IL PAPA E I GIOVANI.
Il Papa si interroga sul giovanilismo obbligato delle nostre società: "oggi tutti vogliono essere giovani e si mascherano da giovani, anche se il tempo della giovinezza è passato, visibilmente passato". Si insegue la giovinezza, spiega Benedetto XVI, perché "nella giovinezza c'é ancora un futuro" e "il futuro è pieno di promesse". "Oggi però - aggiunge - per molti è anche pieno di minacce, soprattutto la minaccia di un grande vuoto, perciò molti vogliono arrestare il tempo per paura di un futuro nel vuoto, vogliono subito consumare tutte le bellezze della vita".
GIOVANI CONTRO MODE, MINACCIA DEL VUOTO, FINTI MITI
Contro la "minaccia di un grande vuoto, laddove sembra esserci solo aridità e deserto, assuefazione ai miti appariscenti e alle menzogne diffuse, ai luoghi comuni" il Papa augura ai giovani di "essere giovani, non alla moda: le mode - ammonisce - si bruciano in un baleno, in una rincorsa frenetica e stordita, la giovinezza invece, quella della bontà, resta per sempre".
Invece "essere giovani significa aver scoperto le cose che non passano con il passare veloce degli anni: se un giovane scopre i valori veri e grandi, allora non invecchia mai, anche se il corpo segue le sue leggi, resta giovane sempre nel cuore e irradia giovinezza, cioé bontà, sì perché la bontà sfugge alla presa del tempo, per questo possiamo dire che solo chi è buono e generoso è veramente giovane". "Vi auguro - ha aggiunto - di essere giovani, non alla moda: le mode si bruciano in un baleno, in una rincorsa frenetica e stordita, la giovinezza invece, quella della bontà, resta per sempre".
Thursday, May 22, 2008
Posted by CampaniArrabbiata at 11:42 PM
Labels: Benedetto XVI, Chiesa
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