Monday, March 05, 2007

Sanità: Padoa Schioppa contro Bassolino


Padoa Schioppa è “nemico” di Napoli. Il ministro dell’Economia, in buona compagnia con UIL e CISL, osa far rilievi sull’assistenza sanitaria.
Ma come si permette?

Vuoi vedere che è “amico” di quei pochi, in verità pochissimi giornalisti che quotidianamente, a cominciare dal secolo scorso, denunciano imbrogli e limiti professionali di coloro che governano la sanità in Campania?
“La Regione è poco credibile”. Attenzione non è il governo del “cavaliere” ma quello di Prodi che lo afferma e lo sostiene con prove e conti alla mano. Il ministro ritiene che è esiguo il taglio di 500 milioni di euro rispetto ad un preventivo di 675 milioni di euro.
Inoltre accusa la Regione di una mancanza di chiarezza su delibere adottate, anzi che di questi passaggi amministrativi non ci sarebbe traccia, così come di altri provvedimenti e suggerimenti che riguardano il “piano di rientro”.

Insomma i ministeri dell’Economia e della Salute “non ci credono”. Evidente che tutto si aggiusterà, ricucendo gli strappi, ma è importante che si registri il disappunto del governo su una questione di non chiara gestione dell’assistenza, che dal 2001 al 2005 ha toccato un disavanzo di 7 miliardi di euro.
“Il nostro piano non è stato bocciato. Noi non siamo stati bocciati, io non sono stato bocciato…” Lo afferma l’assessore alla Sanità in quota “Margherita” alla Regione Campania. Aiutato anche dalla CGIL che da un po’ di tempo in materia sanitaria preferisce risolvere “i problemi” senza l’apporto di CISL e UIL.

In Campania è in atto un “rovesciamento del pensiero sindacale” rispetto a ciò che avviene nel governo centrale dove la “triplice” va allegramente a braccetto, anche se il cislino Bonanni in trasmissione televisive dimostra una maggiore predisposizione a risolvere situazioni a tavolino invece di ricorrere gioco-forza ai movimenti di piazza.
Obiettivo puntato sulla sanità campana. Debole la difesa dell’assessore. “Noi abbiamo risparmiato un miliardo di euro, abbiamo introdotto il ticket sui prodotti farmaceutici, abbiamo un piano per risparmiare il 18 per cento della spesa entro il 2008”.
Nessuno ci crede, anche il governo non ci crede. E’ un fallimento.
Al momento due cose vere dice l’assessore (soprattutto perché le cifre di ciò che afferma sono chiuse a doppia mandata nei cassetti di qualche amministrativo al Centro Direzionale): “Abbiamo sgravato il debito pregresso con l’avvio della Soresa (ma nessuno se ne è accorto…) e abbiamo puntato su più risorse chieste allo Stato (gli “amici” hanno promesso….).

Qualità e quantità zero. Da un’indagine Istat viene fuori che il tasso di insoddisfazione verso la sanità pubblica risulta tra i più alti in Italia, pari al 23.3 per cento contro una media nazionale del 17,2%.
L’ultimo colpo di cannone: la CGIL parla di Campania discriminata rispetto alle altre Regioni in rosso (vedi il Lazio…), le consorelle CISL e UIL rispondono che il governo è nel giusto, piuttosto è la Regione a non essere credibile.

C’è da non crederci... fusse ca fusse la vorta bbona!

5 comments:

Anonymous said...

Si fa prima a dire che il mix governo Prodi + Regione Campania è da vera sceneggiata napoletana.

CampaniArrabbiata said...

In molti vorrebbero recitare in questa sceneggiata.

CampaniArrabbiata said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

Che siano le prime cannonate per le amministrative di primavera ?

CampaniArrabbiata said...

Ma no, Monica, in Campania non si vota, siamo sotto un regime:-)!