I comandamenti del Male Assoluto
Il decalogo della scuola di Mistica Fascista. Una bussola per trovare la rotta.
1 Non vi sono privilegi, se non quello di compiere per primi la fatica e il dovere.
2 Accettare tutte le responsabilità, comprendere tutti gli eroismi, sentire come giovani italiani e fascisti la poesia maschia dell’avventura e del pericolo.
3 Essere intransigenti, domenicani. Fermi al proprio posto di dovere e di lavoro, qualunque esso sia. Ugualmente capaci di comandare e di ubbidire.
4 Abbiamo un testimonio da cui nessun segreto potrà mai liberarci: il testimonio della nostra coscienza. Deve essere il più severo, il più inesorabile dei nostri giudici.
5 Aver fede, credere fermamente nella virtù del dovere compiuto, negare lo scetticismo, voler il bene e operarlo in silenzio.
6 Non dimenticare che la ricchezza è soltanto un mezzo, necessario sì, ma non sufficiente a creare da solo una vera civiltà, qualora non si affermino quegli alti ideali che sono essenza e ragione profonda della vita umana.
7 Non indulgere al mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare. Considerarsi soldati pronti all’appello, ma in nessun caso arrivisti e vanitosi.
8 Accostarsi agli umili con intelletto d’amore, fare opera continua per elevarli a una sempre più alta visione morale della vita. Ma per ottenere questo occorre dare l’esempio della probità.
9 Agire su se stessi, sul proprio animo prima di predicare agli altri. Le opere e i fatti sono più eloquenti dei discorsi.
10 Sdegnare le vicende mediocri, non cadere mai nella volgarità, credere fermamente nel bene. Avere vicina sempre la verità e come confidente la bontà generosa.
Friday, December 08, 2006
Posted by CampaniArrabbiata at 9:28 AM
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