Imbrattato il murales di Mario Zicchieri
Ma chi vorrebbe fare il sindaco dei Romani fischietta...
«Da quando il sindaco Veltroni riveste il suo incarico, nell'ordine, sono stati commessi atti impuniti quali: assalto alla birreria Cutty Sark in 200 contro 3, bomba ad alto potenziale sempre al Cutty Surk, bomba alla sezione della Fiamma Tricolore di Acca Larenzia, aggressione in 200 contro 15 a Casalbertone, sede della Fiamma Tricolore devastata a Casalbertone, proiettili spediti a casa di un nostro dirigente nazionale, assaltata sezione della Fiamma Tricolore al Flaminio e per ultimo, tra la notte dell'8 e 9 novembre, il murales dedicato a Mario Zicchieri, sedicenne missino fucilato da un commando comunista, viene sfregiato e deturpato da scritte ingiuriose e stelle a cinque punte». Lo afferma Giuliano Castellino, segretario romano della Fiamma Tricolore. «Il sindaco Veltroni continua criminalizzare ogni opposizione sociale e nazionale, ma ogni qual volta la violenza politica si tinge di rosso fa finta di niente ed un silenzio assordante ricade su questi gravi episodi - aggiunge Castellino - Questa città non ha memoria storica e sempre si dimentica di chi è rimasto ucciso dal piombo e dall'odio comunista. Mario Zicchieri era un ragazzo di 16 anni eppure gli sgherri di Veltroni continuano ad infangarne la memoria con scritte tipo »morte al fascio« e stelle a cinque punte, queste sì simbolo di violenza ed intolleranza». «Perchè quando la violenza politica viene dalla sponda sinistra il sindaco Veltroni non esprime mai una parola di condanna? Eppure per molto meno il Campidoglio vota mozioni farneticanti. Capiamo che il neo-segretario del Partiro Democratico deve tenere i cocci della coalizione liberal-comunista, ma è giunto il momento che il sindaco faccia una scelta. O continua ad essere il sindaco di Roma, oppure il rappresentante dei neocomunisti oggi alleati del suo partito», conclude.
Saturday, November 10, 2007
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