polentoni" e un Romano lo abbiano ammirato. Quella ironia così arguta susciterà nostalgia avverso una cultura che non c'è più.

Anonymous said...

Giuro che non sapevo fosse morto. Lo leggo adesso. Mi spiace.