Wednesday, May 07, 2008

L'UNITà!
Confesso che, il giorno successivo alla vittoria di Alemanno, stavo per comprare una copia dell'Unità (poi non ce l'ho fatta!) per il solo fatto che titolava a tutta pagina "Alemanno batte nettamente Rutelli, festa in Campidoglio a base di saluti e slogan fascisti" e l'editoriale pricipale era "UNA GIORNATA NERA". Sono cose che fanno sognare. Per l'Unità, il giornale più infame in circolazioe, che ormai - per fortuna - nessuno legge più, i fascisti sono ovunque. Oggi ad esempio titola "Sono assassini fascisti, non bulli". Per curiosità mi sono registrato al loro sito (non vi dico con quale nick!) e sono andato a sbirciare l'archivio dei titoli dell'ultimo mese. Qualche assaggino:

Roma, fermiamo l’avanzata dei fascisti
Roma, fino all'ultimo voto per fermarli
Con Alemanno numerosi gruppi fascisti.
25 aprile, Berlusconi vede il fascista Ciarrapico
A sostegno del candidato sindaco del Pdl Gianni Alemanno la destra eversiva
I fascisti fanno i comizi con gli stupri
Verona, è un pestaggio fascista
Nicola è morto, ma Fini minimizza

Devo ammettere che questi titoli sono esaltanti, se l'Unità avesse ragione - visti i risultati elettorali - gli italiani sarebbero tutti fascisti...

4 comments:

Anonymous said...

senza contare che l'unità si scaglio contro presunti fascist per la morte di raciti..che ci vuoi fare, ormai per coprire le pecche della propria classe politica è rimasta solo l'invettiva anti-fascista

CampaniArrabbiata said...

ma tanto nessuno se li fila più...oggi si è scoperto che 2 dei naziskin di verona hanno votato PD.L'unità presumo che non lo scriverà

Scorretto said...

che ci vuoi fare, certa gente vede i fascisti anche nei corn flakes che mangia a colazione...


Cogliamo con spiccato senso dell’ironia l’ennesima accusa giornalistica nei confronti della galassia della destra sociale (radicale, estrema, o come più vi aggrada chiamarla). Vittima designata del momento è l’Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads (VFS), accusata ingiustamente di essere responsabile del vile omicidio di un ragazzo italiano compiuto da 5 deficienti nella notte tra il 30 aprile e il 1°maggio a Verona. Il “VFS”, in 22 anni di presenza sul territorio italiano, non si è mai macchiato di reati di questo genere, dedicandosi invece a lotte politico-sociali di grande spicco. Unico reato imputabile all’associazione può essere quello di aver disintegrato lo stereotipo dello skinhead becero e violento, a favore di un'immagine sana, pulita e profondamente avanguardista. Il VFS si è infatti sempre contraddistinto per le sue prese di posizione scomode nei confronti del mondo della borghesia capitalista. Gli esempi più brillanti possono essere il caso “Parmalat”, affrontato con largo anticipo rispetto a media e governi, ma anche il sollevamento della tematica legata alla frode bancaria e all’Euro. L’associazione non ha mai disdegnato di scendere in piazza per far sentire la propria voce nei confronti dei disagi di Padova con “Via Anelli”, di Verona con gli attentati della sinistra, e di ogni realtà cittadina che contasse la presenza di skinheads legati alla realtà veneta.

Perché diciamo questo? Per ricordare le scomodità che il VFS ha creato al mondo del potere politico-finanziario, che più volte ha dovuto “incassare” il colpo senza diritto di replica, per poi di reagire con processi mai vinti e con accuse infondate. Quella di questi giorni è infatti l’ennesima manipolazione tentata dalla stampa per fermare un movimento forte, incontaminato e profondamente radicato. Manipolazione che rimarrà tale, perchè non basta prendere 5 ragazzi qualunque per diffamare un’area compatta e ben distinta nelle idee e nello stile. Non basta prendere 5 assassini qualunque, tanto lontani dalla vita skinhead da non assumerne nemmeno le minime sembianze. Non basta mettere foto di teste rasate sui giornali e non basta nemmeno sbattere l’immagine dell’associazione su tutti i giornali d’Europa.

Desideriamo chiudere questo articolo ACCUSANDO APERTAMENTE il quotidiano ticinese LA REGIONE. Giornale che quando conviene, chiede di non fare di tutta l’erba un fascio (ricordiamo tutti il vile assassinio di Damiano Tamagni), per poi infangare il nome di un’intera associazione accostandola ad un atto barbaro e insensato compiuto da 5 delinquenti che con il Veneto Fronte Skinheads non avevano, non hanno, e non avranno mai nulla da spartire. Cari giornalisti tendenziosi, questa volta (come tante altre) dovete convenire che sapete predicare bene, ma razzolate assolutamente male.


con sdegno verso la mancanza di serietà di certi giornali,

con sdegno verso la mancanza di criticità di molti lettori,

con profonda solidarietà nei confronti dell’Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads”


Ticino Skinhead

faber said...

Sarà per l’alone da menagramo che, dai tempi di Tangentopoli, aleggia sul più alto scranno della Camera dei deputati, ma per Gianfranco Fini si prefigurano tempi duri. Basta fare un rapido ripasso storico. Ed i fatti di Verona alimentano la leggenda…

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