Se n'è andato un attore, un regista, uno scrittore, uno scugnizzo nato nel rione Sanità e uno dei più grandi interpreti di quella "ironia colta" tipicamente napoletana. Se n'è andato un grande, Riccardo Pazzaglia.
Ebbi la fortuna di ascoltarlo una volta. Si trovava a passare per caso davanti ad una scuola media, la mia, e decise di entrare per parlarci di Sud. Ricordo il suo invito a comprare prodotti meridionali e a rivendicare quella che è l'identità propria dei Napoletani. Il Pizzino è sicuro che non potrà che fargli piacere ascoltare da questo pc l'inno borbonico.
Wednesday, October 04, 2006
Posted by CampaniArrabbiata at 5:31 AM
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5 comments:
Era sicuramente un Grande della napoletanità, di quella che ha reso celebre la tua città nel mondo e nel modo migliore.
Io me lo ricordo anche come alter ego (dietro le quinte) di Arbore.
E lì si vedeva lo spirito ironico e dissacratore.
C' avrei giurato che avresti ricordato Pazzaglia. Io purtroppo 'stò occupato assai...,ma spero in questi giorni di ricordarlo.
Da un polentone che ammira da sempre Eduardo , Marotta e Bellavista , 'o Presepe del Professore c'è piaciuto.
Un Grande. E non solo della napoletanità.
Io che abito nei pressi di quella che fu l'abitazione di Roberto Murolo, ritrovo abituale della banda Arbore (di cui Pazzaglia, assieme a L De Crescenzo, era pilastro), non potevo certo esimermi da un pensiero.
Ed è un onore che "2 polentoni" e un Romano lo abbiano ammirato. Quella ironia così arguta susciterà nostalgia avverso una cultura che non c'è più.
Giuro che non sapevo fosse morto. Lo leggo adesso. Mi spiace.
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