Saturday, October 07, 2006

E ORA MUTUO SOCIALE.

In poche parole, creare un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d'uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, una rata che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche... .


Una proposta di Legge Regionale:
Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica.

DARE ATTUAZIONE ALLA COSTITUZIONE ART. 47, COMMA 2

“(La Repubblica) favorisce l’accesso del risparmio popolare
alla proprietà dell’abitazione (omissis…)”


Fino ad oggi non è stato varato alcun provvedimento che realmente abbia favorito l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, come impone la costituzione della Repubblica Italiana.

Preso atto dell’emergenza casa – da tutti riconosciuta – che flagella soprattutto le grandi città, non sembra più rinviabile l’impostazione di un progetto attuativo del dettato costituzionale, che disponga perché anche i meno abbienti possano accedere alla proprietà dell’abitazione, pagando una rata di mutuo sostenibile, che abbia un impianto sociale e che da un lato favorisca l’accesso alla proprietà delle fasce di popolazione a basso reddito e dall’altro garantisce lo stato da abusi e speculazioni.

12 comments:

Starsandbars/Vandeaitaliana said...

Ancora una volta non posso che essere d'accordo. La Casa è la base della Famiglia e dello Stato.
Ma ancora una volta Mussolini e Codreanu avevano anticipato i tempi...

Anonymous said...

La Fiamma a Roma
500 militanti della Fiamma romana hanno oggi manifestato al fianco del Movimento Nazionale, dall'Esquilino a piazza Venezia, contro l'immigrazione e a favore del diritto della proprietà della casa per gli italiani.


Fiamma Tricolore - Roma

Roma, 7 ottobre 2006

500 militanti della Fiamma romana hanno oggi manifestato al fianco del Movimento Nazionale, dall'Esquilino a piazza Venezia, contro l'immigrazione e a favore del diritto della proprietà della casa per gli italiani.
In barba a divieti e repressione, ancora una volta, abbiamo dimostrato che nessuno potrà fermare la lotta del nostro popolo contro chi sfrutta, sfratta e specula.
La nostra marcia avanza inesorabile contro chi ha regalato la nostra città a banchieri, palazzinari ed immigrati.
Il 20 ottobre prossimo inizierà la campagna referendaria per il MUTUO SOCIALE (conferenza ore 11 a Casa Pound) e tutte le borgate romane vedranno sventolare le nostre bandiere, simbolo di libertà e giustizia sociale.

Gianluca Iannone - Segreteria nazionale
Giuliano Castellino - Segreteria romana

il Castello said...
This comment has been removed by a blog administrator.
CampaniArrabbiata said...
This comment has been removed by a blog administrator.
CampaniArrabbiata said...

Stars, si tratta sostanzialmente si dare applicazione alla costituzione e allo stesso codice civile. Eliminare le Banche e dare una casa a tutti. Chi avrà il coraggio di farlo?


Gabriele, non sapevo della manifestazione per il diritto alla casa, ma visto che hai riportato la notizia, non resta che dire: AVANTI AUTOCARRI!

Simo said...

Mussolini le case le faceva ma non si era in regime democratico. Garantiva il Duce la buona riuscita.
Invece, oggi, un progetto siffatto attirerebbe orde di speculatori, segnatamente politicanti e palazzinari.
Sarebbe preferibile che il Governo individuasse una fascia di prezzo per metro quadro a seconda del comune e poi si facesse garante del pagamento del mutuo presso banche e cedenti.
Per esempio i possesori di un reddito al di sotto di una certa soglia, non possessori di immobili a titolo di proprietà, potrebbero acquisire un appartamento fino a complessivi 250.000€ nel comune di Roma o di Napoli. Lo Stato garantisce di fronte a qualunque banca o cedente, sia esso un privato, una società di costruzioni o una coperativa "prestando" il 70% di ciascuna rata di mutuo liberamente contrattata ad un tasso d'interesse "sociale".
In questo modo non vi sarebbe motivo di creare nuovi enti (ve ne sono fin troppi!), non vi sarebbe bisogno di un istituto di credito statale, né tantomeno di un costruttore statale.
L'acquirente agevolato non sarebbe vincolato ad un istituto di credito né tantomeno ad un particolare cedente evitando ogni sorta di possibili inciuci e voti di scambio.

CampaniArrabbiata said...

Si tratta sostanzialmente di andare a pescare una legge degli anni 30 e rimasta in vigore fino agli anni 70, quella sulla bonifica. L'Opera Nazionale Combattenti (ONC) distribuiva un lotto sottoponendolo a vincolo di destinazione e impedendo la cessione perpetua (poi riformata in 30 anni).
La ratio del mutuo sociale sta proprio nell'eliminazione di un intermediario, quello che proponi tu è una fideiussione e graverebbe in modo sproporzionato sui bilanci delle regioni determinando un aumento della pressione fiscale.

Massimo said...

Posta così la questione non mi trova d'accordo e "mi consenta" se sarò un po' lungo perchè coinvolge sia una questione etica che una tecnica.
La costituzione ha scritto tante cose, un libro dei sogni, ma altri sono gli articoli non applicati. L'80% degli italiani è proprietario di case, avendovi avuto accesso tramite programmi di edilizia popolare come, ad esempio, la legge Tupini Fanfani del 1956 (o giù di lì). Ma "favorire" l'accesso ad una abitazione di proprietà e affermare che la casa è un diritto, non significa che questo debba avvenire gratis, debba essere un regalo. Anche perchè tutto quel che noi riceviamo gratuitamente, non lo conserviamo con la dovuta cura (tanto non ci è costato nulla) soprattutto se siamo indotti a pensare che, essendo un diritto possedere quel bene, quand'anche dovesse "rompersi" "devono" darcene un altro.
Quindi sì a programmi di edilizia popolare perchè anche il restante 20% abbia una casa di proprietà (magari evitando di tassare la successione ! ;-).
Sì ad un mutuo dilazionato nel tempo che copra il costo materiale della casa, ma che copra anche ratei di interessi perchè sia ben chiaro che non è un regalo e che quel bene costa, è costato.
No a sospensioni illimitate del mutuo per eventi particolari, sì invece a sospensioni limitate nel tempo e avendo come contropartita il pagamento, ancorchè dilazionato, di un interesse di mora.
E poi che sia chiaro che accedere a queste forme di facilitazioni può avvenire una sola volta nell'intera vita.
Questo sarebeb anche educativo sotto un duplice aspetto.
Conservare il bene che si è avuto ad un prezzo di favore, quindi operando tutte quelle manutenzioni che, nel caso di una abitazione, sono necesarie per tutelarne l'integrità e il valore.
Stimolare il soggetto che riceve questo beneficio a creare i presupposti per acquistare, questa volta con il suo lavoro e sul mercato, una abitazione che ritenga più confortevole e congrua, anche vendendo la casa che ha avuto.
Educativo anche per comprendere le logiche del libero mercato.
Per riassumere.
Mutuo sociale inteso come regalo o vendita sotto costo no: è diseducativo, assistenzialista.
Mutuo sociale, inteso come agevolazione per l'acquisto di una casa a fronte di un corrispettivo che, pur essendo inferiore ai prezzi di mercato che tra l'altro comportano l'immediata corresponsione del prezzo di acquisto, sia comunque tale da ripagare per intero (capitale e interessi) chi mette a disposizone la cifra.
E' il cosiddetto "riscatto".

Starsandbars/Vandeaitaliana said...

L' interesse, secondo me, dovrebbe essere minimo, poichè trattandosi di prestito statale, lo stato non può e non deve guadagnare su questo.
Chiaramente, dovrebbe essere poi legato a vincoli, prima di tutto alla Cittadinanza Italiana, alla fedina penale, a controlli sul reddito effettivo per impedire che i soliti furbetti vi possano accedere.
Purtroppo, Simone ha centrato parte del problema: ora siamo in regime "democratico" , con tutte le magagne del caso...

Lo PseudoSauro said...

Obbligato. :-)

Berlusconi aveva accennato a qualcosa di simile, ma il problema e' prima culturale. Finche' vige questo miscuglio tra Proudhon e Marx la famiglia ne fara' sempre le spese. Famiglia e Nazione sono istituti indispensabili per fortificare la Proprieta'... il mondialismo di tutte le specie tende all'atomizzazione ed all'omologazione al contempo. Prima bisogna fare tornare di moda la pucchiacca. :-)

Simo said...

@ Cap: non capisco cosa intendi per intermediario. Non sarebbe una mera fideiussione ma un prestito agevolato. Lo Stato si accolla sostanzialmente la differenza tra il tasso agevolato che pratica ai cessionari e quello di mercato praticato dalle Banche.
Mi pare di gran lunga più economico che costituire un ente, assumere a vita dei dipendenti e dei dirigenti, ecc.
cmq concordo con Monsoreau.

poetessarmata said...

Ennesimo sgombero ai danni delle famiglie oggi...