« E' intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni.Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà.»
4 comments:
Eccezionale....
G-E-N-I-A-L-E!!!
Il manifesto "dinamico" :D
E' inutile, siamo avanti anni luce e troppo simpatici ;-)
Non vedo l'ora di un bel confronto Storace>Fini, ma il caghetta non verrà, che peccato...
è la versione partenopea di er pecora?
PERò TUTTI SERI E BAFFUTI, MA CHE PAESE è?
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